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Sanità, conferenza stampa sull'accordo Regione-Governo: la Sardegna recupera 72 milioni

Cagliari, mercoledì 1 agosto 2007, sala Giunta
Assessore Dirindin:
"Allora buonasera a tutti. Siamo qui per esporvi quanto abbiamo sottoscritto ieri, come Regione Sardegna, col ministro dell'Economia Padoa Schioppa e col ministro della Salute Livia Turco, in adempimento di una serie di norme, che iniziano ad avere efficacia dal 2001 in qua e in particolare dalla Finanziaria ultima, che prevedeva che le Regioni fossero in grado di adempiere a una serie di elementi molto puntuali, per avere diritto ad alcuni finanziamenti addizionali, primo. E secondo, che le Regioni con disavanzi non coperti, non è il caso della Sardegna, oppure con disavanzi consistenti nel 2005, sottoscrivessero un accordo col governo centrale, per il rientro dai disavanzi e la riqualificazione del servizio.
Ieri abbiamo sottoscritto questo accordo, come Regione Sardegna, dopo che altre sei Regioni avevano sottoscritto un accordo ben più consistente del nostro, perché sono Regioni che hanno dovuto aumentare le imposte regionali per finanziare il disavanzo, cosa che alla Sardegna non è mai stata richiesta. Né la Sardegna ha fatto, come sapete, un assestamento di bilancio in questi anni, per coprire i disavanzi dalla sanità.
Noi peraltro abbiamo accolto con favore questo accordo, per due ragioni: una prima, sostanziale, che a questo accordo, alla sottoscrizione di questo accordo, è subordinata l'erogazione dei 72 milioni che residuano dal 2001, che non erano mai stati erogati alla Regione Sardegna perché allora, a copertura del disavanzo 2001, questa Regione aveva provveduto in ritardo rispetto a quanto previsto dalle normative, e quindi erano sempre rimasti accantonati dal livello centrale.
Noi abbiamo inseguito in questi anni quei 72 milioni, che sono importanti per noi, ovviamente. Il governo centrale si era dichiarato disponibile a superare quell'inadempienza che c'era stata, purché ci fosse appunto la sottoscrizione di questo accordo, cosa che abbiamo fatto. Poi finalmente abbiamo recuperato 72 milioni, relativi al finanziamento della sanità del 2001, e questi 72 milioni ci verranno erogati, per il 40% a fine settembre di quest'anno, previi semplici adempimenti formali. Per il restante 55% a fine marzo-aprile 2008, e poi il restante 5% alla fine del periodo di questo piano di rientro".

Presidente Soru:
"Questi forse sono dettagli eccessivi… quello che ci premeva dire è che la Sardegna partecipa a un programma del governo nazionale, per il rientro dai deficit sanitari di tutte le regioni italiane. Non di tutte però, perché alcune avevano i bilanci in ordine, altre invece avevano il bilancio in disordine grave e tra queste c'era anche la Sardegna. La Sardegna però, prima dell'avvio di questo percorso nazionale, ha avviato un processo di risanamento del sistema sanitario regionale, e quindi ci ritroviamo oggi con gran parte del lavoro già fatto. Gran parte del lavoro già fatto, che ci porta a dire che per questo anno, nel 2007, quindi per l'anno in corso, la Regione ha come obiettivo, assolutamente raggiungibile, quello del riequilibrio, quindi del pareggio tra le entrate e le spese del sistema finanziario regionale.
Qui ci sono dei dati, delle tabelle, che raccontano un pochino il percorso di questi ultimi anni: dal 2001. I disavanzi, nel 2001 di 106 milioni, il bilancio successivo di 171, di 143, fino a 240 milioni di euro, che era il disavanzo dell'ultimo anno della precedente amministrazione regionale, quindi i dati di partenza che abbiamo dovuto affrontare.
Un dato di partenza, apparentemente già grave di per sé, come il disavanzo di 240 milioni di euro, ma con un numero, una cifra, che di fatto non racconta pienamente la realtà della situazione a quell'anno, perché vedete voi che nell'anno successivo non abbiamo addirittura aumentato il disavanzo, perché in un solo anno abbiamo dovuto far fronte a tutta una serie di ritardi che venivano dagli anni precedenti, e cioè, dal fatto che non si fossero fatti i rinnovi contrattuali dalla fine degli anni '90. Sono stati fatti i rinnovi contrattuali del personale medico, del personale infermieristico. Sono stati rinnovi contrattuali non di un solo biennio, ma di periodi lunghissimi: dal 2002 in avanti, e si sono dovute spesare tutta una serie di partite aperte che non erano state poste in bilancio.
Fortunatamente abbiamo anche, da una parte, avuto queste sorprese negative, ma dall'altra anche delle sorprese positive, cioè delle risorse che la Regione Sardegna avrebbe dovuto ricevere e che invece non avevamo ricevuto, perché non erano state correttamente accertate dall'assessorato, dalla Giunta regionale, e le abbiamo dovute riaccertare successivamente e in qualche modo rincorrere. Oggi abbiamo parlato di questi ultimi 71 milioni, che sono gli ultimi, ma in questi ultimi due anni credo che abbiamo accertato delle entrate per la sanità, per il periodo antecedente al 2004, di…".

