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Conferenza stampa sull'andamento della stagione turistica 2006

Cagliari, 2 agosto 2006, sala Giunta.
Presidente Soru:
"Intanto grazie mille per essere venuti. Vi abbiamo chiesto di venire per commentare insieme a voi alcuni dati sul turismo in Sardegna. Lo facciamo, lo faccio, a seguito di uno stillicidio di dati non dati, cioè di numeri buttati lì, che raccontano una situazione non vera sull'andamento del turismo in Sardegna. Raccontano, per motivi in parte comprensibili, o meglio, raccontano per motivi che immagino insomma, una situazione, una realtà del tutto falsa".

Giangiacomo Nieddu:
"Scusi, visto che li immagina, perché non li dice anche a noi?"

Presidente Soru:
"Glieli dico, piano piano, vedrà che glieli dico. Vi ho chiamati apposta. Per dei motivi diversi fotografano una situazione del turismo in Sardegna assolutamente falsa. Non è che ci vogliano grandi uffici studi per andare in giro e vedere come sta andando il turismo in Sardegna. Come sta, qual è la situazione del traffico negli aeroporti, qual è la situazione del traffico nei porti, qual è la situazione delle barche nei porti, qual è la situazione negli alberghi.

Allora, ieri credo che si sia toccato veramente il fondo, con l'informazione data da un sindaco di Forza Italia che dice di rappresentare il sistema dei porti in Sardegna. In realtà è responsabile di una organizzazione di 9 porti su 54 porti turistici della Sardegna, 9 porti, alcuni anche importanti, come quello di Alghero, che rappresentano 3.700 posti barca su un totale di oltre 12.000 posti barca in Sardegna. Quindi una situazione del tutto parziale. Una situazione del tutto parziale, che comunque avrebbe potuto essere anche utile sentire, se non fosse che è una situazione imparziale riportata in maniera falsa, perché basta andare ad Alghero, come siamo andati noi ieri, per vedere che, diversamente da quello che le dichiarazioni di questi signori poi comportano e cioè un titolo: 'Sardegna, la supertassa svuota i porti', basta andare ad Alghero e si vede che i porti sono pieni. Basta telefonare a Porto Cervo o a Porto Rotondo e si vede che le barche sono in fila, perché non riescono a entrare nei porti della Sardegna, quindi i porti non sono vuoti, ma sono pieni.

Per iniziare parlando di porti poi terminiamo. Un altro titolo: 'La nautica sarda cola a picco, crollo degli arrivi a giugno e luglio'. Ripeto, non solo la nautica sarda non è colata a picco, ma i porti sono pieni, con la fila delle barche per entrare. Poi basta, non bisogna essere un genio per controllare questi dati, che loro stessi impunemente pubblicano o dichiarano.
Ad Arbatax erano 18 nel 2005, sono 18 nel 2006. A Santa Maria Navarrese erano 24 nel 2005 e diventano 18 nel 2006. A Santa Teresa di Gallura erano 33, diminuiscono, diventano 21, ma non azzerano. All'Isola Rossa erano 7 e diventano 10. A Castelsardo erano 22 e diventano 24. Ad Alghero, nel ‘Consorzio’ loro dicono, erano 95 e diventano zero. Per cui, aritmetica, calo del 61%. Ma qualcuno ci crede che ad Alghero non è più passata una barca? Da 95 diventano zero?
Allora, lo ripeto, il porto di Alghero è pieno. Il porto di Alghero è gestito in maniera frazionata, con diversi moli. Due di questi sono gestiti da due assessori del Comune di centrodestra di Alghero, che evidentemente hanno piacere di lanciare notizie false, come si dice da noi. Ma c'è di più. Io mi ricordo che qualcuno, quando si è parlato della tassa sul turismo, della tassa sulle imbarcazioni, aveva detto: 'Beh, noi forse inviteremo le barche a non pagare le tasse, faremo in modo che non paghino le tasse, perché riteniamo sbagliata questa cosa'. Allora, non è semplicemente che dichiara zero arrivi perché non sta facendo pagare le tasse agli arrivi? E in questo modo forse anche favorendo l'evasione fiscale? Certo noi cercheremo di far delle indagini, promuoveremo delle indagini su questo.

