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Il progetto definitivo del nuovo ospedale di San Gavino

San Gavino Monreale, 27 settembre 2008
Presidente Soru:
"Di San Gavino sono estremamente contento naturalmente, come tutti voi. È il primo ospedale interamente nuovo che si avvia al momento concreto di posa della prima pietra. Io spero che entro metà dell'anno prossimo abbiamo completato le procedure di gara. Dovremo collaborare tutti: il Comune nelle procedure di esproprio, fare in modo che non durino 150 giorni e magari fare in modo che possano bastare due mesi, la conferenza dei servizi, che il Direttore generale convocherà immediatamente, che si faccia bastare i suoi 30 giorni, la Regione con l'ufficio, col Ctr, che approvi immediatamente il progetto e insomma, già per la metà dell'anno prossimo finalmente aver terminato le procedure di gara e consegnato il cantiere.

Dicevo, è il primo progetto. Un progetto analogo lo stiamo realizzando per Alghero. Il progetto di un nuovo ospedale si sta avviando per Cagliari, nel frattempo ha aperto e si sta costruendo il secondo lotto a Olbia, ed è in questo momento in aggiudicazione il progetto di totale ricostruzione dell'ospedale di Sassari. Nel frattempo, come sapete, è in realizzazione il project financing, con un investimento di circa 80 milioni di euro, per la ricostruzione dell'ospedale di Nuoro.

Vedevamo ieri i dati, con la professoressa Dirindin: la sanità sarda ha talmente i conti in equilibrio che ha in questo momento in mano un piano di nuove infrastrutture ospedaliere di circa 800 milioni di euro, una cifra importante, se pensate che dal 93 mi pare, o dal 96 al 2004, erano stati spesi poco più di 200 milioni di euro, non per costruire nuovi ospedali ma per risistemare gli esistenti. Noi ne spendiamo circa 800 appunto, per dotare veramente la Sardegna di una grande infrastruttura sanitaria moderna, e che duri negli anni a venire.

L'ospedale di San Gavino costerà circa 95 milioni di euro: 70 milioni di opere civili, di realizzazione, e circa 20 milioni di tecnologie e arredi. È un ottimo ospedale, che forse un privato non realizzerebbe mai. È un ottimo ospedale, i cui azionisti saranno tutti i cittadini della Sardegna e del Medio Campidano. È un ottimo ospedale, che si presenterà ai cittadini del Medio Campidano come un bene pubblico, che verrà gestito bene, dove si potrà ben lavorare, dove la gente potrà essere ben curata, che ci apparterrà a tutti. Dove non verranno espiantati organi sani per fare fatturato, dove si continuerà a dire che non necessariamente la res pubblica deve diventare una res privata in tutto, perché altrimenti lo trasformiamo in una società per azioni questo Paese, se nemmeno la sanità può continuare a essere pubblica, se nemmeno la scuola può continuare a essere pubblica, se non c'è niente che continuiamo a considerare come un bene pubblico essenziale e indisponibile, e io credo che tra i beni pubblici indisponibili ci sia esattamente la sanità.

Quindi, complimenti a tutti quelli che ci hanno lavorato. Complimenti al Consiglio regionale, che ha approvato il piano sanitario regionale, senza il quale questo progetto oggi non potrebbe vedere la luce. Complimenti al sistema sanitario regionale, che ha lavorato, ben collaborando. Questo progetto reca la firma, la supervisione scientifica dell'Università degli studi di Bologna, ma la collaborazione tecnica, addirittura la firma dell'Ufficio tecnico della Asl di Olbia, che recentemente ha realizzato un ospedale, appunto il nuovo ospedale, reca ancora la collaborazione della Asl di Sanluri, che significa anche che il sistema delle Asl sta maturando un'esperienza nella realizzazione di infrastrutture ospedaliere, che viene messa a frutto per l'intero sistema regionale, che oggi viene messa a frutto nel Medio Campidano, nei prossimi mesi verrà messa a frutto ad Alghero, e così via. E quindi ancora grazie a tutti, e io ho terminato".

