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Conferenza stampa sulle conclusioni della commissione d'inchiesta sulla pubblicità

Cagliari, venerdì 1 giugno 2007, sala Giunta
Presidente Soru:
"Mi avete fatto un'altra domanda, ed è l'approvazione di che cosa? Di una relazione, l'approvazione di una relazione. Io le devo rispondere sinceramente, non l'ho ancora vista, l'hanno approvata ieri. Non l'avevo vista prima e quindi non l'ho ancora vista dopo. So più o meno, per ‘sommissimi' titoli, che cosa riguarda, e a me, diciamo che di questa vicenda mi sorprende abbastanza tutto.
Mi sorprende tutto, mi sorprende che sia stata fatta una commissione d'inchiesta su una cosa di questo genere. Mi sarei aspettato commissioni d'inchiesta, che so, sul lavoro. Una commissione d'inchiesta sull'istruzione. Commissioni d'inchiesta su temi importanti, che possono riguardare la nostra regione, questo era il senso.
Una commissione d'inchiesta sulla qualità di un procedimento amministrativo la trovo abbastanza sorprendente. Naturalmente il Consiglio regionale ha, non solo il diritto, ma il dovere di controllare l'attività dalla pubblica amministrazione. Magari ha anche altri modi, diversi dalla commissione d'inchiesta, per controllare la qualità dell'attività della pubblica amministrazione. In questo caso mi pare che sia stato rilevato che non ci viene fatto nessun addebito politico, cioè, era giusto fare un bando, per gestire in maniera unitaria la comunicazione della nostra Regione. Peraltro, lo dico subito, per quanto abbiamo cercato di portare unitarietà alla comunicazione, l'amministrazione è sufficientemente vasta, per cui certe cose ci sfuggono e per questo… è sufficientemente vasta, e per di più è nella responsabilità dell'amministrazione, dei dirigenti di servizio. Per cui, mentre si discute di Saatchi&Saatchi, in realtà due mesi fa, senza che io me ne accorgessi, è stata aggiudicata una gara per circa 4 milioni e mezzo, 5 milioni di euro, per comunicare essenzialmente gli spettacoli della Sardegna, grazie ad una misura Por della precedente programmazione.
Quindi, da una parte, un pezzettino, un pezzo piccolo dell'amministrazione regionale, ha aggiudicato una gara, che spende circa 4 milioni e mezzo di euro per comunicare gli spettacoli. Dall'altra un altro pezzo, piccolo, dalla nostra amministrazione, direi in maniera autonoma, ha aggiudicato una gara per comunicare le politiche ambientali, una gara - forse per 3 milioni e mezzo - che si chiama Galapagos.
Il bando per la comunicazione, cercava invece di mettere ordine, per avere un'unica voce, un'unica strategia di comunicazione, anch'essi a investimenti che noi non abbiamo deciso, in gran parte, ma che erano già previsti nella programmazione Por, e a questi ci aggiungiamo un po' di comunicazione istituzionale che facciamo - poca devo dire - perché al di là degli investimenti, che in valore assoluto possono sembrare importanti, molti di quegli investimenti lì sono già decisi, per promuovere l'apertura dei voli low cost, e quindi la crescita del mercato del turismo in Sardegna.
Quindi, mi pare che la commissione non abbia avuto nulla da ridire sull'opportunità di gestire in maniera coordinata questa comunicazione. Non abbia avuto nulla da ridire sull'ammontare: in parte erano stati già decisi nel passato e in parte sono assolutamente in linea, anzi, meno di quello che altre regioni fanno su questi argomenti.
Il presidente della Regione, e la Giunta regionale, ha fatto il loro dovere: nel senso che ha preso una decisione e poi ha lasciato alla pubblica amministrazione gestire il bando, e mi pare, anzi, non è emerso in nessun modo che la Giunta regionale e il Presidente abbia fatto nulla di diverso da questo. Nessuno ha detto che ha avuto pressioni, nessuno ha detto che ha avuto indicazioni, nessuno ha detto che io me ne sia occupato al di fuori della responsabilità istituzionale.
Che cosa rimane? Rimane da discutere del procedimento amministrativo: se la commissione si è comportata bene, se ha fatto bene, se ha fatto tutto bene, eccetera. E' evidente che sono emerse alcune incongruenze, soprattutto, non so quanto sia chiaro nella relazione, la leggerò, è emerso che uno dei commissari, peraltro quello che maggiormente si è lamentato, ha una collaborazione stretta con una delle aziende che ha partecipato".