Assessore Dirindin:
"Poco meno di 800".

Presidente Soru:
"Cioè di cifre assolutamente ingenti, di alcune centinaia di milioni.
Questi 71 milioni, di cui stavamo dando anche particolari forse…".

Gianni Solinas (Agi):
"800 milioni per quando? Accertati e non ancora recuperati?".

Assessore Dirindin:
"No, no, li abbiamo recuperati, risalivano al '94".

Presidente Soru:
"Sono il modo con cui, poi, abbiamo finanziato i disavanzi degli anni precedenti, senza fare più del…".

Gianni Solinas (Agi):
"800 milioni entro il 2004? Dieci anni?".

Assessore Dirindin:
"Grosso modo sì".

Presidente Soru:
"E con l'accordo che l'assessore ha firmato ieri, abbiamo recuperato questi ultimi 71 milioni, per i quali il governo insomma, cercava di risparmiare, cercava di non darceli. Quindi, l'accordo di ieri riguarda questo, questi ulteriori 71 milioni e riguarda anche l'impegno della nostra Regione a proseguire in questo percorso di rientro dai disavanzi della sanità, che si concluderà, per noi, nel dicembre del 2007, in anticipo rispetto alle altre regioni italiane".

Assessore Dirindin:
"Infatti ieri sia il ministro dell'Economia che il ministro della Sanità hanno riconosciuto che la Sardegna non soltanto ha sottoscritto questo accordo ma ha già avviato molti interventi e in parte già ottenuto dei buoni risultati. Risultati che sono sintetizzati anche in questo documento, che abbiamo condiviso con il ministero dell'Economia e il ministero della Salute, che riporta, in un documento molto tecnico riporta tutti i dati, e che peraltro, appunto, documenta il lavoro che è stato fatto fino ad ora".

Presidente Soru:
"Ripeto, questa tavola del bilancio è estremamente in disavanzo per il 2005 e poi si è ridotta a 104 per il 2006 e sarà a zero per il 2007. Ma il disavanzo del 2005 è dovuto al fatto che abbiamo spesato in un unico anno tutti i rinnovi contrattuali, che non vengono fatti dai primi anni del 2000. Ci sono dei rinnovi contrattuali e cos'altro c'era?".

Assessore Dirindin:
"No, c'erano rinnovi contrattuali e alcuni disavanzi, nascosti comunque, che non erano stati… sopravvenienze che sono state contabilizzate, accertate, soltanto successivamente, che erano riferite ad anni precedenti".

Presidente Soru:
"Ed è grazie ai fondi accertati successivamente, che si sarebbero dovuti accertare negli anni precedenti, quindi che abbiamo recuperato, che abbiamo potuto finanziare questi disavanzi senza gravare sul bilancio della Regione".

Assessore Dirindin:
"O senza aumentare le imposte, come hanno dovuto fare sei regioni italiane".

Presidente Soru:
"E senza aumentare le imposte, come hanno fatto altre sei regioni italiane: che sono state costrette dal governo ad aumentare le imposte. Noi, grazie al lavoro fatto in questi due anni, partecipiamo a questo progetto del governo senza aumentare le imposte. Dove abbiamo contenuto i costi? Abbiamo contenuto i costi nel personale, nel blocco del turn-over, negli acquisti. Una voce per tutte è quella della spesa farmaceutica. La spesa farmaceutica, a livello nazionale, incide sul 13% della spesa. Nella nostra regione, nel 2004, era quasi il 17% della spesa ed era in costante crescita, direi fuori controllo. In questo anno siamo arrivati a non molto di più del 13%, quindi siamo vicini al dato nazionale, che poi era l'obiettivo che ci eravamo posti.
Ogni punto percentuale di differenza vale da solo circa 25 milioni di euro, quindi sforare di quattro punti la percentuale standard di spesa farmaceutica, significa un disavanzo, da solo, di 100 milioni di euro. Quindi 100 milioni di euro, che poi avremmo dovuto richiedere ai cittadini, attraverso l'aumento di imposizioni di ticket o l'aumento di addizionali sulle imposte, oppure 100 milioni di euro che non avremmo potuto spendere nelle politiche sociali, come abbiamo fatto nel 2007".