Però, quello che è importante dire è che i porti sono pieni, ci sono le code per entrare, i posti barca sono assolutamente occupati, c'è un sacco di gente che non trova posto dentro i porti e mette l'ancora in rada, con tutti i danni che sappiamo, anche sui fondali, sull'ambiente e così via. E allora, a chi giova dire che la nautica sarda cola a picco? A chi giova dire che è la 'Caporetto del turismo'? Io credo che giovi a chi fa una battaglia politica, giova a chi vuole dire che in Sardegna il turismo sta andando male e quindi sono sbagliate le scelte della Giunta. Giova a chi fa una battaglia politica, ma sicuramente non giova al turismo e quindi all'economia della Sardegna, al lavoro della Sardegna. E può giovare ormai, in un mercato sempre più competitivo, dove si compete tra diverse regioni del Mediterraneo, può giovare ad altre regioni.

E allora, alcuni operatori sardi, anziché stare a sentire magari il responsabile, mi pare di un sindacato, di un'organizzazione di costruttori di Yacht, che dice: 'Boicottiamo la Sardegna'. Anziché dire: 'Boicottiamo quel signore', lo aiutano dipingendo un'immagine, dipingendo una Sardegna assolutamente falsa, che non esiste, e danneggiando l'economia della nostra Regione. E non capisco come la stampa possa andare dietro ad affermazioni di questo genere. Non capisco come si possano pubblicare sui giornali 'Calo del 61%', senza che uno usi un centimetro di giudizio, andando a pensare: 'Ma come mai ad Alghero da 95 a zero? Mentre tutti gli altri più o meno crescono, scendono, in maniera più o meno equilibrata'?

Vabbè, quindi, la verità è che in Sardegna ci sono 12.000 posti barca, che sono stati pieni in altri anni e sono pieni in questi anni. Che il lavoro sta andando bene, e la verità è che mentre i posti barca sono occupati da chi decide di venire a fare turismo con la propria barca in Sardegna, e quindi ci sta venendo nonostante la tassa, ci sono pochi posti barca che sono dedicati ai transiti, cioè a gente che arriva, sta lì un paio d'ore, fa benzina e se ne va. E' vero che i transiti, in alcuni casi, stanno diminuendo di qualche unità, ma voglio dire, sta diminuendo quindi la presenza sul porto, per qualche ora, di una persona che viene a far benzina. Non mi pare che sia un grande danno per l'economia della Sardegna. Può essere certo un piccolo danno, un piccolo dispiacere per il benzinaio, ma non mi pare che sia un danno per l'economia della Sardegna. Un danno è dire che la nautica sarda sta colando a picco, quando non è vero.

Peraltro, mentre si sta a sentire opinioni visibilmente false e assolutamente di parte, di chiaro segno politico, vorrei sapere se qualcuno è andato a sentire lo Yachting Club Costa Smeralda, che cosa ne pensano nel consiglio di amministrazione, visto che loro, in qualche maniera, sono anche gli antesignani della nautica da diporto, soprattutto dei grandi Yacht, delle manifestazioni importanti in Sardegna. Bene, diranno che le barche stanno arrivando, che c'è la fila, che la tassa è giusta, che probabilmente qualche megayacht in questo momento è andato in Spagna, a Valencia, dove c'è la preparazione alla Coppa del Mondo, che diventa un attrattore fortissimo sicuramente, ma nel frattempo ancora una volta i porti sono pieni.

Un'altra cosa che effettivamente è imbarazzante leggere: la 'Caporetto' del turismo sardo, la 'Caporetto' del turismo sardo, è così? Ah, 'Caporetto' del mare sardo. Quindi, mi pare che di Caporetto non stiamo parlando. Il mare sardo sta bene e il turismo nautico in Sardegna è in crescita. E' in crescita in un momento, appunto, anche di maggior competizione, in un momento in cui competiamo con la Spagna, con l'organizzazione della Coppa del Mondo e così via.

Per quanto riguarda il turismo. Pure lì, qualche giorno fa, ogni tanto qualcuno si inventa dei dati. E qui entriamo in una strategia proprio di disinformazione totale, che è veramente imbarazzante, io credo. Ricordo, quando venne approvato il Piano paesaggistico regionale, qualcuno diceva: 'Carestia, dieci anni di carestia, un disastro, crollerà l'economia della Sardegna, crolla l'edilizia, crollerà il turismo, un disastro, bisogna subito organizzare un referendum, bisogna fare qualsiasi cosa'. Venne fatto il ricorso alla Corte Costituzionale, su richiesta, da parte del Governo, molto su richiesta dei soliti sindaci della Sardegna, e il ricorso venne dichiarato inaccettabile, quindi indiscutibile, inaccettabile. Poi venne fatto il referendum. Paginette: 33.000 firme raccolte, 33.000 firme. E ancora, è la politica ‘di dir falsità’, nella strategia di dire sciocchezze, dire falsità, perché se uno raccoglie 10.000 firme su 3 quesiti, sono 10.000 firme. Se poi la raccoglie male e diventano 8.000 in realtà, sono 8.000 firme, non 33.000 firme. Bene, io ho visto scritto in lungo e in largo 33.000 firme; 8.000 firme, in alcuni organi di stampa, sono totalmente sparite, censurate. Allora, a chi giova questo? Giova forse a una cattiva politica, ma non giova all'economia della Sardegna.

