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Il presidente Soru ai sindacati: per le entrate una battaglia in una condizione disastrosa per i conti pubblici

14.10.05 - comunicati stampa - anno 2005
"La situazione è gravissima, ma in una maniera disastrosa". Il presidente della Regione ha descritto così davanti ai segretari dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, la condizione delle casse dello Stato così come gli era stata rappresentata insieme all’assessore alla Programmazione Francesco Pigliaru giovedì pomeriggio a Roma dal Ragioniere dello Stato Mario Canzio.
Soru ha chiamato i tre segretari regionali Diana, Mereu e Matta (che sostituiva Medde) al termine dell’incontro sul contratto dei forestali, e ha chiesto tutto il sostegno di cui le organizzazioni sono capaci per rilanciare la vertenza con il Governo per ottenere alla Sardegna le entrate fiscali sottratte dal 1993 anche per errori di calcolo sul rimborso delle quote Irpef e Iva.
Il presidente della Regione ha riferito del colloquio con il ragioniere dello stato e il direttore del servizio del Ministero del Tesoro, e delle molte telefonate fatte stamattina per informare dell'esito dell’incontro "Ho passato alcune ore a dire anche ai leader dell'opposizione quel che ho appreso con un certo sconcerto, e che pur in questa condizione non dobbiamo rinunciare a quel che lo Stato ci deve".
Lo Stato continua a riconoscere non solo la fondatezza della richiesta di revisione dei conteggi riguardanti le quote di entrate fiscali (Irpef e Iva) di pertinenza della Regione, ma anche la legittimità della questione sollevata dalla Giunta sull'assoluta sperequazione determinatasi in questi anni in cui l'Iva incamerata dallo Stato è cresciuta del 40% mentre quella della Regione è rimasta bloccata in termini percentuali.

Ha detto Renato Soru ai tre dirigenti sindacali: ‘’Ci hanno detto che si sono accorti di non avere la copertura finanziaria per 128 milioni di euro per Alitalia. Rapportato al bilancio della nostra Regione, è come se noi di fronte all’ipotesi di fallimento poniamo dell’Arst, non avessimo 1.500.000 euro necessari a salvare l’azienda dal fallimento. Ora lo Stato italiano è a questo punto, per loro ammissione. E ora – ha continuato il presidente della Regione – al di là del fatto che ci devono dei soldi, al di là del fatto che è un punto della Costituzione italiana, al di là di tutto non hanno i soldi’’.
‘’Voi qualsiasi cosa avete da dire lo dite a un presidente e a una giunta che sanno queste cose, che lo Stato non ci vuole dare i soldi che ci deve, che riconosce di dover dare alla Sardegna’’, ha aggiunto.

Il presidente Soru dopo questa illustrazione ha chiesto ai sindacati di lavorare a riprendere l’iniziativa unitaria, di tutte le forze politiche e sociali. "E' una battaglia di tutta la Sardegna. Per evitare che continuiamo ad indebitarci".