Gianni Solinas (Agi):
"Non mi è molto chiaro questo disavanzo dal 17 al 13%, in cosa consiste?".

Assessore Dirindin:
"Il parametro nazionale dice che bisogna avere una spesa per la farmaceutica convenzionata non superiore al 13% del fabbisogno complessivo per la sanità. Nel 2004 noi avevamo questo parametro, superiore, prossimo al 17%. Quindi la causa, più di un terzo del disavanzo di questa regione era legato a un eccesso di spesa farmaceutica".

Gianni Solinas (Agi):
"Prossimo al 17% nel 2004?".

Assessore Dirindin:
"Nel 2004".

Presidente Soru:
"Sì, nel 2004 faccia conto che il bilancio del sistema sanitario era circa due miliardi e duecento milioni di euro. Quattro punti di differenza voleva dire spendere in medicine 88 milioni di euro in più, quasi 90 milioni di euro in più. E questo rappresentava, l'assessore diceva, oltre un terzo, quasi la metà del disavanzo della sanità. Quel numero lì è assolutamente tornato a livelli vicini alla normalità".

Assessore Dirindin:
"Vi abbiamo dato la fotocopia dell'ultima tabella aggiornata della spesa farmaceutica per il servizio sanitario, dove si vede che sul primo semestre la spesa si è ridotta del 10,3%, e abbiamo risparmiato sul primo semestre, sulla spesa farmaceutica, 20 milioni, grazie ai provvedimenti che abbiamo adottato - che è superiore di gran lunga alla media nazionale. Tutto questo senza mettere ticket sulla spesa farmaceutica, che come sapete erano stati tolti all'epoca".

Gianni Solinas (Agi):
"Quanto si prevede quindi di spesa farmaceutica?".

Assessore Dirindin:
"Beh, almeno più del doppio, perché c'è un effetto in crescita dei provvedimenti".

Presidente Soru:
"Ci aspettiamo che alla fine dell'anno sia intorno al 13%. Altri provvedimenti che sono stati presi, grazie alla legge sul riordino del sistema sanitario, sono i tetti di spesa, di cui l'assessore ha parlato altre volte, che hanno posto un limite alla crescita della produzione privata. In queste settimane l'assessore sta anche ricontrollando i costi delle prestazioni fornite dal sistema privato e stranamente alcuni costi sono, o erano, assolutamente fuori controllo. Ci sono per esempio tutte le analisi chimiche, le analisi di laboratorio, quelle semplici: le analisi del sangue, eccetera, che in Sardegna venivano pagate, vengono purtroppo pagate - dicevo 'venivano' perché cerchiamo di cambiarli in questi giorni quei prezzi - oltre il doppio del listino nazionale".

Mario Franco Cao (Rai):
"Come mai?".

Presidente Soru:
"E che ne so?".

Assessore Dirindin:
"Il tariffario è stato fatto nel '98 sulla base del tariffario nazionale del '96, che è rimasto nazionale inalterato, confermato dal governo centrale inalterato. Il tariffario regionale per un certo numero di prestazioni, circa 150, prevedeva un incremento molto elevato rispetto alla tariffa nazionale, in qualche caso del 110-120%".

Presidente Soru:
"Abbiamo trovato delle prestazioni con un incremento del 110-120%. Adesso, certo, a dimezzarlo rischiamo anche di creare difficoltà forti su alcune di queste società, e allora iniziamo un percorso sufficientemente veloce di riconduzione a dei valori accettabili".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Queste tariffe del '98, sono rimaste ferme al '98, quindi nel '98 erano più alte rispetto a quelle attuali...".

Assessore Dirindin:
"Sì".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Per cui, rimanendo ferme a quel livello, attualmente le paghiamo il 120% in più?".