Sul turismo hanno detto: la tassa sulle seconde case avrebbe fatto crollare i prezzi delle case, avrebbe di fatto bloccato il turismo quest’anno. Il risultato è che gli arrivi negli aeroporti sardi, da gennaio a oggi, sono cresciuti di circa il 10%. Che gli arrivi negli aeroporti sardi, se vogliamo solamente considerare la parte più turistica diciamo, peraltro quella più preziosa, quando diciamo che vogliamo allungare la stagione. Gli arrivi negli aeroporti sardi nel mese di aprile sono cresciuti del 20%. Gli arrivi negli aeroporti sardi nel mese di maggio sono cresciuti del 10%. Gli arrivi negli aeroporti sardi nel mese di giugno sono cresciuti del 10%. Vuol dire che il turismo sta andando male? Non credo.

Ieri c'è stata una conferenza stampa dell'organizzazione dei commercianti. Hanno fatto pure loro una loro analisi, si parla di una quantità importante di operatori che dicono: 'Va come l'anno scorso'. Una quantità più importante di operatori che dicono: sta andando bene. Noi, io stesso ho fatto una mia indagine: qualcuno vada a chiedere al Forte Village come sta andando. Qualcuno vada a chiedere al Tanka Village, o vada a chiedere agli alberghi più importanti dell'Ogliastra, del Nord Sardegna, di Chia, di Villasimius, eccetera eccetera. Molti di loro diranno che è l'anno più straordinario che ricordino. Molti di loro hanno dei tassi di occupazione che non avevano mai visto, basta andarglielo a chiedere. Quindi, il turismo in Sardegna sta andando molto bene quest'anno.

Poi i dati dicono anche un'altra cosa: che stanno crescendo di più gli alberghi di qualità maggiore e quelli anche più grandi, o comunque inseriti in un sistema di rete capace di vendere il prodotto. Quindi, questi dati ci invitano anche a far crescere ulteriormente la qualità dell'offerta turistica in Sardegna, e farne crescere anche, in qualche maniera, la qualità totale dell'offerta del turismo. Nella qualità totale ci siamo tutti: ci sono gli albergatori, ma le pubbliche amministrazioni, i cittadini, tutta la collettività, che deve in qualche maniera attrezzarsi per essere ospitale nei confronti dei turisti.
Quindi, questa è la situazione. Se c'è bisogno di qualche approfondimento insomma, volentieri".

Susy Ronchi (Rai 3):
"Volevo chiedere questo. Cioè voi, lei dice appunto: 'I porti, 12.000 posti, sono tutti pieni'. Voi avete già inaugurato, così, un primo bilancio? Con dei numeri da contrapporre a questi che state contestando? Lo farete?"

Presidente Soru:
"Certo che lo facciamo. Abbiamo iniziato a farlo, lo stiamo facendo e abbiamo dei dati. Non sono dei dati certificati e essendo dei dati non certificati, come gli altri dati che ci sono arrivati, consiglio di andare a vedere. Allora, uno vada a vedere ad Alghero, dove hanno detto: da 91 a zero, se il porto è vuoto o se non è strapieno. Vada a vedere a Porto Rotondo e a Porto Cervo. A Porto Cervo hanno detto che c'è la fila, a Porto Rotondo pure, poi però mi pare che il Presidente dello Yachting Club abbia detto: sì, però è diminuita la lunghezza delle barche. Ma la redditività, il ritorno per l'economia, per noi, per la Sardegna, non va a lunghezza delle barche, va sul fatto se il porto è pieno o no, ed è strapieno. Quindi, i dati sono sotto gli occhi di tutti, chiunque vada nelle marine e lo veda.
Io dico che in Sardegna siamo bravissimi a farci male da soli. Ma come facciamo? Soprattutto anche i sindaci di paesi che vivono del turismo a gettare ombra sulla loro stessa città, sulla loro stessa industria turistica e a gettare ombra anche quando questa industria va bene".

