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L'assessore Mannoni all'assemblea dei soci di ESAF. I Comuni proprietari della società di gestione.

27.07.05 - comunicati stampa - anno 2005
Ha avuto termine con l’assemblea dei soci di ESAF spa il processo di patrimonializzazione della società che consente ora di completare, entro quest’anno, il procedimento di fusione dei soggetti componenti il consorzio SIDRIS, società a capitale interamente pubblico costituita dai maggiori soggetti gestori del Servizio idrico in Sardegna, la stessa ESAF spa, SIINOS di Sassari, SIM di Cagliari e Govossai di Nuoro.

All’opera di capitalizzazione ha contribuito quasi per intero, in questa prima fase, la Regione che con il conferimento di beni in natura provenienti dall’ESAF (che verrà sciolto il prossimo 29 luglio) e dei diritti d’uso di 22 impianti di potabilizzazione, porta il capitale complessivo di ESAF SpA a circa 80 milioni di euro.
Nel corso dell’assemblea l’Assessore regionale dei lavori pubblici Carlo Mannoni nell’annunciare che entro il prossimo autunno la Regione manterrà l’impegno di portare la propria quota azionaria a livelli assolutamente minoritari, trasferendo ai comuni gratuitamente gran parte delle azioni oggi possedute, ha ricordato ai numerosi sindaci presenti i punti salienti del percorso compiuto in quest’anno appena passato per rispettare i termini della riforma del servizio idrico imposta dalle U.E.

Innanzitutto l’affidamento del servizio da parte dell’Autorità d’Ambito, entro il previsto termine del 31 dicembre 2004, a favore della SIDRIS, società a totale capitale pubblico voluta dal presidente Soru, salvando così importanti fondi comunitari e statali per circa 500 milioni di euro. Poi l’avvio operativo a partire dal 1 gennaio 2005 di ESAF Spa, che ha dovuto procedere in tempi ristretti e vincolati per allinearsi operativamente agli altri soggetti gestori e, successivamente, la risoluzione delle problematiche relative agli appalti esterni di ESAF, quali l’emergenza del personale in esubero e il riconoscimento ai lavoratori del più favorevole contratto di lavoro FISE-AUSITRA. Infine l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge predisposta dalla Giunta che regola il passaggio del personale alla nuova società di gestione, salvaguardando le posizioni giuridiche e i diritti acquisiti dai lavoratori dell’ESAF e degli altri enti.

Per l’assessore Mannoni l’aver completato alcune preliminari e fondamentali tappe può essere considerato di buon auspicio per i successivi adempimenti relativi alla riforma che d’ora in poi vedrà come veri protagonisti i comuni. Saranno i comuni, infatti, a essere i proprietari della società di gestione ed a svolgere la funzione di regolazione del servizio tramite l’Autorità d’Ambito. Alla Regione il compito dell’alta sorveglianza con l’impegno comunque di accompagnare il processo di consolidamento del sistema con tutta la collaborazione ed il supporto necessario.