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La Regione conferma il vincolo su Tuvixeddu e Tuvumannu

22.08.07 - comunicati stampa - anno 2007
La Giunta regionale ha dichiarato di notevole interesse pubblico paesaggistico l'area di Tuvixeddu-Tuvumannu-Is Mirrionis, ai sensi dell'articolo140 del Decreto legislativo 42 del 2004, meglio conosciuto come Codice Urbani. Per la prima volta in Italia una Regione pone dei vincoli in ottemperanza a tale Codice.

La Giunta ha accolto la proposta della Commissione regionale per il paesaggio, confermando i vincoli imposti in forma cautelativa con le Delibere 19/12 del 12 maggio 2006 e 46/1 del 14 novembre 2006. Nell'area dichiarata "di notevole interesse pubblico paesaggistico" la Regione intende realizzare, di concerto con il Comune di Cagliari, un parco archeologico e naturalistico che recepisca le indicazioni di Gilles Clement, tra i paesaggisti di maggior prestigio internazionale, autore di uno studio presentato a Cagliari il 29 giugno scorso, ampliamente condiviso dal pubblico del Festarch.

L'assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Gian Valerio Sanna, e l'assessora della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Maria Antonietta Mongiu, hanno lavorato di concerto con il Presidente della Regione, Renato Soru, per arrivare alla conclusione di questo percorso di verifica.

Al termine dell'iter previsto dal Codice Urbani e dopo l'analisi delle osservazioni del Comitato spontaneo di quartiere del rione di Sant'Avendrace, del Comune di Cagliari, di alcune imprese edili e di privati cittadini, la Giunta ha confermato la proposta della Commissione regionale per il paesaggio istituita in base all'articolo 137 del Codice Urbani, salvo il parziale accoglimento delle proposte del Comitato del rione di Sant'Avendrace. La dichiarazione "di notevole interesse pubblico paesaggistico" fa parte integrante del Piano paesaggistico regionale.

Per l'area che costeggia il viale Sant'Avendrace a ridosso della Grotta della Vipera, una delle più sensibili dal punto di vista dell'impatto ambientale, si è ritenuto opportuno concedere che "gli interventi di demolizione di edifici recenti incongrui con i caratteri storici, architettonici e urbanistici dei luoghi", possono essere ricostruiti nel rispetto delle volumetrie esistenti.

La Giunta, relativamente al contenuto e gli obiettivi degli accordi di programma (stipulati dalla precedente amministrazione regionale con il Comune di Cagliari) ha ritenuto che "appaiono in ogni caso confliggere con i princìpi posti a fondamento della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, infatti la proposta della Commissione si muove nella logica di una tutela complessiva e generale, come previsto dall'articolo 136 del Codice Urbani". D'altra parte, dai sopralluoghi della Commissione è emerso che "i lavori in corso d'attuazione erano gravemente lesivi dello stato del luogo".

La Giunta ritiene, infine, che "le ragioni del vincolo proposto prevalgano – nell'interesse pubblico – sui contenuti del Pia previsto dalla precedente Giunta. Il Pia dovrà essere rimodulato in coerenza con le prescrizioni del nuovo vincolo". Sotto questo profilo, la Regione ha tenuto in grande considerazione il parere espresso dal professor Paolo Urbani, consulente urbanistico dell'ufficio del Piano paesaggistico.