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"Da gallurese voterei centrosinistra"

Intervista al quotidiano "La Nuova Sardegna", martedì 9 settembre 2008
Presidente, partiamo dal G8.

"Non ho idea di quanto tempo sia passato da quando a Roma, a Palazzo Chigi, l'allora presidente del consiglio Romano Prodi annunciò che La Maddalena avrebbe ospitato il G8 del 2009".

Un anno e tre mesi, era il giugno del 2007.

"Sembra ieri, e invece in questo tempo sono cambiate tantissime cose. Ricordo che, dopo l'indicazione della Maddalena, in Sardegna le reazioni erano state di due tipi. C'era chi guardava con attenzione a questa scelta, ma con un po' di scetticismo: credo che molti pensassero che non se ne sarebbe fatto nulla. E c'era chi, al contrario, sosteneva che sarebbe stato un flagello, che il G8 avrebbe danneggiato il turismo, che avrebbe portato solo devastazione. Posso dire che la realtà è e sarà ancora di più diversa".

Per la verità, alla Maddalena non tutti sono convinti che il G8 produrrà dei grandi, positivi cambiamenti economici.

"I primi risultati ci sono già: l'area dell'arsenale è stata bonificata dall'amianto, un materiale pericolosissimo per la salute. Questo è stato possibile proprio perché c'è il G8. Ma è solo la premessa fondamentale per il nuovo sviluppo della Maddalena, quello che noi avevamo immaginato quando ci siamo candidati alla Regione".

Quattro anni e mezzo fa, aprendo la sua campagna alla Maddalena, lei disse: "Via i militari americani, ben vengano i turisti americani". Una dichiarazione assai dura. Si è mai pentito?

"No, perché non siamo stati noi a mandare via i militari, sono stati loro a deciderlo. Noi abbiamo fatto in modo, e parlo del governo Prodi e di quello regionale, di assicurare alla Maddalena un futuro economico sostenibile e duraturo. Il G8 è solo l'inizio. Perché la Regione è entrata in possesso di due aree, l'arsenale e l'ospedale, che saranno riqualificate: nasceranno degli hotel che, finalmente, daranno alla Maddalena la possibilità di sviluppare, insieme con i porti turistici che stanno per essere costruiti, un turismo di qualità tutto l'anno".

Hotel che la Regione dovrà affidare ai privati. Lei ritiene che gli imprenditori galluresi possano avere un ruolo? E, se sì, cosa può fare la Regione per sostenerli?

"Può esserci una svolta. Tempo fa sono stato a Bormio, nelle valli bergamasche, dove il turismo è consolidato. Tutto è partito grazie a imprenditori di Milano, ma adesso quelli di Bormio si sono ricomprati ogni cosa, persino le seggioline degli impianti di risalita. Io sono convinto che anche in Gallura possa ripetersi questo processo. Numerosi imprenditori galluresi sono molto attivi nel settore turistico, e hanno le competenze e i capitali per diventare protagonisti. La Regione non può intervenire direttamente, ma io auspico e incoraggerò quelli che vorranno gestire gli alberghi e i porti. Per la Gallura sarà così una doppia vittoria".

E la prima qual è?

"E' quella che, insieme a tutta l'isola, le dà il G8 in sé: il G8 sarà una vetrina mondiale sulla Sardegna contemporanea, sulla sua capacità organizzativa e sulla sua bellezza".

Un evento regionale di cui, però, beneficerà soprattutto il nord Sardegna. Per la mole dei finanziamenti, il G8 è quasi un piano di rinascita.

"Non voglio usare etichette. Quei finanziamenti sono tutti dei sardi, sono soldi creati in Sardegna e che la Regione ha deciso di investire, agganciandosi al G8, per la costruzione di opere pubbliche di cui, per anni, si è solo parlato".

Lei, come esempio, ha citato la strada Sassari-Olbia.

"Quando siamo arrivati al governo della Regione, sulla strada c'era una montagna di carta. Solo annunci, dichiarazioni, polemiche. Chiacchiere appunto. Noi abbiamo posto la sua realizzazione come priorità, abbiamo ottenuto dall'allora ministro Di Pietro l'inclusione nelle opere principali d'Italia, abbiamo trovato i finanziamenti, abbiamo fatto progettare il tracciato, abbiamo fatto in modo che venisse collegata al G8. E ora possiamo dire che è tutto pronto: il 20 novembre apriranno i cantieri, la strada sarà terminata per l'autunno del 2010. E' la migliore risposta ai cittadini e, anche, a chi in Gallura ci attacca".

Tutto il centrodestra, senza distinzioni di corrente, la accusa di essere un nemico della Gallura.

"Ed è una sciocchezza. Non voglio polemizzare su questo, voglio parlare dei fatti. Un'altra strada, la Olbia-Arzachena, me ne dà modo. Per anni, il centrodestra ne ha solo parlato e non ha mai concluso nulla. Noi la stiamo facendo. A giorni ci sarà la conferenza di servizi per il via libera definitivo ed entro l'anno apriranno i cantieri per la costruzione. Secondo una stima, il nuovo tratto che congiungerà Olbia a San Giovanni, e quello rettificato da lì alla circonvallazione, farà risparmiare 15 minuti di percorrenza d'inverno. D'estate, in proporzione, molti di più. E' inutile dire, come fa il centrodestra, che sarebbe stata meglio la quattro corsie: bisogna fare, non parlare a vuoto".

