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Manifestazioni di interesse per il bando "Luxi": conferenza stampa

Cagliari, lunedì 3 luglio 2006, sala Giunta
Presidente Soru:
"Oggi scadeva il termine per la presentazione della manifestazione di interesse per il bando Luxi, che riguarda Masua e Ingurtosu, a meno che non ci sia qualche raccomandata in arrivo, per ora sono quattro quelle che ci sono state consegnate. La prima, in ordine di arrivo, è l'Immobiliare lombarda s.p.a.: è un'antica società immobiliare, quotata in borsa, è uno dei gruppi storici della borsa italiana. La seconda a esser stata consegnata è una società temporanea di imprese, comunitaria, il gruppo di interesse economico, più o meno un'associazione di imprese, Sviluppo Sardegna, non sappiamo da chi è composta, non abbiamo ancora aperto la raccomandata. Poi c'è la Pirelli e poi c'è la Hines Italia. La Hines Italia è la società italiana del gruppo Hines, che è un fondo di investimento immobiliare, direi in assoluto tra i più grandi del mondo, americano. E' il ramo italiano di un grande fondo di investimenti immobiliari americano. Siamo soddisfatti che ci sia un partecipazione così qualificata. Non sappiamo ancora chi ci sia dietro Sviluppo Sardegna, mi auguro che ci sia un'associazione di imprenditori sardi e che possano partecipare anche loro".

Assessore Sanna:
"La commissione aprirà le buste appena si riunirà, perché è una commissione articolata. I requisiti del bando sono molto chiari: valuterà la sussistenza per questo interesse dei requisiti e quindi la lettera formale all'invito, la partecipazione alla gara, gli elaborati e quant'altro è necessario."

Presidente Soru:
"E' una commissione di tecnici dell'assessorato. E' una commissione amministrativa.
A questo punto deve vedere solo gli aspetti formali, e il rispetto dei requisiti formali. La Società immobiliare lombarda è quotata in borsa. La Pirelli la conoscete. Hines Italia è una società di assoluto valore internazionale; in questo momento stanno rifacendo tutto il quartiere della moda, il quartiere Garibaldi a Milano, con i più grandi architetti mondiali, internazionali. Quindi diciamo tre pretendenti di assoluto prestigio, possiamo essere contenti. Le domande sono arrivate stamani.
Queste ci vanno già bene se ce sono altre tanto meglio.

Giornalista:
"In relazione alle polemiche che hanno accompagnato questo bando e all'incontro con la rete Lilliput che è sta tra i maggiori critici cosa dice?"


Presidente Soru:
"A dire il vero, mi sono sembrati meno critici quando sono andati via. Poi ci vuole tempo, pazienza, per spiegarsi e per chiarire le cose. O forse non siamo riusciti a chiarirle a sufficienza. Ma oggi le abbiamo chiarite di più".

Giornalista:
"Chi critica la Giunta dice: 'Il presidente Soru sta svendendo i beni della Regione'. Mi pare invece che non si stia neppure 'vendendo', ma solo dando in concessione…"