Roberta Mocco (L'Unione sarda):
"Questo nella relazione non c'è".

Presidente Soru:
"Non c'è? Strano, perché è stato detto diverse volte. Allora lo ripeto io: so che nella discussione è emerso, perché so che è stato detto, per cui se l'hanno trascurato, evidentemente non l'hanno ritenuto importante, ma credo che sia invece importante il fatto che uno dei commissari, peraltro quello che maggiormente sì è attivato in questa discussione, ha promosso questa discussione, ha da molti anni una collaborazione stretta, direi strettissima, con una delle aziende che offrivano servizi in questa gara.
È evidente che: uno, il Presidente della Regione non nomina i commissari, li nomina l'amministrazione, ed evidentemente quando è stato nominato nessuno sapeva che lui avesse rapporti, che questo commissario avesse rapporti con una società che intendeva partecipare, e nessuno si poteva aspettare che un commissario, una volta che una società decida di partecipare, non lo faccia rilevare e magari si allontani e chieda di essere sostituito. Quindi, c'è questa prima stranezza, ed è ancora più strano se non è stato rilevato. L'altra stranezza di cui si parla è che un altro commissario, che credo sia stato nominato da un albo professionale insomma, che sia stato richiesto da un albo professionale, insomma un ingegnere che doveva occuparsi del garantire la qualità delle aziende, non abbia convinto la commissione.
Ora, io non so chi sia questo commissario, non so, non l'ho mai visto, non so che nome abbia, non so che faccia abbia. So che è stato presentato dagli ordini professionali e doveva garantire una cosa, forse anche un pochino ridondante, dato la qualità delle aziende di cui si parla. Doveva garantire che queste aziende avessero una giusta, un'adeguata certificazione di qualità, fossero di buona qualità.
Siccome stiamo parlando delle prime aziende al mondo, non nel mio paese, delle prime aziende al mondo, mi sembra del tutto evidente, al di là di qualsiasi commissario, che queste aziende hanno una certificazione di qualità e siano di qualità, e devo anche dire che sono, al di là di qualsiasi certificato, la qualità…non ho mai letto il bando, mai letto questa cosa, le dico le cose così come mi vengono, e in più, normalmente, sono abituato a entrare nel merito delle cose, nella sostanza delle cose, più che nella virgola o nel dettaglio di una parola che rischia di portarci fuori strada. Giustamente il bando voleva garantire la qualità dei partecipanti. Ora, nessuno può sindacare o mettere in dubbio la qualità di tutte le società che hanno partecipato al bando.
In queste settimane si è fatto il bando, nei mesi scorsi, per comprare i pullman dell'Arst. Anche lì ci sarà stata una richiesta di garanzia di qualità dei partecipanti. Ora, è come se qui stessimo discutendo se la Fiat o la Mercedes ha o meno la certificazione di qualità. Io credo che Fiat e Mercedes abbiano, in maniera evidente, le certificazioni di qualità o le caratteristiche per partecipare al bando, poi, se il documento presentato fosse esattamente quello prescritto dal bando, io questo non glielo so dire".

Roberta Mocco (L'Unione sarda):
"No, la commissione dice che la ditta che ha vinto, la Saatchi, non aveva una certificazione di qualità, che era un requisito previsto dal bando".

