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Soru ai pescatori: il sottosegretario ha cambiato idea sul testo già concordato.

21.07.05 - comunicati stampa - anno 2005
Si è concluso poco prima delle 14 l'incontro di una delegazione dei pescatori delle marinerie di Teulada e Sant'Anna Arresi con il presidente della Regione, convocato da quest'ultimo ieri sera al ritorno dall'incontro con il sottosegretario alla Difesa sul tema delle servitù militari in Sardegna e degli indennizzi ai pescatori per le mancate attività di pesca.

Renato Soru ha detto ai presidenti delle cooperative e ai dirigenti della Confcoooperative e della LegaCoop, di essersi trovato di fronte a un ripensamento del sottosegretario Cicu rispetto all’accordo già raggiunto sul testo da firmare per garantire gli indennizzi. "Ha chiesto di togliere il richiamo alle precedenti intese Stato-Regione del 1987 e del 1999, nonostante quel richiamo fosse stato accettato proprio da lui, Cicu, interpellato personalmente da voi, nella formulazione scritta di mio pugno su questo stesso tavolo e davanti a voi stessi” ha detto Soru rivolgendosi ai pescatori che avevano partecipato anche a quell'incontro.

"Non solo il sottosegretario torna indietro da quella posizione – ha proseguito il presidente della Regione – ma chiede che anche la firma di un documento politico sull’avvio di una discussione per il riequilibrio delle servitù militari, sia condizionata al ritiro dei no espressi dal Comipa (Comitato paritetico sulle servitù militari) contro le esercitazioni nella nostra Isola. Io non posso fare questo, e non vorrei se anche potessi farlo. Nel Comipa ci sono rappresentanti del Consiglio regionale, anche dell’opposizione, e persino il rappresentante del Ministero delle Finanze che si oppone alle esercitazioni perché chiede anche lui inutilmente da un anno che venga chiarito che tipo di armi vengono usate, quali munizioni, che proiettili vengono sparati, che cosa contengono. Chiede che lo mettano per iscritto e i militari e il Ministero della Difesa non danno risposte e continuano a chiedere parere favorevole a nuove esercitazioni senza avere dato prima questi chiarimenti".

I pescatori e i dirigenti delle cooperative di Teulada e Sant'Anna Arresi hanno avuto rassicurazione dal presidente Soru che "anche stasera se è necessario, o domani, con poche ore di preavviso" tornerebbe a Roma a firmare il protocollo già concordato con il sottosegretario. "Lo avrei voluto firmare ieri, sono tornato io a Roma nonostante avessimo invitato Cicu a venire a Cagliari nella sede della Regione. Tornerei domani. Firmo io, firma lui, se non firma il ministro". Riferendosi a questi, il ministro Martino, Soru ha detto ai pescatori di avere appreso della sua presenza in sede ieri a Roma: "Non vuole discutere con noi, non vuole discutere con i rappresentanti della Sardegna che sono forti anche di un ordine del giorno del Consiglio regionale sulle servitù militari da riequilibrare. Parlano di un dialogo che vorrebbero, ma in realtà non vogliono il dialogo. Comincio a sospettare che non vogliano assumersi la responsabilità delle cose che pure decidono, e comincio a credere che bisognerà aspettare e sperare che cambi il governo, e che lo Stato sia rappresentato più degnamente".

Ennio Cirina e Mariano Mocci, parlando a nome delle cooperative dei pescatori, hanno detto a fine riunione di volere chiedere un incontro al sottosegretario della Difesa, per chiedergli il rispetto del testo già concordato sugli indennizzi, e in subordine che il ministero decida con proprio decreto il pagamento ai pescatori, senza il passaggio attraverso la Regione per un atto che deriva dall'impossibilità di esercitare l'attività di pesca a causa delle esercitazioni militari a Capo Teulada.