Susy Ronchi (Rai 3):
"Per esempio, a me quello che ha colpito è che non c'è un numero su Villasimius, che è stato diffuso dai vertici della rete dei porti. Perché Villasimius, io ci ho parlato anche stamattina con Furteddu e gli ho fatto la domanda: come mai Villasimius, che è un porto importante fra l'altro, della costa sud, non ci sono dati? Non sono stati forniti questi dati, ma giusto anche per fare un confronto con quello che sta succedendo sulla costa nord della Sardegna. Voi avete, così, un'idea di quello che sta succedendo a Villasimius, per esempio?"

Presidente Soru:
"Certo che abbiamo un'idea, sta andando bene, sta andando parecchio bene. Sta andando bene a Villasimius. Prima abbiamo visto un piccolo porto che è cresciuto: Teulada. Teulada è cresciuto del 40%. A Cagliari stanno arrivando barche. Casomai bisogna stare attenti che quando arrivino siano sufficientemente accolte. Come dicevo prima, quell'associazione lì, riguarda 3.000 posti barca su 12.000, e quei dati sono totalmente falsati dal fatto che, ad Alghero, hanno detto che da 90 sono crollati a zero. Chi ci crede? Io no di certo".

Susy Ronchi (Rai 3):
"Sì, però anche recuperando, diciamo, una quota di presenze ad Alghero, non si ridurrebbe mai la flessione che loro indicano, del 61%".

Presidente Soru:
"No, mi scusi, se recupera la quota di flessione ad Alghero, da 90 a zero e quello che è accaduto ugualmente a La Maddalena, dove anche lì dicono: a zero, in un piccolo porticciolo che si chiama Porto Massimo, lei vede che se toglie quei dati lì’ c'è un equilibrio, ma non solo, quei dati riguardano le barche in transito, cioè quelle che stanno lì per qualche ora. Le barche che invece sono venute a trascorrere l'estate o a trascorrere una vacanza, comunque prendere un posto barca per giorni e non sono in transito, su quelli lì ci sono tutti i posti barca pieni. Quindi è una cosa parziale, sul transito, quelli che vengono a far cambusa e rivanno via. Capisco che dispiaccia al benzinaio, ma chi viene a far vacanza in Sardegna e veniva in barca, sta continuando a venire e i posti barca sono pieni".

Augusto Ditel (La Nuova Sardegna):
"Chiedo scusa, avete qualche dato invece su quanto state incassando? Quanto sta incassando la Regione?"

Presidente Soru:
"No, non ancora".

Augusto Ditel (La Nuova Sardegna):
"Ma neanche una tendenza?"

Presidente Soru:
"No, stiamo in queste settimane istituendo l'Agenzia regionale per le entrate. Noi abbiamo fatto questa cosa un po' di corsa insomma, con delle modalità che capiamo essere anche disagevoli per il pagamento di questa tassa. Ci interessava innanzitutto fare il primo passo, che è dire: la Sardegna ha capacità di imposizione fiscale e si occupa di far partecipare il bilancio della Regione alla promozione delle politiche di sviluppo e di salvaguardia ambientale. Tutti quelli che usano l'ambiente della Sardegna, quindi seconde case, barche, eccetera, eccetera. Poi è chiaro che nel futuro miglioreremo enormemente le modalità di attuazione della legge e lo miglioreremo. Chiedo scusa, stiamo discutendo una convenzione con l'Agenzia delle entrate, in modo che le tasse possano essere pagate anche attraverso il modulo unico delle imposte".

Giorgio Greco (ANSA):
"Presidente, mi ricongiungo in qualche modo alla domanda del collega. Lei ha riconosciuto adesso, che in qualche modo avete fatto delle cose un po' in fretta, siete stati costretti a fare delle cose in fretta. Ecco, in questo senso, non pensa che andava anche messo in conto che c'era il rischio che potessero usare il principio che l'ambiente è quella cosa che lei dice sempre che è un bene prezioso, un bene unico in Sardegna, ma non è un bene eterno, e che quindi va salvaguardato, non per oggi, ma anche per domani, avrà probabilmente messo in conto che, nel fare questo tipo di operazione, fatta un po' in fretta, c'era il rischio di questo tipo di speculazione, di polemiche eccessive. Non andava messo un po' in conto?"