Presidente Soru:
"Io le sto rispondendo. Sto dicendo: mi sembra che sia, come dire, che se avessimo fatto la gara per i pullman e avesse vinto la Mercedes, probabilmente la Mercedes non aveva la certificazione di qualità prevista dal bando.
Io non sono il responsabile di quel procedimento, non so nulla, non ci voglio entrare in nulla. Da cittadino, o dall'esterno, mi sembra strano che la Mercedes non abbia la certificazione di qualità per partecipare a un bando dove si vendono pullman, o che la Boeing non abbia la certificazione di qualità per partecipare a un bando dove si vendono aerei, o che Saatchi o gli altri enti partecipanti, Saatchi, essendo uno dei primi al mondo, sicuramente tra le prime tre agenzie al mondo e quindi, almeno ha la stessa posizione che la Mercedes ha nei pullman o che la Boeing ha negli aerei. Mi sembra strano che la Saatchi non abbia la certificazione di qualità prevista dal bando, o la certificazione di qualità capace di garantire la qualità nell'espletamento della gara, del resto non so nulla. Dico semplicemente, dall'esterno, mi sembra strano che una delle prime tre o cinque società al mondo, non abbia la certificazione di qualità nel fare quelle attività, tutto questo.
Poi, altre cose… poi hanno detto, so che sono entrati nel merito, se nella graduatoria fosse giusto pronunciarsi con dei numeri, o con dei giudizi, articolati poco, articolati tanto. Io di cose così non ne so nulla, però, francamente, ritengo che anche i miei colleghi Consiglieri regionali non abbiano quel ruolo lì. Quel ruolo lì spetterà al Tribunale Amministrativo Regionale, spetta ai giudici, e non credo che le commissioni si debbano sostituire ai giudici nel comprendere la regolarità di un procedimento amministrativo, soprattutto in dettagli di questo genere".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Visto che lei ha ribadito che la Giunta ha fatto il suo dovere, quindi poi accerterà l'amministrazione l'espletamento del procedimento, perché voleva essere sentito dalla commissione?".

Presidente Soru:
"Perché credo che potesse essere utile anche il mio parere, potessero essere utili anche tre cose che potevo dire io. Trovo strano che non sia sembrato utile, o che abbiano ritenuto che non avessero dieci minuti per sentire me. Lo trovo strano ma lo rispetto, magari ci sono delle cose che io non capisco, quindi rispetto la loro cosa, però magari ne parleremo un'altra volta, magari, eventualmente anche in una conferenza stampa, su questo tema, dove vi diamo tutto il tempo che voi ritenete utile e parleremo approfonditamente anche della mia visione di questa cosa.
Sulla commissione. Mi permetta ancora un pochino, come può pensare che io contesti che il Consiglio regionale possa istituire le commissioni d'inchiesta? Ho detto che avrei trovato più opportuno questo strumento per i temi che dicevo prima. Poi mi va bene che si faccia una commissione, se il Consiglio lo ritiene, anche su un singolo bando di gara. Avrei trovato giusto, una volta che si è deciso di fare una commissione su questo, che avesse fatto una valutazione politica, una valutazione sulla opportunità di fare questa gara, che avesse valutato se il Presidente della Regione non fosse andato al di là dei suoi poteri, non avesse commesso qualche irregolarità, qualche pressione, cose di questo genere. Ma andare al dettaglio del procedimento amministrativo, cioè, entrare dentro un procedimento amministrativo, senza averne necessariamente le competenze, non lo trovo giusto, e sa perché non lo trovo giusto? Anche perché, ad esempio, le commissioni d'inchiesta parlamentari, quando si costituiscono hanno anche la possibilità di usare strumenti: usano le consulenze, usano i giudici, hanno potere d'indagine. Questa commissione, si chiama commissione anch'essa, sembra uguale, ma è una cosa totalmente diversa. Non aveva capacità di indagine, non aveva la possibilità e non l'ha avuta, di utilizzare competenze esterne, di avvalersi di giudici, ecc.
Quindi, difficilmente può entrare con piena competenza in un procedimento amministrativo. Io credo che la regolarità di un procedimento amministrativo sia compito di un tribunale valutarla, che non è nulla contro di loro".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Le avevo chiesto anche se è venuta meno la fiducia nei confronti del direttore generale".

Presidente Soru:
"Guardi, io ho piena fiducia in questo direttore generale. L'ho chiamato io, è un direttore generale di grande competenza, di indiscussa moralità, di cultura, e sta portando cultura, competenza e moralità nell'amministrazione regionale, quindi io certamente raccolgo l'invito della commissione di valutare l'opportunità che il direttore generale prosegua nella sua attività. L'ho già valutata e l'ho valutata molto positivamente".