Dall'Alta Gallura si lamentano per l'esclusione della Olbia-Tempio.

"In questa settimana, la giunta recupererà le risorse anche per quella strada e farà fare il tracciato. E' un impegno che onoreremo, consapevoli che è un investimento necessario e utile. Ma abbiamo delle risorse per migliorare la viabilità tra Tempio e Badesi e tutta la costa. Quelle strade verranno rettificate nei punti più pericolosi".

Tutte le strade portano a Olbia, ma la città, spesso, si sente tagliata fuori dall'attenzione della Regione. Anche questa è un'accusa assai frequente nei suoi confronti.

"Ma è un'altra sciocchezza. A giorni, una conferenza di servizi risolverà uno dei problemi principali di Olbia: il passaggio dei treni in centro. Noi abbiamo fatto di tutto per risolverlo e ci siamo riusciti: abbiamo messo 10 milioni di euro per spostare la stazione dal centro e abbiamo immaginato un nuovo modello di sviluppo per la città e per tutta la provincia. Noi pensiamo che il porto debba puntare tutto sui passeggeri e sulla nautica, niente merci. Posso anticipare che ci sono già delle proposte interessanti".

Può essere più preciso?

"A Porto Cervo ho incontrato in questi giorni due importanti imprenditori della nautica che stanno pensando di costruire due fabbriche a Olbia. Sarà il primo passo verso la costituzione del distretto: perché Olbia ha già delle imprese di alto livello e la Regione sta creando le condizioni perché possano crescere ancora".

Un altro settore, quello aeronautico, invece è in difficoltà. Che cosa può fare la Regione per Meridiana?

"In settimana, a Roma, verrà firmato il protocollo d'intesa per l'allungamento della pista dell'aeroporto. I lavori partiranno subito dopo. E' una scelta strategica che darà al Costa Smeralda ampi margini di crescita. Ma posso anche anticipare che la Regione, attraverso la Sfirs, sta lavorando con Meridiana per costituire una newco: una società che si occuperà della manutenzione degli aerei. Un investimento importantissimo: a Olbia ci sono le professionalità e a Olbia può esserci un mercato europeo".

Tra le tante critiche, più o meno condivisibili, tutti le riconoscono un merito: aver fatto aprire il San Raffaele.

"Era un progetto per cui si sono impegnati molti amministratori e che è rimasto bloccato per troppo tempo. Noi lo abbiamo sostenuto percé è un grande ospedale e un grande centro di ricerca. Aprirà nella primavera del 2009 e non possiamo che esserne felici. Ma noi siamo quelli che hanno aperto il nuovo ospedale pubblico e che hanno finanziato anche il secondo lotto: nelle prossime settimane ci sarà l'esito della gara d'appalto per completare la struttura. Queste scelte sono quelle che maggiormente mi piace sottolineare: perché la Gallura aveva bisogno delle strutture più importanti per la sua vita e adesso le ha. Non si poteva sempre parlare solo di cemento".

Ma è il tema più discusso e controverso. Proprio in Gallura, dovrà fronteggiare l'offensiva contro l'abrogazione della salvacoste e del piano paesaggistico.

"Siamo pronti a farlo e abbiamo molte buone ragioni dalla nostra. Intanto, un fatto: il piano paesaggistico ha dato ancora più valore alle bellezze e all'economia della Gallura. In Spagna, il governo ha destinato 7 miliardi per abbattere i mostri sulle coste".

Sta pensando di seguire l'esempio?

"Assolutamente no. Il piano paesaggistico ha bloccato sul nascere le nuove speculazioni e ha permesso alla Gallura, soprattutto, di riflettere serenamente sul proprio sviluppo. Dà sviluppo il turismo o certa edilizia? Faccio un esempio: se in Gallura si fosse continuato a costruire male, senza regole, in poco tempo delle coste non sarebbe rimasto nulla. Sarebbe stata una località qualsiasi. Invece il suo fascino, oltre che nell'abilità imprenditoriale, è nella sua natura. E l'edilizia, dati alla mano, non è in crisi. Perché gli imprenditori hanno capito che ci sono altri business, come le ristrutturazioni. In più, molti progetti rilevanti, come l'ampliamento degli hotel della Costa Smeralda, hanno ottenuto il via libera dalla Regione. Non c'è stato nessun blocco".

Allora diciamo degli ostacoli. Le tasse sul lusso hanno generato tensioni a non finire e, per molti imprenditori, sono state un danno. Per la Consulta, poi, sono in parte illegittime.

"L'errore è stato permettere che venissero chiamate così. Mi viene da ridere, perché la destra chiama Robin Tax una tassa che prende ai poveri e nessuno dice nulla. Noi abbiamo ottenuto dalla Consulta il diritto a imporre delle tasse regionali e abbiamo deciso di usare il gettito per gli investimenti su un bene, la natura, che farà la differenza della Gallura nel Mediterraneo".

Non ha nulla da rimproverarsi nel suo rapporto con la Gallura?

"Non voglio rispondere alle accuse del centrodestra, voglio rivolgermi direttamente ai cittadini galluresi e dire loro di riflettere sui fatti, lasciando da parte i pregiudizi politici. Mi sento di dire che, se fossi gallurese, voterei per il centrosinistra. Perché il centrosinistra è stato il partner migliore della Gallura degli ultimi 40 anni".

(Intervista di Guido Piga)