Assessore Dirindin:
"Il tariffario nazionale è stato fatto nel '96 e confermato esattamente uguale nel 2006, in base a una norma nazionale. La Regione Sardegna ha adeguato le tariffe regionali a quelle nazionali del '96, prevedendo per alcune prestazioni…".

Presidente Soru:
"Riadeguate nel '98. Quando ha fatto questo tariffario, per alcune prestazioni, quelle del laboratorio di analisi, si disse che le 100 lire o le 10.000 lire di una certa analisi non erano sufficienti, ce ne volevano 21.000. Per cui, laddove ci sono alcune prestazioni dove invece di 10.000 c'è un costo di 21.000, direi oggi invece di 10 euro, 21 euro".

Gianni Solinas (Agi):
"Quindi si inizia un percorso, adesso, per riportarle a livelli accettabili, in linea con…".

Presidente Soru:
"Sì, naturalmente non sono tutte così, ci sono alcune prestazioni che hanno… diciamo che sotto il livello del listino nazionale non c'era nulla, alcune cose avevano un prezzo eccessivamente alto, ce ne sono altre che hanno un listino nazionale più 60, più 50, più 30".

Assessore Dirindin:
"No, ricorderai, sotto c'erano soltanto le visite specialistiche, che stranamente…".

Presidente Soru:
"Che abbiamo aumentato. Stranamente una visita specialistica, in Sardegna, veniva pagata 17 euro, che è effettivamente molto basso".

Assessore Dirindin:
"Contro i quasi 21 del livello nazionale".

Gianni Solinas (Agi):
"C'è un'altra… quest'altra cifra, di 112 milioni, del finanziamento del 2005?".

Assessore Dirindin:
"Era una questione solo di cassa, cioè, una quota parte del finanziamento del 2005, che era erogabile dal governo centrale, previa definizione di questo accordo. Faceva parte già del finanziamento ma era tenuta in sospeso affinché venisse adempiuto l'accordo. Quindi quei 112 milioni ci verranno erogati anche questi a settembre, però con maggiore celerità, l'80% a settembre e il 15% nel prossimo anno".

Gianni Solinas (Agi):
"L'accordo per il pareggio, per arrivare al contenimento della spesa sanitaria?".

Assessore Dirindin:
"No, di riqualificazione".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Una volta raggiunto il pareggio la Sardegna uscirà dalla lista di queste regioni che devono sempre certificare l'andamento dei conti?".

Assessore Dirindin:
"Sì, diciamo che essendo la Regione Sardegna, dal 2007, una Regione che finanzia a carico del suo bilancio la sanità, avremmo potuto non sottoscrivere questo accordo, nel senso che siamo responsabili come Regione del risultato, però l'abbiamo sottoscritto per recuperare queste risorse pregresse, che altrimenti avremmo perso".

Presidente Soru:
"Va bene, è stata fatta la legge sul sistema sanitario regionale, è stato fatto il piano sanitario regionale, nel 2007 si conclude il processo di riequilibrio dei conti della sanità. L'assessore ha anche firmato il… l'abbiamo firmato assieme, col ministro Livia Turco e con il ministero dell'Economia, invece, l'assegnazione alla nostra Regione di circa 500 milioni di euro, che verranno utilizzati per le infrastrutture sanitarie.
Quindi, ci sono progetti in corso, come sapete, per l'ospedale di Nuoro. C'è il bando, in corso, per il nuovo ospedale di Sassari, si sta definendo il bando per il nuovo ospedale di Cagliari e con un progetto 'financing', si stanno sistemando anche le strutture sanitarie di Macomer, di Siniscola, di Sorgono. Si sistemerà Alghero, è in fase di ultimazione Oristano. C'è un progetto insomma di riqualificazione, in maniera importante, dell'intera rete ospedaliera della Sardegna. Quindi, insomma, mi pare che siamo abbastanza sulla buona strada, il lavoro fatto è tanto".

Egidiangela Sechi (Videolina):
"Presidente scusi, questi 500 milioni di cui lei parla non hanno niente a che vedere con l'accordo di ieri?".

Presidente Soru:
"No, è stato un accordo di due o tre mesi fa, no? Però mi premeva di ricordarlo, per dire che da una parte si riqualifica la spesa, si sistemano i conti, dall'altra si costruisce anche, direi, la sanità del futuro, con il nuovo ospedale di Cagliari, il nuovo ospedale di Sassari, l'ultimazione a Olbia e a Oristano. Il progetto 'financing', già in essere a Nuoro".

