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Continua il processo aggregativo nel comparto lattiero caseario

28.11.07 - comunicati stampa - anno 2007
Continua il processo di aggregazione nel comparto lattiero-caseario sardo. Nel corso di un incontro tenutosi lunedì scorso a Chiaramonti, anche i produttori locali hanno confermato l'intenzione di aderire alla Organizzazione produttori Cooperative allevatori ovini (C.a.o.), della quale fanno parte le cooperative di Mores e Siamanna.

All'iniziativa, promossa dall'amministrazione comunale e dalla Op C.a.o., hanno partecipato anche l'assessore regionale dell'Agricoltura Francesco Foddis, i vertici della cooperativa Cao di Siamanna e della cooperativa di Mores, il gruppo di pastori locali ed esponenti della Coldiretti Gallura, fortemente interessati alla valorizzazione del latte dei propri associati.
Nel corso del vertice sono state analizzate problematiche e prospettive del settore lattiero-caseario in Sardegna.

Durante il suo intervento, l'assessore Foddis ha illustrato i provvedimenti e le politiche che la Giunta sta mettendo in campo per incentivare l'aggregazione. "Per essere sempre più competitivi in un mercato in costante evoluzione - ha dichiarato l'assessore - occorre fare sistema, rafforzando i processi di concentrazione dell'offerta dei nostri prodotti. Apprezzo lo spirito di iniziative come questa che hanno come obiettivo di elevare il potere contrattuale dei produttori e ottenere dal mercato la massima remunerazione. E mi fa piacere come gli allevatori locali stiano prendendo coscienza dei vantaggi derivanti dall'essere uniti.

In questo momento - ha detto Foddis rivolgendosi agli allevatori - è necessario superare le diffidenze per adeguarsi rapidamente alle esigenze di un mercato ogni giorno nuovo e competitivo". Alle cooperative, l'assessore ha chiesto di rafforzare e incrementare le qualità manageriali soprattutto sul fronte delle politiche gestionali, organizzative e commerciali, in modo tale da portare avanti un leale, collaborativo ma incisivo confronto con l'industria privata.

Un ruolo decisivo, per lo sviluppo del comparto lattiero-caseario, lo hanno sicuramente le Organizzazioni produttori: «In questi ultimi anni è stato dimostrato come il sistema aggregativo sia riuscito a remunerare il latte ben oltre il prezzo medio pagato dagli industriali ed è questo il percorso che auspico possa essere perseguito.

Inoltre, soprattutto a monte del processo produttivo, le Op hanno un ruolo fondamentale, non prettamente commerciale, che va esteso alle politiche finanziarie e all'approvvigionamento collettivo dei mezzi tecnici, utile ad affrontare la crisi determinata dall'aumento vertiginoso del prezzo dei mangimi. Le organizzazioni, in questo senso, hanno la possibilità di mettere in relazione diretta i produttori locali di cereali e leguminose utilizzati come base mangimistica con gli utilizzatori, sfuggendo così a spinte di carattere speculativo".

"Auspico - ha concluso l'assessore - un rafforzamento dei processi aggregativi che a oggi, nel settore della trasformazione, possono contare sulla Op Cooperative allevatori ovini e sulla Op Formaggi e Sardegna (cui aderiscono 11 caseifici sociali), e, nel settore del latte tal quale, su altre due Op, Oproc e Aspi. Sono sicuro che le capacità di aggregazione che in questo periodo si registrano nel comparto agro-pastorale possano essere proficuamente orientate a implementare tali processi, finalizzati al controllo dell'offerta in maniera unitaria e tali da poter consentire livelli di valorizzazione vicini alle aspettative dei produttori".