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Il Porto Canale al centro del mercato mondiale

Cagliari, 29 settembre 2008, Hotel Mediterrano
Presidente Soru:
"Allora, buonasera a tutti, dò il benvenuto a tutti voi, al Presidente della Provincia: Graziano Milia, al Sindaco di Cagliari e a tutti i rappresentanti di Contship, di Hapag Lloyd e tutte le società intervenute, il Casic.

Io ho solamente il compito di aprire questo incontro e lo faccio dicendo subito che faccio questa introduzione, ma senza alcun merito. In un momento in cui assistiamo sempre al conflitto delle attribuzioni dei meriti, diciamo subito che la politica non ha nessun merito in questa cosa, nel senso che non c'è un Ministro, non c'è un Presidente della Regione, non c'è un assessore, non c'è un sindaco, non c'è una Provincia che abbia un merito nell'aver trovato traffico per questo porto. Credo che l'unico merito sia della regione Sardegna, nel senso che abbiamo un'isola e che Cagliari sia messa bene, e che qualcuno nel passato, magari troppo lentamente, ha infrastrutturato con un buon porto, con una bella profondità.

Quindi, riconosciamo solamente questi meriti, per il resto non ci sono altri meriti, se non quelli dell'azienda che fa bene il suo lavoro, in un momento anche di difficoltà ha risolto i suoi problemi societari, il riassetto dell'azionariato, ed è stata anche capace, come è capace e ha dimostrato in altre circostanze, di tessere relazioni, di fare buoni accordi e quindi di garantire, anche in futuro, traffico per questo porto.

Premesso questo, mi preme di dire un'unica cosa: io sono fortemente convinto che il mare non isola, ma il mare unisce. Ripeto una frase celebre di storici, di geografi, di persone che si sono occupate in maniera approfondita di Mediterraneo e di mare. Il mare, che certamente ci ha separato nel passato, oggi non ci separa, oggi il mare ci unisce, e le cartine, le rotte, la rete che oggi vi presenteranno e che ho avuto modo di vedere, sono proprio una illustrazione palpabilissima della grande opportunità del mare, di questo mare che unisce.

Cagliari, più che nel passato, grazie all'accordo che Cict e Contship vi illustrerà, è alla fine al centro, un hub, come abbiamo imparato tutti a dire, un hub di una grande rete di trasporti mondiali, innanzitutto, e poi più ravvicinati, mediterranei ed euromediterranei, al centro di un grande hub. Poi, vedendolo nel dettaglio, vediamo che forse non è un hub come quello di una ruota di bicicletta, col mozzo al centro, ma è come il centro di una margherita, con tanti petali. Per cui al centro di tanti petali che poi collegano non un'altra città, ma altri quattro, cinque, sei porti importanti. Per cui questo mare ci unisce e ci unisce da vicino a 70-80 porti in giro per il mondo. Sono una grande opportunità per la Sardegna, sono un'opportunità per l'industria della Sardegna, per quella che esiste, di spostare direttamente, di spedire le sue merci direttamente, punto a punto, con grande efficienza, rapidità e riduzione dei costi, e sono anche una grande opportunità per l'industria che ancora non esiste in Sardegna, quell'industria che ha bisogno di raccogliere semilavorati o prodotti da diverse parti del mondo, metterle assieme e farci lavorazioni successive, magari posizionandosi vicino al porto, quindi raccogliendo facilmente e rispedendo facilmente, e questa opportunità di raccogliere, lavorare e rispedire, anche questo è proprio tangibile, palpabile, già da alcuni interessi che si stanno manifestando e che iniziano a dialogare con l'area industriale di Cagliari, e che certamente si realizzeranno, sia nel campo delle energie rinnovabili, nel campo delle lavorazioni legate agli acciai e cose di questo genere.

Insomma, abbiamo voluto anche questo incontro, perché certamente parliamo di questa grande rete mondiale ed euromediterranea di trasporti, di cui Caglari diventa un hub importantissimo. Ma questo accade anche in un momento in cui, tutti assieme, stiamo ripensando il sistema dei trasporti da e per la Sardegna. Come sapete, prima il collegamento era un sottile collegamento Golfo Aranci–Civitavecchia, garantito dalle Ferrovie dello Stato, che da giugno non esiste più, io credo senza troppi rimpianti, e questo accade anche nel momento in cui si sta discutendo il futuro della Tirrenia, e quindi come verrà garantito il trasporto marittimo: passeggeri, macchine al seguito e anche merci non movimentate su container, ma il traffico ro-ro, da e per la Sardegna. Noi abbiamo una posizione su questo, ed è una posizione che si rafforza anche da quello che sta accadendo nel Porto Canale di Cagliari. Quello che accade nel Porto Canale di Cagliari non è una cosa che riguarda il resto del mondo e a noi non ci riguarda, è un pezzo importante, appunto, della strategia anche dell'intero sistema dei trasporti, da e per la Sardegna.

Un rilancio del traffico passeggeri e ro-ro da Cagliari, può rafforzare ulteriormente il Porto Canale e certamente è rafforzato dal Porto Canale, e cioè, può assorbire traffico che arriva a Cagliari e può essere spostato su un'altra modalità e messo, nel giro di 24 ore, nella rete internazionale del trasporto ferroviario.

Quindi, io ho terminato. Ho dato tutti i meriti alla posizione geografica e alle aziende, che poi fanno le cose e sono veramente felice di vederla questa presentazione, insieme a voi, perché credo ci disegni comunque una Sardegna a cui non siamo abituati e a cui dovremo abituarci sempre di più, una Sardegna che è parte viva e può essere parte viva di questo mondo vastissimo. Grazie".