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Conferenza stampa sul Piano di rilancio dell'Arst

Cagliari, lunedì 18 settembre 2006, sala Giunta
Presidente Soru:
"Vi abbiamo chiesto di incontrarvi per parlarvi di due cose essenzialmente. La prima è dell'Arst, del trasporto pubblico locale in Sardegna più in generale, e in particolare dell'Arst, del fatto che la scorsa settimana sia stato pubblicato un bando per l'acquisto di nuovi pullman. Insieme all'assessore Broccia c'è l'ingegner Mameli, che è il commissario dell'Arst e il direttore generale dell'Arst. Abbiamo preparato anche una fotocopia, che vi lasciamo, qui c'è qualche numero.

Allora, si tratta di un argomento piuttosto importante. Come sapete, da qualche mese è stata approvata in Sardegna la legge sul trasporto pubblico locale, coprendo un vuoto che era aperto da moltissimi anni. Con la legge sul trasporto pubblico locale la Regione ha piena competenza nell'organizzazione di tutto il trasporto pubblico all'interno della Sardegna e anche tra la Sardegna e le isole minori. Permette di riconsiderare il trasporto interno con modalità nuove: la privatizzazione dell'Arst, di cui già sapete, e i contratti di servizio con le società, compresi i contratti di servizio con le Ferrovie dello Stato, in maniera da migliorarne il servizio, e i contratti di servizio anche con altri operatori privati, alternativi all'Arst.

Prima di dare la parola all'assessore Broccia volevo ricordare una cosa: se potessi sintetizzare lo sforzo di questa amministrazione regionale, e immagino anche tante altre amministrazioni, è quella di dare un servizio migliore ai cittadini, in tutti gli ambiti. Un servizio migliore ai cittadini, con un costo della politica e con un costo dei servizi più basso.
L'attività di questa amministrazione regionale quindi verte su questo: il risanamento del bilancio della Regione, la semplificazione delle strutture organizzative, la semplificazione degli enti, di tutte le articolazioni della pubblica amministrazione, in maniera da abbassarne i costi e abbassandone i costi avere l'opportunità di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi.

Credo che sul trasporto pubblico locale si inizino a intravedere bene i risultati. Da quasi due anni, ormai da oltre un anno, l'Arst è stata commissariata. Successivamente è stata fatta la legge sul trasporto pubblico locale. L'attività del commissario e dei suoi dirigenti ha volto verso il contenimento dei costi, il risanamento dell'azienda e i miglioramenti dell'efficienza. I miglioramenti dell'efficienza, in maniera da dare un servizio migliore appunto, agli utenti. Oggi si fa un passo in avanti notevole nel miglioramento del servizio offerto agli utenti.

L'Arst ha 450 mezzi, hanno un'età media di 12 anni. Avere un'età media di 12 anni significa che ce n'è qualcuno più giovane e ce n'è qualcuno in servizio che ha superato i 15 anni. L'età media in Europa, quindi non le situazioni migliori, ma l'età media in Europa, l'età media del parco mezzi del trasporto pubblico locale in Europa è circa la metà: 7 anni. E' evidente che qualcosa deve essere fatto se vogliamo dare un servizio migliore ai cittadini, incentivarne l'utilizzo e se vogliamo anche che le conseguenze, dal punto di vista ambientale, possano nettamente migliorare. Gli autobus più vecchi inquinano, hanno un'emissione di gas di scarico estremamente impattante.
Il piano energetico regionale prevede di rispettare i parametri dell'accordo di Kyoto, nel miglioramento dell'ambiente e nella produzione di energia. Ma il miglioramento dell'ambiente, delle condizioni ambientali, passa anche attraverso la diminuzione del traffico su gomma, dell'aumento delle quote di trasporto pubblico locale e naturalmente diminuzione dell'impatto ambientale dei mezzi di trasporto pubblico locale di viaggio.
Come dicevo, abbiamo in circolazione 450 mezzi, con un'età media di 12 anni.

L'ultima volta che si è comprato un automezzo era nel 1990, nel '90-'91, quindi è 15 anni fa che l'Arst ha comprato degli automezzi. Ne comprò 70. Con una decisione già presa in Giunta qualche mese fa, abbiamo deciso nel triennio di comprarne 350, quindi di cambiarli tutti di fatto, e il motivo di questo nostro incontro è per segnalare che la settimana scorsa è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale europea la gara per l'acquisto dei primi 100, anzi, sono 109 per l'esattezza. L'anno prossimo ne verranno acquistati altrettanti e l'anno successivo ancora altri 140, quindi nel triennio verrà di fatto cambiato quasi l'intero parco autobus dell'Arst.