Presidente Soru:
"Sì, io metto in conto le polemiche, va tutto bene. Credo che sia mio dovere segnalare che la realtà è diversa, che il porto di Alghero è pieno e non vuoto, e che la nautica sarda prospera e non cola a picco. Questo è: la nautica sarda prospera.
Gli arrivi ad aprile sono aumentati del 20%, gli arrivi a maggio del 10% e altrettanto a giugno".

Susy Ronchi (Rai 3):
"Negli aeroporti?"

Presidente Soru:
Negli aeroporti e nei porti sardi. L'occupazione negli alberghi, secondo alcuni, sta andando nel migliore dei modi possibile. Secondo l'opinione più generale, secondo i dati che abbiamo raccolto, sta andando bene e quindi il turismo va bene. E non credo che sia nostro interesse dire che va male anche quando va bene. Può essere interesse di una parte politica, ma non è interesse delle città che vivono di turismo e dell'economia della Sardegna, per la quale il turismo è importante. Che motivo abbiamo di darci un'immagine perdente anche quando vinciamo?"

Giorgio Greco (ANSA):
"Partendo dal punto di vista che questa che lei dice è una parte politica che può avere un interesse, è un interesse comunque di corto respiro, perché alla lunga, coi dati…".

Presidente Soru:
"Direi di sì, direi di sì, i dati ci dicono appunto un'altra cosa. Ieri ho incontrato, insieme ai presidenti delle regioni meridionali, il Governo, il Presidente Prodi e un nutrito gruppo a cui è stato presentato un documento, concertato con le parti sociali, con i sindacati e con la Confindustria, e una parte importante di questo documento parlava di tutela dell'ambiente, tutela dall'uso indiscriminato dell'ambiente, del consumo dell'ambiente, che purtroppo si è verificato in maniera eccessiva nel Mezzogiorno d'Italia. Quindi, altri stanno dicendo oggi quello che noi abbiamo già denunciato in questa Regione e per il quale abbiamo anche iniziato a provvedere in maniera importante. E tutti riconoscono che, non solo il miglioramento della qualità della vita, ma anche il miglior utilizzo delle possibilità di sviluppo economico, attraverso il turismo, potranno passare unicamente da politiche di tutela e di salvaguardia ambientale, e noi lo stiamo facendo.

Ne approfitto per dire anche un'altra cosa, che una parte politica può avere interesse appunto, a dire che tutto va male, in questo caso però lo sta facendo, credo coscientemente, a danno dell'intera comunità, della comunità di questi paesi costieri, dell'intera comunità regionale. Tra le tante sciocchezze che sono state messe in giro ci fu quella sullo Yacht di Bill Gates, no? Poi, ancora una volta, buttata lì per caso, però sono notizie che in qualche maniera piacciono, che poi circolano, crescono come le palle di neve. Poi ci fu una smentita da parte di Microsoft, che diceva di no, e quella smentita alcuni l'hanno riportata, giustamente, altri non l'hanno nemmeno riportata e sicuramente la smentita ha girato meno della sciocchezza. E peraltro la famosa barca, non di Bill Gates, ma di Paul Allen, a cui ci si riferiva, c'era l'anno scorso, c'è questo anno, gira, eccetera eccetera. Così come gira la barca di Armani, le barche che ci siamo abituati a vedere stanno continuando a venire.

Ma mi ricordo quando si iniziò a parlare di tasse, sulla nautica in questo caso, alcuni iniziarono a dire: 'No, dobbiamo chiedere scusa; no, è sbagliato, è un'offesa che facciamo a queste persone. Queste persone per principio non le vorranno pagare, quindi ci abbandoneranno'. Anche questo, secondo me, denota un atteggiamento sbagliato, antico, un po' servile dei sardi.

