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Mannoni a Roma per la firma di un accordo per grandi infrastrutture idrauliche.

21.07.05 - comunicati stampa - anno 2005
E' stato firmato oggi a Roma un accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Direzione Generale per le Reti, e la Regione Sardegna che individua un programma di opere da realizzare con i fondi previsti dal decreto ministeriale (n. 1179/04) nel settore delle grandi infrastrutture idrauliche.
L’accordo, siglato dall’assessore Mannoni su delega del presidente Soru, ha recepito le indicazioni, in termini di obiettivi e di elencazione di opere, che la Giunta regionale aveva stabilito con una delibera (la n.17/7) del 12 aprile.
La Giunta aveva individuato come azione prioritaria, coerente con il programma del governo regionale, la salvaguardia del patrimonio storico di infrastrutture idrauliche che costituiscono il sistema di approvvigionamento idrico dell’isola a fini plurimi, civile, agricolo e industriale, prevedendo interventi di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale e il riassetto funzionale delle opere.
Gli obiettivi che si intendono conseguire sono quelli di ridurre le perdite nel sistema, al fine di minimizzare i consumi di risorse naturali e ridurre i costi del servizio idrico, e di rendere più efficiente il controllo dei flussi idrici nelle reti di trasporto principali.
Nell’ambito del programma di opere allora definito per un importo complessivo di circa 64 milioni di euro, una parte viene finanziata con le risorse dell’accordo, per una quota di 29 milioni di euro, mentre la quota restante è finanziata con le risorse del Commissario Governativo per l'Emergenza Idrica in Sardegna.

Con questo programma l’amministrazione regionale conferma di voler affrontare il problema mediterraneo della scarsità delle risorse perseguendo un comportamento sociale ed economico prioritariamente attento alle pratiche di risparmio.
Ha detto Carlo Mannoni: "E' necessario che prenda sempre più piede il concetto di gestione integrata dell’acqua, come strategia in grado di salvaguardare la risorsa idrica per le prossime generazioni, all'interno di una visione d'insieme delle relazioni tra ambiente e società. Più specificamente, il modello di gestione dell’acqua deve essere orientato soprattutto alla politica di contenimento della domanda, attraverso l'uso di strumenti tecnici che consentano di incrementare l’efficienza dei sistemi di adduzione, distribuzione ed utilizzo delle risorse ma anche economici e culturali di incentivazione del risparmio".


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