Assessore Dirindin:
"Buongiorno a tutti e grazie di essere qui. Solo qualche parola per esporre alcuni degli aspetti essenziali di questo nuovo ospedale. Mi aiuterò con qualche slide, questo è il progetto dell'ospedale, è l'ospedale visto dall'ingresso. Ovviamente ci saranno piccole modifiche, per ora abbiamo scritto soltanto Asl di Sanluri, tanto per dare un'identità a questo ospedale.

Come vedete è un ospedale che ha un'ampia area verde intorno, in modo che sia anche piacevole per coloro che lo frequentano e anche per i pazienti, che si affacciano dalle finestre e vedono l'ospedale. L'ospedale è costituito di tre grandi blocchi, questa è la pianta, la sintesi della pianta, avete qualche fotocopia nella cartellina che vi è stata consegnata. Si entra dalla parte inferiore, come vedete, cerco di dare un'idea di quali siano i percorsi, si entra in basso a sinistra, sulla sinistra ci sono i parcheggi, si può andare avanti, in fondo ci sono gli altri parcheggi per il personale e l'ingresso è in quella zona dove sopra c'è scritto 'accoglienza'".

Presidente Soru:
"Quell'edificio piccolo sulla destra?"

Assessore Dirindin:
"Lo diciamo per ultimo, perché è la cosa più bella. L'edificio piccolo sulla destra è l'asilo nido. Sarà fatto un asilo nido bello, gli operatori che arrivano possono lasciare il bambino lì e poi andare a parcheggiare in fondo. È un bell'asilo nido, in mezzo al verde, che sarà anche aperto alla città, ovviamente nei limiti in cui è possibile accogliere anche i bambini non necessariamente dei dipendenti dell'ospedale, ma è importante che ci sia un asilo nido. Come sapete stiamo lavorando molto per gli asili nido di questa regione, stiamo seguendo degli obiettivi, quindi è importante che questo ospedale abbia il suo asilo nido.

Ritorno indietro, la prima parte è l'accoglienza. È fatto da tre moduli, la prima è l'accoglienza, dove ci sono tutti i servizi che non richiedono attività di degenza, e quindi gli ambulatori, gli uffici. C'è un bell'atrio, poi vi faccio vedere un'ipotesi ovviamente, un bell'atrio dove le persone vengono accolte e ricevono tutte le informazioni. La seconda parte, dove c'è scritto "degenza", quel riquadro è la parte della degenza, sono quattro piani di degenza, con in mezzo un'area verde e una sorta di galleria, che consente il passaggio dall'accoglienza alla degenza, fino all'ultimo blocco, vedete, c'è scritto "piastra tecnologica", che è la piastra, come ormai si usa in tutti gli ospedali moderni, con un alto contenuto tecnologico, dove sono contenute tutte le apparecchiature più sofisticate, dove ci sono le rianimazioni, ci sono le sale operatorie, ci sono tutte le tecnologie diagnostiche di cui c'è bisogno.

Sulla parte sinistra della piastra tecnologica c'è il pronto soccorso, il percorso per il pronto soccorso è quello che vedete al margine, a sinistra. C'è un percorso proprio per il pronto soccorso e arriva al pronto soccorso, in fondo, e poi in alto vedete che c'è anche una base, un elisuperficie, per consentire un collegamento rapido con il territorio e soprattutto con gli ospedali più specializzati, nei quali eventualmente ci potrebbe essere bisogno di trasportare dei pazienti.

Non mi soffermo sui molti dettagli, appunto, questa è la sostanza. C'è poi una piccola parte, fatta appositamente, in maniera da dare dignità a un percorso che spesso viene trascurato, che è il percorso che porta alle camere mortuarie, e che è stato predisposto in maniera specifica, con particolare attenzione.