Presidente Soru:
"E' un discorso un pochino più lungo. Intanto il presidente Soru non svende nulla. Perché qualunque cosa che si farà su queste aree si farà sulla base di un contratto di programma che sarà firmato dalla Giunta regionale, della Provincia, dal Comune e dall'Igea, per tutelare anche i lavoratori, Quindi è un contratto di programma che vede coinvolti e deve necessariamente avere l'intesa di queste parti interessate. Questa è la prima cosa. Non mi pare che ci sia qualcuno che prende una decisione da solo. Poi, per essere chiari, forse magari tanta gente non ha chiari i termini della questione su Masua: si dice che si sta svendendo il patrimonio minerario. No. Noi cerchiamo di fare in modo che tutta questa roba - capannoni, serbatoi, tutte queste schifezze qui - smetta di esser nelle condizioni di abbandono in cui è oggi. Non vendiamo né le spiagge, né gli edifici storici, i luoghi della memoria, né tantomeno Porto Flavia o privatizziamo questa cosa qui. Facciamo in modo che questa roba possa essere bonificata e possa tornare a essere un luogo di lavoro. E si possa costruire una cosa che abbia un impatto paesaggistico e ambientale molto inferiore rispetto a questo attuale. E che permetta di bonificare e rinaturalizzare tutte queste aree. A che prezzo? Non lo stiamo vendendo al miglior offerente, ma lo stiamo dando - nel bando è molto chiaro - innanzitutto a chi presenta il miglior progetto dal punto di vista paesaggistico-ambientale, ma anche dal punto di vista della qualità architettonica, dell'integrazione col resto del territorio: che vuol dire la capacità di collaborazione con gli artigiani, con gli agricoltori, anche col sistema locale integrato dell'artigianato e dell'ospitalità diffusa. La miglior integrazione col sistema locale vuol dire anche un ritorno in termini di lavoro e di qualità dei posti di lavoro. E per ultima, l'offerta economica. L'offerta economica potrà essere sia per l'acquisto definitivo che per la concessione, magari a 50 anni. Se riusciremo ad avere delle offerte economiche anche per la concessione, privilegeremo la concessione. Se non ci riusciremo, se avremo solamente offerte per la vendita, con tutti i limiti di cui parlavo prima, procederemo anche alla vendita. Non noi, non la Giunta: la Giunta, la Provincia, i comuni e l'Igea".

Giornalista:
"Quindi non c'è uno scenario predeterminato?"


Presidente Soru:
"Infatti, c'è davvero poca informazione in giro. Questa è Masua, questi edifici qui, ve li faccio vedere. Quindi non si vende né Pan di Zucchero, non si vende Porto Flavia, non si vendono le spiagge, non si vendono gli edifici storici. Si mette a disposizione della riqualificazione e del recupero, in questo caso, vecchi stabilimenti industriali, capannoni in lamiera, vecchi serbatoi arrugginiti ecc. E in più si rinaturalizzano decine di ettari di montagna scrostata, che sono quella ferita che vedete. E in più: quei luoghi lì non sono fermi, in qualche maniera si muovono. Più passa il tempo e più il danno ambientale prodotto cresce. Così come è successo a Monteponi. Avete avuto notizia che quest'estate, o durante l'inverno, c'è stata come una discesa di materiali inquinanti che hanno fatto sì che venisse recintato un pezzo di spiaggia di Funtanamare. Le cose che si fanno per tempo comportano dei costi e dei danni inferiori. E quindi bisogna agire urgentemente, prima che anche lì non ci siano dei danno maggiori, con dei costi maggiori del ripristino. Quindi quello che noi abbiamo fatto, come lei ha detto, è una cosa in itinere, è vero. Abbiamo avviato dopo decenni, credo, un processo; raccolto l'interesse delle persone; verificato che c'è interesse ai livelli più alti in Italia e nel mondo. E ora sollecitiamo delle proposte, dei progetti, e sulla base d quelle proposte e di quei progetti nasceranno anche delle interlocuzioni che porteranno a fare il progetto migliore. E lo decideremo tutti assieme: Regione, Provincia e comuni, e Igea".

Giornalista:
"Quindi la vendita è solo una delle possibilità?"


Presidente Soru:
"La vendita è solo una delle possibilità".

Assessore Sanna:
"C'è da dire una cosa importante. Stiamo facendo questa cosa col Piano paesaggistico adottato, cioè in vigore. Mentre prima non c'era questa garanzia della linearità di un progetto nei confronti delle previsioni, che voi sapete tutt'altro che leggere, della pianificazione paesaggistica. Oggi questo intervento deve avvenire in coerenza con la pianificazione paesaggistica. Quindi un'ulteriore garanzia che noi abbiamo posto nello svolgimento di questo bando agli interventi. Nelle planimetrie che abbiamo indicato abbiamo esattamente circoscritto quest'area enormemente deturpata come l'unica area di interesse dell'intervento. Quindi gli interventi non possono fare riferimento ad altre aree".