Mi viene in mente una storia che mi hanno anche ricordato qualche settimana fa. C'era un signore che abitava in un paesino dell'interno della Sardegna che diceva: 'Mi ricordo, quand'ero piccolo io, veniva il medico, e non mi ricordo chi, e quando andava via, andava via carico, in un paese poverissimo dell'interno della Sardegna. Andava via, però, carico di quel poco che avevano: del formaggio, del vino. Carico di ogni ben di Dio'. Si privavano di tutto per darlo a quel signore, al medico o a un altro che faceva il suo lavoro. E allora qualcuno dice: 'Eh, l'ospitalità di una volta!'. No, non è l'ospitalità: era l'ignoranza, la debolezza di chi si sentiva in dovere di dare tutto, anche quello che non aveva, agli altri. E anche in questo caso è la debolezza di chi pensa che dobbiamo sempre dare tutto e dare gratis, e non pensa che invece siamo in un mondo libero ormai, dove, abbiamo da dare l'uso del nostro ambiente? Va bene, si può venire a fare le vacanze, ma si deve anche pagare. E non dobbiamo aver paura che qualcuno non venga più, perché dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo e lo dobbiamo offrire dignitosamente, facendolo pagare, e non accontentandoci di essere spettatori o di essere invitati qualche volta a raccogliere le briciole. E non dobbiamo preoccuparci di offendere qualcuno se gli diciamo che quando arriva a casa nostra deve anche pagare qualcosa".

Giacomo Serreli (Videolina):
"Presidente, questi riscontri positivi registrati sull'offerta, diciamo marino balneare, che è quella preponderante, li registrate anche sul fronte del turismo interno? Avete qualche indicazione su questo?".

Presidente Soru:
"Diciamo che ci siamo concentrati, adesso, nel mese estivo, soprattutto sul turismo balneare. Alcune cose del turismo dell'interno stanno andando molto bene, i dati anche di aprile sicuramente si riferivano a quello. In realtà però abbiamo anche un segnale che ci dice che il turismo dell'interno si deve aggregare. Quindi, i famosi sistemi turistici locali, che sono stati finanziati dalla Regione, devono lavorare, devono lavorare in fretta, perché si sta premiando chi ha una importante capacità organizzativa. Quindi, gli alberghi che sono dentro le reti, gli alberghi grossi e l'offerta di qualità. Allora il turismo dell'interno deve crescere. Non basta dire: bed and breakfast e un pranzo buttato lì. Deve essere bed and breakfast, ma di qualità, autentico, con buona qualità dell'ospitalità e della cucina. I turisti, i dati ci dicono, sempre più, vogliono maggior qualità, e quindi su questo occorrerà lavorare assolutamente".

Giangiacomo Nieddu: "Presidente, adesso che non ci sono più gli enti provinciali del turismo, chi è che vi dà i dati? Chi glieli ha dati?".

Presidente Soru:
"Per quest'anno abbiamo telefonato noi e abbiamo fatto anche una convenzione con una società di statistica, con un Istituto dell'Università di Cagliari e l'Università di Sassari. Dall'anno prossimo sicuramente ci sarà…".

Giangiacomo Nieddu:
"E i dati di quando sono?".

Presidente Soru:
"Abbiamo i dati di giugno"

Giangiacomo Nieddu:
"Lei ha detto che gli alberghi vanno bene quando sono in rete. Adesso c'è SardegnaTurismo, è un sito che lei conosce sicuramente bene. Io stamattina, giusto per vedere come funziona, ho tentato di dire al sito che volevo andare a Chia, ma a Chia non ci sono alberghi, lo sa che non ci sono alberghi?"

Presidente Soru:
"No, le rispondo subito. Lei ha fatto la domanda in maniera assolutamente costruttiva. Siccome è successa una cosa analoga in un altro sito che noi abbiamo fatto, SardegnaCultura, dove qualcuno si è lamentato perché c'era un’informazione non precisa o comunque detta male, su una festa. Per cui, piuttosto che parlare a lungo di questo sito, che è bellissimo, è pieno ormai di circa 50.000 oggetti digitali, è stato presentato a Bruxelles, lo vogliono in molte regioni d'Europa (probabilmente grazie anche a questo in Sardegna si investirà nell'industria della valorizzazione con i mezzi digitali della cultura) anziché ricordare che ci sono ormai, credo quasi 200 romanzi sardi scaricabili online, leggibili, scaricabili, anziché dire che ci sono molte decine di migliaia di fotografie, uno ha detto: 'Sì, ma il dato su quella festa era sbagliato. In realtà è stato fatto un grosso lavoro. Ugualmente per SardegnaTurismo, è stato fatto un grosso lavoro e quel sito lì è un sito bellissimo rispetto a quello delle altre regioni italiane. Sono catalogati tutti gli alberghi, bed and breakfast, tutta l'offerta del turismo in Sardegna è catalogata. Nei prossimi mesi se ne occuperà SardegnaPromozione, quindi verrà gestito meglio. Ci sono i dati su tutta l'offerta turistica: le spiagge, la montagna, i parchi. C'è una quantità di informazioni che prima non c'era. Le informazioni geografiche…"

Giangiacomo Nieddu:
"Ma stiamo parlando di alberghi".