Miglioramento del servizio. Perfetta accessibilità ai disabili: in ogni autobus ci saranno dei posti per i disabili e ci sarà la rampa d'accesso per i disabili. Meno impatto sui gas d'atmosfera, minori costi di gestione, minori costi di carburante. E io credo sia un segno importante di quello che si intende fare in Sardegna perché ci sia un sistema di trasporto pubblico locale moderno, efficiente, capace di aumentare il gradimento da parte dei cittadini e quindi l'utilizzo da parte dei cittadini.
Assieme all'Arst, il sistema di trasporto pubblico locale si compone delle Ferrovie Meridionali Sarde, delle Ferrovie della Sardegna e delle concessionarie per i trasporti con le isole minori, e magari anche di questo vi parlerà l'assessore".

Assessore Broccia:
"Sì grazie. E' la prima volta che nella storia dell'Azienda regionale dei trasporti e quindi della Regione, si arriva a fare un investimento così importante nell'ambito del trasporto pubblico locale. Per l'appunto il più importante è stato nel '90, con i 77 per la precisione, mi pare, autobus, di cui ha parlato il Presidente. Per la prima volta, dietro anche questa decisione della Giunta regionale, tutti gli autobus che saranno comprati in Sardegna devono essere attrezzati per il trasporto di persone con disabilità, anche questa una regola decisa dalla Giunta regionale l'anno scorso.

Ha fatto cenno il Presidente alle emissioni. L'acquisto di questi 100 più 9 autobus, 109 autobus, osserveranno i limiti di emissioni fissati dagli standard Euro 4 ed Euro 5, questo consentirà all'azienda di mettere fuori esercizio quelli Euro 0 ed Euro 1, quindi con notevole risparmio come consumo e soprattutto con inferiore impatto ambientale rispetto al passato".

Presidente Soru:
"Possiamo dire che l'impatto nelle emissioni è di circa un quinto rispetto al passato. Quattro quinti di emissioni vanno via".

Assessore Broccia:
"E' una decisione che, altro aspetto decisivo di questa operazione (magari il commissario dell'Arst vi potrà dire qualcosa di più), riguarda il fatto che sono autobus che si acquisteranno con la cosiddetta formula del "full service", cioè, insieme agli autobus l'Arst acquisterà la manutenzione degli stessi. Questo è un preciso obiettivo che il commissario dell'Arst ha avuto dalla Giunta regionale, quando nel marzo del 2005 è stato nominato in sostituzione del consiglio di amministrazione.

Presidente Soru:
"Diciamo che, se serve qualche dettaglio, il contratto è tale che si deve garantire la perfetta efficienza di questi automezzi, quindi con appunto un contratto di 'global service'. Per tutta la durata del contratto, che mi pare sia 7 anni, l'autobus deve essere in piena efficienza. Alla scadenza del settimo anno vengono sostituiti con autobus nuovi, in maniera che per il futuro si eviti questo perpetuarsi.

Susy Ronchi (Rai):
"Forse la manutenzione costa anche di più".

Presidente Soru: :
"Appunto. Però in questa maniera, con lo stesso tipo di contratti che a volte fanno le aziende per le automobili, ti garantiscono la piena efficienza per 7 anni e ti garantiscono che al settimo anno ti danno anche quello nuovo.

Susy Ronchi (Rai):
"Quanto costerà questa operazione"?

Assessore Broccia:
"Sì, altre due cose. Questa operazione del rinnovo del parco rotabile è dentro l'operazione più complessiva della riforma del trasporto pubblico locale e porterà, come ha detto il Presidente, al contratto dei servizi. Il Presidente ha citato Fds, Fms e privati, le linee sarde, ma è anche Trenitalia. Stiamo lavorando perché dall'anno venturo ci sia il contratto anche con Trenitalia, così come è avvenuto in tutte le altre regioni, tranne in quelle a Statuto speciale, per ritardi dovuti all'approvazione della legge di riforma del trasporto pubblico locale. Questa operazione è messa dentro, ne parleremo nelle prossime settimane, ad altre due grandi e importanti operazioni, che sono quelle del biglietto unico. Noi crediamo che entro questo anno, anzi, entro il mese di novembre, dovremo andare a fare l'appalto per il biglietto unico, l'appalto dell'acquisto delle macchinette di cui deve essere dotato ogni mezzo di trasporto pubblico locale che lega un unico biglietto e del software che ci deve essere.

