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Un milione e mezzo di euro per il reinserimento sociale dei detenuti

23.11.07 - comunicati stampa - anno 2007
La Giunta ha approvato ieri il Programma di interventi finalizzati all'inclusione sociale delle persone soggette a misure giudiziarie.
La delibera rientra in un quadro di provvedimenti che mirano a sostenere la presa in carico globale del detenuto, nel rispetto del dettato Costituzionale (art. 27 "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato"), del Piano Sanitario regionale e in linea con quanto fatto finora dall'amministrazione regionale.

"L'attenzione per le persone detenute - ha ricordato l'assessore Dirindin - costituisce una priorità nella programmazione dell'esecutivo. Da anni lavoriamo per dare sostegno ai bisogni di adulti e minori detenuti, promuovendo il rispetto della dignità della persona, l'umanizzazione dei rapporti, la presa in carico sotto l'aspetto educativo, sociale e sanitario". Nell'ottica di un concreto reinserimento dei detenuti nella società e nel mondo del lavoro, la Regione ha da tempo avviato strette collaborazioni con il Ministero della Giustizia, gli Enti Locali, le organizzazioni del Terzo Settore.

In particolare, l'assessore ha richiamato il Protocollo d'intesa tra la Regione e il Ministero – firmato nel febbraio del 2006 – volto a promuovere e assicurare la tutela della salute fisica e psichica e i percorsi educativi e riabilitativi alternativi alla detenzione, anche con il coinvolgimento della comunità esterna.
"Sono stati attivati percorsi riabilitativi fuori e dentro gli istituiti carcerari - ha aggiunto l'assessore - sono stati favoriti i contatti con la famiglia e la comunità di provenienza, si sono ridotti gli invii negli Ospedali psichiatrici giudiziari, si è favorito l'inserimento in strutture alternative al carcere, coinvolgendo le associazioni che operano con i detenuti e con gli ex detenuti". Il programma approvato ieri promuove un intervento organico nel settore dell'inclusione sociale in ambito penale.

Tre le linee di intervento individuate:
• la predisposizione di programmi di reinserimento sociale e lavorativo a favore di persone con provvedimenti penali e/o detentivi in esecuzione penale esterna (ad es. in permesso premio) ;
• la realizzazione di attività sociali a favore dei detenuti dell'Istituto penale per i minori di Quartucciu, in collaborazione con gli Enti locali ed il coinvolgimento degli organismi pubblici, privati, del Terzo settore;
• il recupero e l'adeguamento di strutture per l'accoglienza di soggetti con disabilità mentale, detenuti soggetti a misure alternative o ex detenuti.


Programmi in reinserimento sociale e lavorativo
Per il 2007 c'è uno stanziamento di 400 mila euro, cinque i progetti ammessi a finanziamento, 84 i detenuti coinvolti. Sono quelli delle cooperative Il Samaritano, Progetto Verde, Primavera 83, San Lorenzo, Giovani in cammino. Nel dettaglio:
• il programma del Samaritano di Oristano è rivolto a 28 detenuti e prevede la formazione e l'inserimento lavorativo nell'azienda agricola gestita dalla cooperativa (finanziato con 131.224 euro)
• il programma della cooperativa Progetto Verde di Ghilarza è rivolto a 10 detenuti e prevede inserimenti lavorativi nella manutenzione del verde pubblico, nell'orto-floricultura e commercializzazione dei prodotti (finanziato con 55.192 euro)
• il programma della cooperativa Primavera 83 di Elmas è rivolto a 6 detenuti e prevede l'inserimento lavorativo nella manutenzione del verde pubblico (finanziato con 35.232 euro)
• il programma della cooperativa San Lorenzo di Iglesias è rivolto a 28 detenuti e prevede l'inserimento lavorativo nei Comuni di residenza (finanziato con 129.568 euro)
• il programma della cooperativa Giovani in cammino di Sorso è rivolto a 10 detenuti e prevede l'inserimento lavorativo nel campo dell'orticoltura e della falegnameria (finanziato con 48.784 euro).

Realizzazione di attività sociali nell'Istituto penale per Minori
Il finanziamento previsto è di 80 mila euro ed è finalizzato ad attività di rieducazione e riabilitazione sociale gestite, all'interno del carcere di Quartucciu, da organizzazioni onlus. I progetti approvati sono quelli della cooperativa Cossagi di Arborea (11.856 euro per l'attivazione di un laboratorio di musica e canto); della cooperativa La Carovana di Selargius (10 mila euro per attività teatrale e musicale); l'associazione di volontariato Oltre le sbarre di Serdiana (32.640 euro per l'attivazione di un laboratorio di pelletteria); la fondazione Corsanus (25.504 per attività sportive).

Recupero e adeguamento di strutture per l'accoglienza di soggetti con disabilità mentale, detenuti soggetti e misure alternative o ex detenuti
La Regione ha stanziato 1 milione di euro. 600 mila sono stati destinati alla cooperativa sociale San Lorenzo di Iglesias, che metterà a disposizione un immobile all'interno di un'azienda agricola di Villamassargia. L'edificio darà ospitalità a disabili mentali che abbiano provvedimenti giudiziari in atto, in coerenza con il Progetto strategico di salute mentale - Linee di indirizzo per la riqualificazione delle strutture.

Gli altri 400 mila euro sono stati assegnati alla cooperativa sociale Il Seme di Santa Giusta e alla cooperativa sociale Il Samaritano di Arborea. Nel dettaglio:
• Il Seme ha ottenuto un finanziamento di 186.040 euro per il recupero e l'adeguamento di una struttura in località Corte Baccas;

• Il Samaritano ha ottenuto un finanziamento di 213.960 euro per la ristrutturazione e l'ampliamento di una struttura in località Sassu, per l'ospitalità a persone con disabilità mentale e detenuti soggetti a misure alternativa, anche provenienti da Ospedali Psichiatrici giudiziari.