Mario Franco Cao (Rai):
"Diciamo che ci si sta allenando per il futuro, per quando veramente i costi dovranno essere tutti coperti dal bilancio regionale, cioè bisognava sanare la situazione perché poi, diciamo, il primo passo mi sembra in quella direzione necessariamente?".

Presidente Soru:
"Forse non è proprio così; anzi, non è proprio così. C'è una paura infondata in Sardegna o forse, ad arte, qualcuno prova a dire che noi ci stiamo prendendo dei nuovi rischi, e cioè, che in passato la sanità era finanziata dallo Stato, qualunque fosse la cifra, invece in futuro sarà finanziata dalla Regione.
In realtà anche prima era finanziata dalla Regione, cambiano le modalità di finanziamento: fino a oggi la sanità è stata finanziata dalla Regione, attraverso la compartecipazione al fondo sanitario nazionale, in futuro sarà ancora finanziata dalla Regione, non attraverso la compartecipazione al fondo sanitario nazionale, ma attraverso una nuova compartecipazione al prelievo fiscale. Non cambia nulla, il disavanzo era a carico della Regione prima, e ha gravato sui bilanci della nostra Regione il disavanzo degli anni passati.
Anche i disavanzi dell'intero bilancio regionale, molto sono dipesi dai disavanzi della sanità, nel passato. I comportamenti non adeguati del passato hanno gravato nel bilancio della Regione e ugualmente accadrà nel futuro, non cambia nulla. C'è solamente maggior chiarezza di diritti e di responsabilità. Ma anche prima noi avevamo dallo Stato dei fondi, per così dire 'standard'. Le nostre inefficienze generavano disavanzi, che dovevamo pagare in gran parte noi, e lo stesso rimarrà nel futuro. Per questo era importante e utile, comunque, rientrare da questi disavanzi".

Gianni Solinas (Agi):
"Presidente, diceva, che in passato veniva finanziata, la sanità, con la compartecipazione al fondo sanitario nazionale. In futuro?".

Presidente Soru:
"Attraverso la compartecipazione all'Iva, per esempio".

Gianni Solinas (Agi):
"Alle entrate fiscali?".

Presidente Soru:
"Sì. Che è quello che già avviene per le regioni a Statuto ordinario. Che è quello che già avviene per tutte le altre regioni a Statuto speciale, tranne che per la Sicilia. Quindi noi siamo i penultimi a entrare in un regime normale".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Nel 2007 arriviamo in pareggio grazie a una mano che arriva dallo Stato?".

Presidente Soru:
"No".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Questi soldi che ci devono comunque arrivare…".

Presidente Soru:
"Ma non entrano nei conti del 2007".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Non entrano nei conti del 2007?".

Assessore Dirindin:
"No, no. Il pareggio è sulla base del finanziamento definito per il 2007, della sanità".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Per la riqualificazione della spesa".

Assessore Dirindin:
"Esatto".

Presidente Soru:
"Questi sono soldi in più che entrano nel bilancio della Regione, potranno servire a qualcos'altro".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Vorrà dire che nel bilancio, se arriveranno questi soldi, anziché anticipazioni ci si occuperà del pregresso?".

Presidente Soru:
"Lo avevamo già chiarito un'altra volta, come nel bilancio dell'anno scorso siano entrati, per coprire il disavanzo del 2005. Fortunatamente, insomma, abbiamo trovato maggiori costi, nascosti, ma anche entrate che erano state trascurate".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Quali erano? Questi soldi non arrivano perché? Precedentemente cosa non si è fatto?".

Assessore Dirindin:
"Alcuni erano adempimenti anche molto semplici, dobbiamo dirlo francamente, bastava semplicemente mandare la lettera in cui si chiedeva che venissero erogati. I primi sono stati quelli".

Gianni Solinas (Agi):
"Tutti i 71 milioni, 72 milioni?".

Assessore Dirindin:
"No, questi quasi 800. Altri richiedevano qualche sforzo: andare al ministero, passare le giornate a discutere sulle questioni, su quanto fatto e quanto non fatto. Altre richiedevano degli adempimenti specifici: ad esempio dimostrare che sulla rete ospedaliera si incominciava ad avviare una riorganizzazione e diminuzione dei posti letto per… quindi, alcuni erano adempimenti molto semplici ma che comportavano per gli uffici, per l'assessorato insomma, l'impiego di un po' di energie".