Presidente Soru:
"Mi scusi, sto arrivando. La faccio lunga, però volevo risponderle bene. Se lei va a cercare Chia non trova gli alberghi. Se va a cercare Domus de Maria, ci trova tutti gli alberghi".

Giangiacomo Nieddu:
"No, non ci sono neanche lì, me l'aspettavo questa risposta, non c'è l'albergo".

Presidente Soru:
"Mi scusi, dopo lo cerchiamo assieme e io penso che su Domus de Maria ci siano. Allora, ci sono tutti gli alberghi della Sardegna, poi se è su Chia o se è su Domus de Maria abbiamo sbagliato, può essere, ci sono però tutti gli alberghi della Sardegna. Abbiamo avuto una difficoltà sulle modalità di ricerca, nel senso che sono messi per Comune e non per località. In questo momento stanno facendo questo, perfezionando i database, in maniera che sia, sia sul Comune che sulla località. Ho paura che anche in questo caso la difficoltà nasca da questo, però dopo lo andiamo a vedere".

Assessore del Turismo, Luisanna Depau:
"Stanno aggiungendo dati o correggendo dati tecnici, su tutti gli alberghi".

Giangiacomo Nieddu:
"E' il due di agosto, non siamo a Natale".

Assessore del Turismo, Luisanna Depau:
"Sì, e noi l'abbiamo fatto. E' stata anticipata l'emissione in rete ed è stato detto che si lavora su quello".

Presidente Soru:
"Mi scusi dottor Nieddu, ripeto, ognuno può vedere le cose come crede. Io so che tutto è perfettibile e anzi in eterno miglioramento e sbagliando si avanza. So che in questo momento per la prima volta c'è un sito del turismo che è pieno di informazioni, è pieno di modalità di accesso, è pieno di occasioni di approfondimento, eccetera. C'è tutta l'offerta turistica della Sardegna, poi sicuramente è pieno di errori, sicuramente ci sono degli errori. Io mi concentro sul 99% che va bene, poi miglioreremo anche l'1% che va male".

Giangiacomo Nieddu:
"E' bellissimo, il sito è bellissimo".

Presidente Soru:
"E allora lo dica anche quello, perché se dice solo gli errori…"

Giangiacomo Nieddu:
"E' anche a colori, è anche a colori il sito".

Presidente Soru:
"Non è solo a colori, non è solo a colori".

Giangiacomo Nieddu:
"Posso fare una domanda all'assessore? Lei sa qual è la località più visitata in Sardegna, secondo un'indagine che avete fatto voi?".

Presidente Soru:
"Se stiamo parlando di musei è il monumento di Garibaldi".

Assessore del Turismo, Luisanna Depau:
"Caprera".

Giangiacomo Nieddu:
"Cagliari. Il 12%, il doppio di Alghero, il doppio di Sassari, il doppio di Santa Teresa di Gallura. Ma le leggete le cose che mettete nel sito?".

Assessore del Turismo, Luisanna Depau:
"No, no, abbiamo chiesto: su che cosa? Perché ha detto: sui musei e il primo che è stato visitato è Caprera. Abbiamo capito…".

Presidente Soru:
"Bisogna essere un pochino chiari. Ha detto: sa qual è la cosa più visitata? E io le ho detto…".

Giangiacomo Nieddu:
"La località".

Presidente Soru:
"La località. Io mi sono espresso male, le ho detto però: 'Se sta parlando di musei, il sito di Caprera'. Se, invece, capisco che stiamo parlando di una località fine a sé stessa, pure io che sono semplice, capisco che quello più visitato è il capoluogo perché ci viene più gente. E' facile".

Giangiacomo Nieddu:
"E' un'indagine fatta sul turismo…"

Cristina Cossu (Il Sardegna):
"Presidente, mi scusi, a proposito di continuità territoriale, dopo il caos di questi giorni…"

Presidente Soru:
"Parliamo ancora di turismo, no?"

Cristina Cossu (Il Sardegna):
"Sia l'Enac un po' di tempo fa, ma adesso anche i sindacati, anche l'associazione dei consumatori, eccetera, hanno ipotizzato la possibilità di rescindere questa convenzione con Airone, perché Airone comunque, fino a oggi, non ha dimostrato di essere in grado di rispettare gli accordi, il contratto fatto col pubblico. Io volevo capire qual è la sua, la posizione della Regione, che cosa state facendo in questi giorni, in base ai poteri che avete materialmente e su cui… Ho parlato anche ieri con l'assessore Broccia, che mi ha spiegato cosa può fare la Regione e cosa invece deve fare l'Enac o il Ministero. Però volevo sapere se aspetterete le decisioni dell'Enac, oppure se vi state muovendo anche voi in qualche modo".