Presidente Soru:
"C'era un'altra cosa che forse può interessarvi per Ingurtosu. L'abbiamo chiarita agli amici della rete Lilliput, ai signori che sono venuti prima. Loro hanno detto: 'Siamo più preoccupati per Ingurtosu che per Masua'. Circolano anche delle email dove si fa vedere la spiaggia di Ingurtosu, che quasi uno può pensare che si stia andando a costruire vicino alla sabbia. Lo abbiamo già chiarito: in realtà Ingurtosu è un progetto di sviluppo locale. In quelle aree ci sarà la presenza di un nuovo albergo. Ma ci sarà la presenza dell'ospitalità diffusa, nei bed & breakfast, nel vecchio ospedale, che sarà gestita da operatori locali. C'è la presenza di un piccolo villaggio dell'artigianato. C'è la presenza quindi di un investimento importante esterno, ma che rafforza e che fa partire finalmente una quantità importante di piccoli investimenti che finora, in molti casi, si sono anche fatti. Come la ristrutturazione dell'ospedale che è stata terminata, fatto anche l'arredamento, e poi si è rovinato tutto. E' già tutto ferro vecchio: dai letti ai frigoriferi, e i comodini che pure erano stati messi. Quindi è un attrattore importante che deve trascinare la crescita e il riutilizzo di tanti edifici che è già stato fatto, ma che non si riesce a far partire proprio per la debolezza dei singoli interventi. Fino a Montevecchio: che è un perla ma è ancora quasi totalmente inutilizzato. Abbiamo speso tanti soldi anche in recuperi di patrimonio minerario: le gallerie, il museo delle miniere ecc. Come diceva l'assessore prima, fino ad adesso ci arriva qualche persona con interesse veramente straordinario, e sono posti che invece rimangono deserti. In futuro speriamo che ci arrivi tanta gente e che questa cosa aiuti a far arrivare tanta gente.
C'è una cosa che va notata: questo insediamento, questo albergo, sarà a chilometri dalla coste non a centinaia di metri".

Giornalista:
"Accennava alla costruzione di un nuovo albergo: questo significa che sono possibili nuove volumetrie rispetto a quelle già recuperate?"


Presidente Soru:
"No. Significa che gli edifici storici, le gallerie, tutte queste cubature, noi non le vogliamo svilire e trasformarle nella hall di un albergo. Rimangono per quello che sono, anche ruderi, magari rimessi in sicurezza, che mantengono il carattere del luogo. Poi, dove si può fare, vengono invece messe delle nuove cubature, dei nuovi edifici, che solo in parte però recuperano quelle cubature lì. Non so se mi sono spiegato? Immaginiamo questi edifici storici, testimonianza del passato ecc., la metà di questo volume la ricostruiamo, trasferita in un'area più compatibile".

Giornalista:
"In una precedente conferenza stampa si parlava di mancata concertazione. E invece voi qui ci presentate l'esatto opposto"


Assessore Sanna:
"Guardi, io sono stato al consiglio comunale di Iglesias nel settembre 2005, quindi non è che se ne parli da oggi, e in questo periodo noi abbiamo fatto la concertazione e abbiamo spiegato tutti i dettagli del bando. Abbiamo annunciato che noi avremmo fatto seguire, con una procedura pubblica, voi sapete che anche i quesiti posti dalle imprese e le nostre risposte sono pubblicati on-line; è tutto trasparente, quindi anche i progetti saranno confrontati con i comuni e l'aggiudicazione finale sarà l'esito di un accordo di programma tra la Regione, la Provincia, il Comune, l'Igea, e tutti gli altri soggetti che avranno ruolo in questo campo".

Giornalista:
"Si era parlato anche del possibile interesse di personaggi come Barrack, l'Aga Khan: non risulta che siano collegati a nessuna delle offerte di cui abbiamo parlato?"


Presidente Soru:
"Non sappiamo chi ci sia dietro quell'associazione di imprese. Potrebbero essere anche dietro al gruppo Hines che è un fondo di investimento immobiliare".