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Workshop Sant'Elia: conferenza stampa

Cagliari, lunedì 19 marzo 2007, Lazzaretto Sant'Elia
"La Regione ha fatto qualche intervento sull'edilizia popolare: l'anno scorso facemmo un'azione anche esemplare, volendo intervenire in maniera determinante nell'area di Cagliari-Sant'Elia; quest'anno abbiamo voluto proseguire. L'anno scorso con un investimento di 30 milioni di euro previsti per Sant'Elia, si decisero subito due cose: innanzitutto che l'ente attuatore è Area, l'Agenzia regionale per l'edilizia abitativa, che ripercorre una lunga tradizione, quella degli Iacp, che è stata ultimamente coinvolta qui a Sant'Elia, e poi di associare l'Università di Cagliari, con la recente facoltà di Architettura, per uno studio di fattibilità. E naturalmente laddove è possibile, con la collaborazione del Comune di Cagliari con il quale credo che ci sia una piena condivisione d'intenti nello sforzo che tutti assieme vogliamo fare per questa parte della città.

Oggi finalmente si sta facendo il primo passo iniziato dalla Facoltà di Architettura di Cagliari, della progettazione della fattibilità e, come ha ricordato il Professor Corti, più opportunamente si è utilizzata questa occasione per coinvolgere non solo studi professionali già avviati, ma anche i grossi architetti, non solo di Cagliari, ma dell'intero Paese, facendo in modo che ci sia anche un coinvolgimento successivo non solo dei grandi architetti, ma anche delle esperienze culturali e professionali più importanti a livello mondiale, tanto per ricordare l'Ufficio per l'architettura metropolitana (l'OMA di Rem Koolhaas), che su questi temi specifici in particolare è una delle esperienze più importanti della cultura e dell'architettura mondiale.

Quindi questo studio di fattibilità parte bene, parte con il coinvolgimento locale e con la parte più autorevole della cultura architettonica internazionale. Entro il 5 aprile questo primo workshop sarà concluso e nelle settimane successive si concluderà lo studio di fattibilità e a quel punto all'Area la responsabilità di attuare questo progetto. L'assessore Mannoni ricordava che questo percorso deve concludersi entro 12 mesi da oggi, fino all'appalto dei lavori.

E concordo pienamente anche con ciò che ricordava il sindaco di Cagliari: non si tratta di un lavoro estetico su Sant'Elia, ma si tratta di un lavoro sociale, di un lavoro complessivo del miglioramento del vivere a Sant'Elia, come in qualsiasi luogo del mondo. Vivere riguarda una casa, se è possibile bella, sicura, riguarda dei servizi in un quartiere, dalla scuola alla sicurezza ai servizi sociali, e riguarda il lavorare in una comunità. E tutto questo serve per avere una casa migliore, una qualità della vita migliore, servizi migliori e sicuramente un'opportunità migliore di avere un lavoro qui a Sant'Elia, o meglio non considerando Sant'Elia come un luogo dove si arriva e bisogna necessariamente tornare indietro perché è chiusa anche fisicamente al resto della città, ma Sant'Elia è invece mischiata nella città, nel percorso che va verso il porto, dove a poche centinaia di metri si svolge un altro dei progetti più importanti che animano la città in questo momento, cioè il grande progetto del museo del Betile e dall'altra parte si apre, con l'abbattimento delle servitù militari, con un grande parco che va da Sant'Elia fino al Poetto.

Quindi è un momento importante e sarebbe assolutamente banale considerarlo solo da un punto di vista estetico, ma è un momento importante di miglioramento della possibilità di vivere in questo quartiere.

Ce lo siamo detti altre volte: la città di Cagliari ha un grande potenziale di crescita attorno alla qualità del suo ambiente, attorno a questa unicità ambientale.
Ma Sant'Elia ugualmente è del tutto straordinario, tra il parco della Sella del Diavolo e l'area del Betile, l'area della cultura della città e affianco al Betile ricordiamoci che c'è anche il Terramaini che è la porta navigabile del grande parco di Molentargius con la Città del Sale, che verrà restituita alla Regione auspicabilmente nei prossimi giorni. Questo grande progetto è nelle mani di Area e della città di Cagliari e speriamo che sia soprattutto nelle mani degli abitanti di Sant'Elia, che capiscano che questo che sta accadendo non è una cosa di poco conto, è una grande opportunità per loro e che la vivano come grande opportunità, se ne approprino e la custodiscano per i prossimi anni".