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Piccole dighe, scadono i termini per l’autorizzazione all'esercizio

06.11.08 - comunicati stampa - anno 2008
L’Assessorato regionale dei Lavori pubblici comunica che domani scadranno i termini per la presentazione delle domande di autorizzazione alla prosecuzione dell’esercizio delle piccole dighe, in merito alle norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo di competenza della Regione. La procedura riguarda tutti gli sbarramenti che non superano i 15 metri di altezza e che determinano un invaso non superiore a un milione di metri cubi, gestiti da soggetti pubblici o privati.

L’avviso ha lo scopo di ricordare l’importanza e sollecitare la presentazione della domanda di prosecuzione dell’esercizio dei piccoli sbarramenti, in modo tale da assicurare la massima tutela della salute e sicurezza pubblica per la popolazione, conoscere e regolare l’accumulo e l’uso della risorsa idrica in tali opere.

La domanda, tuttavia, può essere presentata entro il 7 febbraio 2009, fatti salvi gli effetti penali a carico di proprietari e gestori degli sbarramenti per qualsiasi problematica derivante da tale gestione non autorizzata.

Nel caso i proprietari o i gestori degli sbarramenti esistenti omettano di presentare entro il 7 febbraio 2009 la domanda di autorizzazione alla prosecuzione della gestione, si applicheranno congiuntamente:
a) la sanzione di 5.000 euro;
b) la sanzione della demolizione, a proprie spese e con le dovute cautele, dello sbarramento entro il termine fissato dall’autorità regionale competente; decorso inutilmente tale termine, la Regione disporrà l’esecuzione d’ufficio con spese a carico dei responsabili o l’acquisizione al patrimonio regionale.

Qualora i proprietari o i gestori degli sbarramenti intendano procedere alla disattivazione o dismissione delle opere di ritenuta, ogni modifica alle opere - compresa la demolizione delle stesse, finalizzata al ripristino dei luoghi o alla messa in sicurezza dello sbarramento - deve essere descritta in un progetto che il proprietario deve trasmettere al servizio competente per il rilascio dell’autorizzazione, previo parere dell’Unità Tecnica Regionale qualora l’opera appartenga alla categoria B o C di qualsiasi tipologia di cui all’articolo 4 della normativa vigente.

Il progetto, nel caso di demolizione, deve prevedere il ripristino dei luoghi alle condizioni precedenti la costruzione, fatta salva l’impossibilità, per le opere rimanenti, di creare invasi o trattenute di alcun genere.

La disattivazione o dismissione delle opere di ritenuta può essere imposta dal servizio competente anche a seguito di mancato pagamento delle spese di istruttoria, dei versamenti previsti dalle presenti norme o di mancata trasmissione delle integrazioni richieste e per concomitanti motivi di temuto rischio per la pubblica incolumità.

Per ulteriori informazioni rivolgersi ai servizi del Genio Civile dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici (sedi provinciali) oppure al servizio Infrastrutture e Risorse idriche (viale Trento 69, Cagliari).