Questa è un ipotesi dell'atrio. È un atrio molto spazioso, in cui viene accolta la gente, che è fatto soltanto di due piani, al piano di sopra c'è anche la mensa per i dipendenti. Qualche numero per dire quali sono le caratteristiche, qualche numero molto, molto rapido: ci saranno 250 posti letto, adesso ce ne sono 172 nell'attuale ospedale: 250 è il numero di posti letto che, orientativamente, a livello nazionale viene considerata la dimensione minima, al di sotto della quale un ospedale non ha senso di esistere, quindi abbiamo voluto fare un ospedale che sia anche al riparo da qualunque intervento a rischio di chiusura, diciamo così, in caso vengano riprese delle indicazioni che in passato c'erano state, che gli ospedali troppo piccoli dovevano essere necessariamente chiusi.

Ci saranno ampi parcheggi ovviamente. Sono parcheggi in superficie, sono 580. Ha già detto il Presidente che le procedure, all'inizio del 2009, seguiremo tutti quanti insieme, con grande collaborazione, affinché le procedure per arrivare all'avvio dei lavori siano espletate il più rapidamente possibile. Nella prima metà del 2009 ci sarà bisogno di qualche mese per poterlo completare, e poi, indicativamente, ci sarà bisogno al massimo di tre anni, ma forse si potrà anche cercare di recuperare 6 mesi, in modo da poterlo avere pronto comunque nell'anno 2012.

La superficie sono oltre 38.000, quasi 39.000 metri quadri. Come vedete, la gran parte ovviamente sono per l'ospedale, l'asilo nido ne ha 337, oltre 2.000 sono per la centrale tecnologica e tutti i locali tecnici di cui c'è bisogno, e poi c'è lo spazio verde attorno".

Presidente Soru:
"Per dare un'idea della dimensione, credo che l'ospedale attuale siano circa 12.000 metri quadri, quindi il volume è già tre volte maggiore, per 250 letti contro i 170 attuali, che vuol dire che è molto più spazioso, c'è molto più spazio per le tecnologie, per i servizi comuni, per i corridoi, i day ospital e tutti i servizi. Quindi, da 170 a 250 letti, ma in uno spazio tre volte superiore a quello attuale".

Assessore Dirindin:
"E con alcuni reparti, che tradizionalmente dentro l'ospedale di San Gavino non ci sono mai stati e che ora si stanno attivando, come l'ottica, la cardiologia, la pediatria".

Savina Ortu, manager Asl:
"Stiamo potenziando il pronto soccorso e l'anno prossimo abbiamo programmato, in sede di programmazione, abbiamo programmato di attivare anche la neurologia, perché se mi posso permettere, il senso anche di questo intervento viene fatto sull'area dell'assistenza ospedaliera, ma non solo, in questo territorio è il senso di portare immediatamente e subito, tutto quanto può essere attivato, ancorché abbiamo una struttura che non è ancora adeguata, però gli interventi della Regione sono nel senso di potenziare subito, immediatamente, i servizi. Quindi cardiologia diventa una realtà importante".

Presidente Soru:
"Questo sull'ospedale attuale?"

Savina Ortu, manager Asl:
"Sì, sull'ospedale attuale".

Presidente Soru:
"Di quello ne parliamo in un altro modo. Sull'ospedale attuale certamente abbiamo finanziato degli interventi, per non aspettare la realizzazione di questa importante opera. Quindi, abbiamo curato il momento attuale, in maniera adeguata, e il direttore generale certamente lo illustrerà in mille altre occasioni, ma l'ospedale invece è un fatto straordinario, il nuovo ospedale, e oggi mi concentrerei su questo. Dobbiamo fare in modo anzi, di non cullarci sull'adeguatezza e il fatto che stiamo risistemando l'ospedale attuale, ma dedicare il massimo di attenzione possibile nel farlo in tempi decenti. I tempi normali sarebbero 24 mesi, la pubblica amministrazione se ne dà 36, da lì non dovremmo sforare insomma".