Presidente Soru:
"Anche obblighi legislativi, del Consiglio regionale, cioè, riordino dell'ambiente ospedaliero, cosa che si è fatta solamente con l'approvazione del piano sanitario regionale".

Egidiangela Sechi (Videolina):
"Volevo sapere, assessore, i 72 milioni fanno parte di questi 800?".

Assessore Dirindin:
"No, sono in aggiunta".

Egidiangela Sechi (Videolina):
"Ok, e con questi 72 milioni…".

Assessore Dirindin:
"Purtroppo non abbiamo più nessun diritto, abbiamo finito di pescare il fondo del barile".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"A questo faceva riferimento il comunicato, quando parlava degli adempimenti…?".

Assessore Dirindin:
"Credo di sì".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Col Piano sanitario regionale? Faceva riferimento al riordino della rete ospedaliera?".

Assessore Dirindin:
"Beh, sicuramente per noi è stato molto semplice arrivare a questo accordo, perché avevamo già un Piano sanitario regionale approvato di recente, che era stato già valutato positivamente dal ministero della Salute, e quindi sapevano che eravamo già sulla strada giusta, quindi l'accordo è stato sottoscritto".

Piersandro Pillonca (Sardegna 1):
"Scusi Presidente se mi avvicino anche qui ai riferimenti legislativi da fare, che non è stato fatto, quindi competenza regionale..... i soldi sono potuti entrare perché ci sono questi strumenti nuovi?".

Presidente Soru:
"Forse ho sbagliato io a dire questa cosa. Il Piano sanitario ci ha aiutato ad adempiere agli obblighi di riordino della rete ospedaliera…".

Assessore Dirindin:
"Ha esplicitato il percorso che stiamo facendo, la volontà del Consiglio regionale e della Giunta di fare questo percorso, che era dovuto. Quello del riordino della rete era dovuto dal '97-'98 credo".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Mi scusi, una precisazione, i 72 milioni del 2001 vanno a coprire una parte dei 106, giusto? Del disavanzo del 106?".

Assessore Dirindin:
"No, no, i disavanzi fino a tutto il 2006 sono già coperti, a tutt'oggi".

Presidente Soru:
"Sono semplicemente soldi in più che entrano nel bilancio della Regione".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Sono coperti, li ha coperti per adesso la Regione, ma una parte dovrebbero arrivare dallo Stato, giusto?".

Assessore Dirindin:
"No, perché noi abbiamo coperto anche nel 2001, la Regione; tant'è vero che questi soldi non sono arrivati alla Regione, perché la Regione ha deliberato, il Consiglio ha legiferato per coprire il disavanzo, ma l'ha fatto in ritardo, nel 2002. Avrebbe dovuto farlo prima e quindi lo Stato non li ha dati alla Regione".

Fabrizio Fois (Ansa):
"E' una parte di quei 106?".

Presidente Soru:
"Di che anno?".

Assessore Dirindin:
"No, no, il disavanzo resta sempre lo stesso, solo che anziché essere coperto con fondi regionali era coperto con fondi nazionali".

Fabrizio Fois (Ansa):
"I 72 milioni sono una parte dei 106 che andavano coperti dallo Stato, giusto?".

Assessore Dirindin:
"Sì, e avrebbe risparmiato la Regione".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Quindi 112 è una parte di 325?".

Gianni Solinas (Agi):
"Ci sarebbe un meno 32".

Assessore Dirindin:
"No, no, questo disavanzo è sempre lo stesso, salvo che poi puoi coprirlo con fondi tuoi o con fondi statali".

Presidente Soru:
"Scusate un secondo, c'era un'altra domanda: questi 72 milioni non sono stati ancora destinati, così?".

Assessore Dirindin:
"No".

Gianni Solinas (Agi):
"Ancora no, ovviamente quindi non…".

Assessore Dirindin:
"Non sono ancora arrivati, abbiamo il diritto a riceverli a ottobre, al 31 settembre".

Gianni Solinas (Agi):
"A ottobre, poi, alla fine ne arriva un altro po', poi un'altra piccola tranche a…".

Presidente Soru:
"Vabbè, l'importante è che li possiamo iscrivere in bilancio".

Fabrizio Fois (Ansa):
"Beh, se va male penso che ne servano in più, a coprire una parte…".

Assessore Dirindin:
"Sì, appunto, abbiamo una sicurezza".

Gianni Solinas (Agi):
"Appunto, per fare il bilancio è proprio sicuro, sicuro".

Presidente Soru:
"Bene, arrivederci e grazie".