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L'assessore Depau a Oristano. Le professioni turistiche, il mercato del lavoro e i corsi di laurea.

15.06.05 - anno 2005
“Occorre puntare sulla qualità per far fronte alla concorrenza europea nel settore delle professioni turistiche”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale del Turismo Luisa Anna Depau, nel corso di un seminario su “Le professioni turistiche in Sardegna, tra formazione universitaria e prospettive occupazionali”, organizzato dal Consorzio Uno ad Oristano. “Le norme comunitarie sulla libera concorrenza” ha detto l’assessore, “impongono ormai di mediare fra la tutela ad oltranza delle professionalità acquisite in campo locale e gli stimoli provenienti dal mercato aperto”. Lo dimostrano i recenti pronunciamenti della Commissione Europea che il 26 ottobre 2004 ha rigettato un lungo elenco di siti per i quali l’Italia chiedeva il vincolo ad operare da parte delle guide specializzate. L’unica strada percorribile per gli operatori italiani, e per i sardi in particolare, è quella di un’offerta sempre più qualificata: “Il disegno di legge regionale in corso di definizione prevedrà criteri di accertamento delle competenze relative alla conoscenza dei siti e del contesto in cui gli operatori turistici si trovano a lavorare”, ha detto l’Assessore.
Davanti ad un uditorio composto in prevalenza da studenti dei corsi di laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici” ed “Operatore culturale per il turismo”, l’assessore ha anche parlato delle prospettive di riordino complessivo del sistema: “L’obbiettivo della regolamentazione del mercato sarà conseguito attraverso successivi passaggi. Nella fase di transizione saranno previsti esami integrativi per i professionisti che operano da anni nel settore dell’accompagnamento turistico e nelle agenzie di viaggio”. Per il futuro si prevede una valorizzazione dei titoli universitari e dei tirocini, di modo che chi esce dall’Università non debba affrontare ulteriori esami. Mentre agli albi potranno gradualmente sostituirsi i registri, attraverso un sistema decentrato provinciale. Infine, fra gli indirizzi della legge sarà presente anche il richiamo all’esigenza di un sistema di aggiornamento e formazione permanente, in collaborazione con l’Università.