Siamo riusciti ad avere su questo un finanziamento del Por trasporti, che insieme a risorse di cui dispone l'Arst e altre risorse regionali, ci consentono di fare questa operazione. E poi questo, speriamo ancor prima, l'integrazione informatizzata, così l'abbiamo definita. Oggi qualsiasi cittadino ha bisogno di un servizio di trasporto pubblico locale e deve conoscere 50-60 sigle, per collegarsi con i siti di quelle sigle e verificare dove sono quei pullman, dove partono, quando arrivano, eccetera, eccetera. Stiamo definendo un progetto, anche questo insieme all'Arst e tutte le altre aziende, che porterà ad un sito, uno spazio dentro i siti della Regione e delle Aziende, dove l'informazione sarà unica e sarà integrata".

Presidente Soru:
"La dott.ssa Ronchi ha fatto una domanda: 'Quanto costa e chi lo finanzia?'. Costa tanto, ogni automezzo costa circa 250.000 euro, quindi 100 e passa automezzi sono circa 27 milioni di euro come costo d'acquisto, che poi viene ripartito nei 7 anni di 'global service'. La cosa interessante di questa operazione è che per questo l'Arst non chiede un euro aggiuntivo al bilancio della Regione. Come dicevo prima, tutto il lavoro dell'amministrazione sta nel tagliare i costi e dare un servizio migliore ai cittadini. Questo è un esempio di quello che si può fare e di quella che dovrebbe essere la buona amministrazione. Il costo per un servizio migliore, per autobus nuovi e per un servizio ambientale migliore, per dare pieno accesso alle disabilità, eccetera, nasce da: il risparmio nel costo energetico, i risparmi nelle manutenzioni e in ulteriori risparmi che il commissario e la nuova direzione dell'Arst sta portando avanti.

Quindi, non solo si sta portando il bilancio in equilibrio e facendo bastare al bilancio dell'Arst i costi che sono previsti dal contratto con l'amministrazione regionale, ma oltre a questi risparmi è possibile anche migliorare il servizio, così come si fa in maniera sostanziale con questa cosa qui".

Susy Ronchi (Rai):
"Quanto ci vorrà?"

Assessore Broccia:
"Siccome sono quattro tipi di autobus, quattro tipologie diverse, io penso che già dalla primavera si possa iniziare, nel senso che se non si tratta di autobus lunghi ci sono quelli normali e poi abbiamo autobus che sono snodati".

Presidente Soru:
"Autobus extralunghi".

Assessore Broccia:
"Esatto. Poi abbiamo autobus fino a 18 metri, che diciamo, sono meno diffusi e quindi non credo che questi possano essere consegnati prima della primavera. Poi abbiamo altri autobus, che sono fino a 15 metri, diciamo dai 12,90 fino quasi ai 15 metri.

Presidente Soru:
"Bene, se ci sono altre domande? Altrimenti sul trasporto pubblico locale credo che sia importante dire che, contestualmente a questa legge finanziaria, stiamo discutendo con il Governo la possibilità di riorganizzare il sistema complessivo del trasporto pubblico locale, prevedendo l'acquisizione delle Ferrovie Meridionali Sarde e anche, eventualmente, delle Ferrovie della Sardegna. L'acquisizione delle Fms e la sua fusione con l'Arst è un processo naturale. La Sardegna ha una condizione un po' speciale da questo punto di vista, è l'unica regione dove esistono ancora dei servizi di trasporto locale gestiti dallo Stato. Siamo in ritardo di moltissimi anni e credo che sia arrivato il momento di sciogliere questa cosa, ancora una volta per risparmiare, per far risparmiare al sistema complessivo e soprattutto per dare anche un servizio migliore ai cittadini. Quindi è arrivato il momento di mettere assieme Ferrovie Meridionali Sarde con l'Arst, ed è possibile che questo possa avvenire in tempi brevi.

