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Una riforma dopo 25 anni. Gian Valerio Sanna: meno sprechi, più trasparenza, e soprattutto servizi.

29.07.05 - comunicati stampa - anno 2005
"Di fronte a una Regione che da quasi venticinque anni non affrontava il problema rilevante del riordino e della riforma del sistema delle autonomie locali, appare del tutto ingeneroso confinare l’approvazione della legge di riforma delle comunità montane a un'occasione di presunti conflitti ed incomprensioni nella maggioranza di governo". Lo ha detto l’assessore Gian Valerio Sanna, commentando l’approvazione della legge regionale alla luce del rilievo dato da alcuni organi di informazione alla polemica politica a scapito della notizia sulla legge approvata, le novità introdotte nella vita degli enti locali e dei cittadini sardi.
"E' invece un punto rilevante e importantissimo – ha detto l’assessore regionale - nell'itinerario ancora da completare del più generale processo di riforma delle autonomie locali della Sardegna".

"Con l'approvazione della legge si dà il via ad un processo di riorganizzazione e di miglioramento delle funzioni dei Comuni attraverso l’istituzione di Unioni di Comuni ed Unioni di Comuni Montani ovvero le nuove Comunità Montane, che avranno un diverso e più preciso compito di gestione delle funzioni associate comunali in generale e in ambito montano più in particolare. La legge – spiega Gian Valerio Sanna - affida a un Piano di assetto generale degli ambiti ottimali, il compito di far nascere attraverso l’autodeterminazione dei Comuni, le proprie ragioni sociali ed economiche nonché secondo la ricomposizione delle regioni storiche della Sardegna, un sistema di associazione dei Comuni per la gestione dei più importanti servizi comunali con l'ottica di migliorare e rendere omogenei i diritti e le opportunità di tutti i cittadini sardi".
"La riduzione degli organismi montani e la razionalizzazione degli organi di governo delle unioni e delle Comunità Montane va nella direzione di rendere più trasparenti ed efficienti le decisioni e la qualità dei servizi, per altro sostenuti da precisi e nuovi incentivi finanziari”.

"La seconda parte della legge – ha detto l'assessore Sanna - è invece dedicata alla valorizzazione dei piccoli comuni, attraverso una serie di opportunità nei campi socio assistenziali, sportivi, culturali, dell’istruzione e delle attività produttive, in grado di sostenere, insieme alle importanti ed ulteriori misure riservate a questi enti dal Por, il rilancio ed il nuovo protagonismo economico e sociale delle nostre piccole comunità locali.
Complessivamente dunque un importante e rilevante tappa nel percorso di riforma della Regione che dovrà nei prossimi mesi impegnare tutti gli amministratori locali e la regione, nell’obiettivo tanto atteso, di rinascita della Sardegna".
Ha concluso l'assessore degli Enti Locali: "Le polemiche che si attardino sul mancato perseguimento di obiettivi di sola conservazione delle condizioni preesistenti, sarebbero solo la dichiarazione sconsolata di un istinto innaturale alla decadenza che il governo regionale respinge e combatte con tutte le sue energie".