Presidente Soru:
"Allora, io difendo la continuità territoriale, difendo la possibilità che le rotte, da e per la Sardegna, non siano lasciate totalmente al libero mercato, ma siano soggette a oneri, e cioè: chi vola da e per la Sardegna deve garantire una qualità del servizio, deve garantire un certo numero di linee al giorno e deve garantire un prezzo ai sardi. Un prezzo garantito e non: se prenoto tre mesi prima costa un euro, se prenoto quando mi serve ne costa trecento, quindi difendo la continuità territoriale.

Alla continuità territoriale, ad esempio per Roma e per Milano, mi sarei aspettato che partecipassero tutte le maggiori compagnie d'Italia, mi sarei aspettato che partecipasse anche Alitalia. Il fatto che non abbia partecipato Alitalia denota una debolezza di quella compagnia, peraltro ampiamente nota, visto che ancora qualche mese fa si parlava di salvataggio e ancora oggi si parla di questo. Denota, ancora una volta, la debolezza di quella compagnia e denota la debolezza dell'intero sistema delle linee aeree italiane. Questo è, siccome noi siamo in Italia, stiamo scontando una debolezza del sistema aereo italiano. Detto questo però, mi sembra che i grandi ritardi di Airone dell'altro giorno siano dovuti a uno sciopero, e si sa che gli scioperi creano disagi, a maggior ragione, servono apposta per quello, per creare disagi e per sensibilizzare le parti interessate su una vertenza.

Però, al di là di questo episodio particolare dell'altro giorno, le cose si stavano assolutamente riequilibrando, e per esempio, su Roma, era ormai da molto tempo che non scontavamo dei disagi. Io ieri sono andato a Roma, sono partito mi pare alle 9 del mattino e l'aereo era per due terzi vuoto, sono rientrato ieri alle 7 e l'aereo era per oltre metà vuoto, quindi per Roma ormai c'è sempre abbondanza di posti, ci sono più problemi per Milano nei fine settimana, vorrei ricordare che rispetto all'anno scorso, sono stati aggiunti tre voli da Milano e che anche lì ci sono problemi su alcuni orari, ma chi vuole partire entro la giornata parte, e il contratto di oneri di servizi prevedono comunque la possibilità, attraverso Enac, di imporre l'aggiunta di nuove tratte, di nuovi voli, quando i voli siano occupati per oltre l'ottanta per cento.
Quindi, dentro gli oneri di continuità territoriale ci sono tutti gli strumenti per fare in modo che l'offerta dei voli funzioni bene. Naturalmente occorre che le compagnie funzionino bene, e per ora qualcuno ha dimostrato di non funzionare bene. Allora, se non funzionano bene le Compagnie e continuano a dimostrare di non funzionar bene, io non solo condivido, ma ne farò parte attiva, perché venga revocata la concessione".

Cristina Cossu (Il Sardegna):
"Ad Airone?"

Presidente Soru:
"No, a chi non rispetta. E ci siamo già fatti parte attiva, abbiamo già scritto all'Enac, e lo solleciteremo ancora, affinché, data comunque questa debolezza del sistema, venga tolto dal sistema aeroportuale di Roma, venga escluso Ciampino e dal sistema aeroportuale di Milano venga escluso Malpensa, affinché, almeno attraverso Ciampino e Malpensa ci sia uno sfogo per le compagnie low cost, e anche per chi volesse mettere ulteriori voli aggiuntivi nei periodi di crisi, e cioè, ci rimanga la sicurezza della continuità territoriale e un'opportunità di libera concorrenza su Ciampino e su Malpensa, che ormai sono gli altri internazionali. Bene, grazie mille a tutti.

Ah, c'era un'altra cosa sul turismo che vale la pena di dire. Il prossimo 7 settembre, dal 7 al 10, ci sarà un'importante fiera, un'importante workshop, si chiama TTI Sardegna. E' organizzata dalla stessa organizzazione che ha promosso il TTI Italia a Rimini. Verrà organizzato un TTI Sardegna, arriveranno circa 150 operatori turistici dall'Europa e dal resto del mondo, è un momento importante".