Una partita altrettanto importante: mettere assieme Arst e Fms è sufficientemente semplice. Entrambi fanno ormai solamente trasporto gommato, si tratta di gestire unitariamente un parco automezzi un pochino più grosso e anzi, gestire meglio delle linee che attualmente si sovrappongono, fra linee gestite dall'Arst e linee gestite da Fms nel Sulcis. Quindi, è facile dare un servizio migliore e contenere i costi.
Un po' più complessa è l'integrazione del trasporto pubblico locale gestito dalle Ferrovie della Sardegna, Fds. Come sapete Fds gestiscono trasporto sia su gomma che su rotaia. Su rotaia gestiscono le linee da Sorso a Sassari e da Sassari ad Alghero, e poi gestiscono le linee che vanno da Macomer a Nuoro, e poi la linea che parte da Piazza Repubblica e poi andava a Isili e a Mandas, proseguiva per Mandas e a Mandas si biforcava verso Sorgono e verso Arbatax, il cosiddetto trenino verde, di cui è apparso qualcosa sui giornali in questi giorni: ‘Si vuole chiudere il trenino verde’, eccetera.

La Sardegna è molto interessata, non solo a non chiudere, ma a potenziare ulteriormente, a potenziarlo in maniera sostanziale. D'altronde, come potete vedere, in questi mesi è in costruzione la nuova stazione di Fds, in piazza Repubblica, per cui sarebbe assolutamente contraddittorio, da una parte investire, investire anche sulla metropolitana di superficie, che dovrebbe collegare, partendo da quella stazione, il centro dell'Università di Monserrato, e poi dismettere invece le linee che vanno fino a Isili e poi proseguono.

Lì, era contenuto ancora nell'intesa istituzionale del 1999, l'impegno da parte dello Stato di investire in quelle linee e di migliorarne il servizio. Quelle linee sono indietro di decenni negli investimenti, ancora oggi c'è il casellante che manualmente mette la catenella e chiude un casello, ritoglie la catenella e la riapre, non è stata fatta l'automazione, quindi con dei costi di gestione enormi. Bene, noi siamo interessati e discutiamo, affinché si facciano immediatamente quegli investimenti, quelle linee siano potenziate e il treno anche verso quelle aree lì non sia solamente un fatto turistico, marginale, ma possa diventare un fatto di tutti i giorni, possa essere un trasporto più sicuro, più efficiente e più economico per i cittadini di quelle aree, per fare in modo che siano più vicini a Cagliari.

E quindi, si sta lavorando per integrare meglio anche l'attuale gestione delle Ferrovie della Sardegna in un sistema unico del trasporto pubblico locale, chiedendo naturalmente un aiuto allo Stato per gli investimenti che devono essere ancora fatti e non sono mai stati fatti.
Bene, io con questo avrei terminato".

Giornalista:
"Presidente, una domanda, forse non per lei ma per l'ingegnere. Come sarà la geografia societaria dell'Arst alla fine della trasformazione in Spa?"

Presidente Soru:
"L'Arst Spa diventerà una società di diritto privato, ma ancora al 100% controllata dalla Regione. L'importante è che diventi una Società con le regole del diritto privato, capace di gestirsi con la massima efficienza, i minori costi e un servizio nettamente migliore per i nostri cittadini. E poi io sono anche dell'idea che possa rimanere al 100% della nostra Regione. La legge ci dà la possibilità di cederne a terzi fino al 49% mantenendone il controllo".

Giornalista:
"Presidente, è possibile sapere quando vi incontrerete con il Governo per definire, se riuscirete a definire, il passaggio di Fms e FdS, anche perché mi pare ci sia in sospeso ancora la questione appunto di quella tratta, l'ultimo pezzo di Isili-Sorgono? Mi pare che per adesso sia in stand-by la questione".

Presidente Soru:
"Diciamo che ne stiamo parlando. Bisogna accelerare anche le discussioni in questi giorni, perché sicuramente queste discussioni fanno parte anche della discussione più ampia della legge finanziaria, perché comunque trasferire un servizio ha dei costi e quindi, non solo ci devono dare le chiavi del servizio, ma anche le risorse, o almeno parte delle risorse.

