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Revoca Consigliera parità nazionale, dichiarazione dell'assessore Congera

12.11.08 - comunicati stampa - anno 2008
Sulla questione della revoca della Consigliera nazionale di parità, prof.ssa Fausta Guarriello, è intervenuta oggi l'assessore del lavoro della Regione Sardegna, Romina Congera.

"Come donna e come assessore del lavoro esprimo innanzitutto solidarietà alla Prof.ssa Fausta Guarriello. Questa è la prima volta che una Consigliera nazionale di parità viene revocata per motivi politici ed è a mio avviso un atto grave e preoccupante. Si è messo in discussione il suo carattere di autonomia e indipendenza".

"Un atto del genere è inconcepibile - aggiunge l'assessore della regione Sardegna Romina Congera - in quanto le sue dichiarazioni sono in sintonia con il ruolo che la stessa legge le attribuisce e cioè quello di garantire l'attuazione dei principi di pari opportunità uomo - donna nel lavoro. La Consigliera ha solo espresso la sua preoccupazione sull'incidenza negativa che alcune norme, approvate dal governo, avrebbero sul mercato del lavoro femminile".

"Il dissenso manifestato dalla Prof. ssa Guarriello - precisa Romina Congera - è il dissenso di una donna che esprime giustamente e motivatamente le sue considerazioni sulle scelte normative che possono intaccare l'accesso al mondo del lavoro, e non solo, delle donne; queste, con gli ultimi atti approvati dal governo, s'impoveriscono e sono più ricattabili e ci troveremo sempre più in una situazione di disuguaglianza. Non possiamo, noi oggi, dire di appartenere ad una società civile se c'è un attacco continuo alle donne, al lavoro delle donne e alle parole di donne che parlano di uguaglianza, di pari opportunità, di diritti".

"Amareggia che il governo con i suoi ministro e ministra abbia adottato un atto di tale gravità".
"Non mi interessa parlare di norme, di atti illegittimi - conclude l'assessore della Sardegna Romina Congera - mi interessa invece leggere tra le righe della revoca, ossia che una donna brava e competente non potrà essere risorsa per tutte e tutti noi nel suo ruolo di consigliera nazionale di parità. Certo potrà farlo dalla sua cattedra e con grande autorevolezza, ma che brutta caduta di stile per l'Italia davanti agli occhi dell'Europa!"