Le Ferrovie Meridionali Sarde costano allo Stato, in questo momento, circa 12,5 milioni di euro all'anno. E' possibile che integrandole con l'Arst i costi siano nettamente inferiori e quindi c'è un vantaggio per il sistema pubblico e ci può essere anche un vantaggio di un servizio migliore per i cittadini. Fds invece credo che costi allo Stato circa 60 milioni di euro all'anno e anche lì, costa allo Stato perché non ha investito ormai da decenni, perché c'è un sistema antico di gestione, perché sembrerebbe che non interessi a nessuno, mentre invece interessa moltissimo alla Sardegna, tant'è che si sta facendo una cosa importante. Nel nord Sardegna è tutto più chiaro, con i Por: prevedono la realizzazione di una stazione intermodale, in adiacenza all'attuale stazione delle Ferrovie dello Stato di Sassari. Quindi, la Stazione delle Ferrovie dello Stato di Sassari diventa una stazione intermodale, dove arriva il trasporto gommato, l'Arst, tutti quanti, e dove arrivano anche le Ferrovie della Sardegna, da Sorso. Prosegue e la metropolitana leggera di Sassari, prosegue da Sorso, Sassari, Alghero, e abbiamo anche deciso, magari ne parleremo con maggior dettaglio in futuro, la rimodulazione di alcune risorse del Por, di investire per alcuni chilometri aggiuntivi, che vanno da Alghero all'aeroporto, e quindi il treno diventa anche una navetta per l'aeroporto di Alghero. E' assolutamente un sistema conveniente di trasporto verso l'aeroporto di Alghero. Da Sorso fino ad Alghero e fino all'aeroporto.

Quindi nella parte Nord-Sardegna, è ben chiaro l'apporto positivo che la Ferrovia può avere nel trasporto locale. Stiamo studiando le possibilità di miglioramento da Macomer a Nuoro, per garantire anche lì un servizio migliore ai cittadini. E peraltro c'è in progetto ugualmente la stazione intermodale di Nuoro e siamo assolutamente convinti che questa Ferrovia possa garantire, nel Sud, una miglior opportunità di trasporto e di collegamento verso Cagliari per le popolazioni che stanno a Isili, a Mandas, che stanno nell'interno della Sardegna. Si tratta di investire nell'automazione e si tratta di investire soprattutto nel materiale rotabile. Lì c'è ancora materiale rotabile vecchio di 50 anni, se non di più, e si è visto come, per esempio, cambiando il materiale rotabile nell'area vasta cagliaritana, fino a Decimo, la quantità di persone che stanno prendendo il treno per arrivare fino a Cagliari stia proprio crescendo in maniera esponenziale. Migliorando il materiale rotabile siamo convinti, ugualmente, che possa migliorare il servizio e il gradimento, da parte dei cittadini, del treno anche verso quelle direttrici.

Quindi l'attuale Fds e l'integrazione in un sistema di trasporto unico locale, diventano una pagina importante insomma, del progetto. Mentre, verso il Sulcis, la linea che va fino a Carbonia è gestita dalle Ferrovie dello Stato e sarà cura di un contratto di servizi dettagliato, con le Ferrovie dello Stato, assicurarsi che Carbonia si avvicini a Cagliari nella durata della percorrenza, e lo stesso valga per Iglesias. Pure lì ci siamo impegnati a contribuire all'acquisto di nuovo materiale rotabile, mentre il Minuetto anche verso Carbonia.

C'è un'ultima cosa, un'ultimissima cosa. Come sapete è stato annunciato, è stato presentato l'altro giorno, l'accorciamento della tratta attorno a Chilivani, che porta a 2 ore e 55 minuti il trasporto da Sassari a Cagliari. Lo porta con un servizio migliore del Minuetto e lo abbassa anche, perché nel trasporto a lunga distanza non ci si può fermare troppo spesso e quindi sono state diminuite il numero delle fermate, che porta però il trasporto fra Cagliari e Sassari a 2 ore e 55 minuti. Il nostro obiettivo è che quelle 2 ore e 55 minuti vengano ulteriormente ridimensionati, in maniera sostanziale. Noi abbiamo finanziato un progetto, che dovrebbe essere presentato a novembre, per alcuni lavori e alcune gallerie".

Assessore Broccia:
"A nord di Oristano, verso Olbia e verso Sassari".

Presidente Soru:
"Ma c'è una possibilità importante forse, di usare una diversa tecnologia, a parità di infrastrutture, che potrebbe ridurre i tempi, con minori costi infrastrutturali e in maniera più immediata. Stiamo parlando quindi con una Società estera che produce il pendolino e lo vende in giro per il mondo, per poter sperimentare il pendolino in Sardegna. Ed è possibile che nelle prossime settimane, il prossimo mese, possa venire in Sardegna, per una sperimentazione, il pendolino, nella tratta Cagliari-Sassari".

Giornalista:
"E' italiana la società?"

Presidente Soru:
"No, estera".

Giornalista:
"E' elettrificato?"

Presidente Soru:
"No, non è elettrificato, diesel. Dimentichiamoci l'elettrificazione, che ha portato ritardi, disastri e delusioni in Sardegna. E soldi spesi…"

Giornalista:
"Si prova sempre a rimediare un finanziamento".

Presidente Soru:
"Però, come sapete, il Minuetto utilizza una trazione diesel, seppur secondo certe caratteristiche, ed è fatto per dare un servizio soprattutto non di lunga distanza. Per lunga distanza c'è il Pendolino, che è pure con trazione diesel, che però ha una forza maggiore, e potrebbe garantire delle velocità maggiori nei tratti in salita".

Giornalista:
"La sperimentazione è prevista già?"

Presidente Soru:
"E' già prevista sì, come dicevo in non troppe settimane, entro l'anno assolutamente. L'aspettavamo per settembre per dire la verità. Siccome c'è un treno che fa questo tipo di sperimentazione, che è in giro per l'Europa, noi l'avevamo prenotato per settembre".

Giornalista:
"Quindi ancora un mesetto?"

Presidente Soru:
"Ancora un mesetto ci potrebbe essere, ci dovrà essere questo viaggio di sperimentazione tra Cagliari e Sassari, a vedere il comportamento pratico nella nostra linea. Per ora però gli esperti hanno calcolato la possibilità di ridurre il tempo di percorrenza di circa 25 minuti".

Giornalista:
"Quindi un'ora…"

Presidente Soru:
"Due ore e mezzo".

Giornalista:
"Anche questo Fms?"

Presidente Soru:
"No, questo dovrebbe essere Ferrovie dello Stato, o meglio, Trenitalia".

Assessore Broccia:
"Altre due cose, tornando un attimo indietro. Il collegamento dell'aeroporto di Alghero è il secondo collegamento, perché nelle prossime settimane partirà la gara d'appalto per il collegamento di Elmas con l'aeroporto di Cagliari. Nelle prossime settimane, stiamo aspettando, il 20 si firma l'aggiornamento dell'Accordo di programma quadro, ma è già finanziato, il progetto esecutivo è pronto, si deve solo effettuare la gara d'appalto. La seconda questione riguarda una delibera importante che la Giunta ha assunto la settimana scorsa, che in via per ora sperimentale consente all'Arst di subaffidare servizi di trasporto pubblico locale ai cosiddetti noleggiatori con conducente.

I noleggiatori con conducente sono quei signori che da tutti i paesi trasportano le persone nei capoluoghi di Provincia. E' una mole di servizio quella, da quanto abbiamo potuto verificare, che è grande quanto l'Arst, in termini di chilometri offerti. Mettere insieme, anche se per ora in via sperimentale, queste cose, significa lavorare per migliorare il servizio, anche perché ci consentiranno di introdurre i servizi 'a chiamata' o 'porta a porta', che un pullman di 55 posti non è in grado di fare nei nostri paesi. Anche questo è un piccolo tassello della torta più grande".

Presidente Soru:
"Io ringrazio, ne approfitto per ringraziare il commissario e la direzione dell'Arst per l'ottimo lavoro che si sta facendo. L'Arst si sta risanando, guarda al futuro, investe. Quando iniziarono in questa nuova gestione dell'Arst, mi ricordo, ci fu molta polemica perché bloccarono un concorso già avviato per l'assunzione di altre 100 persone, non mi ricordo quante. E' stato bloccato quel concorso, è stato bloccato il turnover, si stanno riducendo gli organici e non mi pare che la qualità del servizio ne stia soffrendo. E quest'anno si continua in un processo di risanamento dell'Arst, nonostante il bilancio di quest'anno sarà gravato da sette milioni di euro che si stornano dal..."

Assessore Broccia:
"Dieci".

Presidente Soru:
"Quest'anno sette milioni, vabbè, sette sono sicuri, quasi dieci molto probabili, che ci tornano indietro dalla vicenda degli investimenti. E quindi verrà spesata, nel bilancio del 2005 e nel bilancio del 2006, quella sopravvenienza passiva".