La Regione Sardegna ha aderito all'iniziativa per la realizzazione dell'Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI), promossa nel gennaio 1997 dal Comitato dei Ministri per la difesa del suolo. L'iniziativa ha riguardato il coinvolgimento delle regioni e province autonome quali soggetti realizzatori del progetto e, pertanto, beneficiari di un apposito finanziamento che per la Regione Sardegna è stato di 214.256 euro.
Il Progetto
IFFI ha lo scopo principale di fornire un quadro sinottico e omogeneo sulla distribuzione dei fenomeni franosi sull'intero territorio nazionale e di offrire uno strumento conoscitivo ai fini della valutazione del rischio da frana, della programmazione degli interventi di difesa del suolo e della pianificazione territoriale, su scala nazionale e locale. A questo proposito è stato realizzato un sistema informativo geografico con una cartografia informatizzata su scala 1:25.000 e il relativo database alfanumerico e iconografico, aggiornato con i dati del censimento sulle frane in Italia.
In relazione al territorio della Sardegna, l'
IFFI può considerarsi esaustivo dal punto di vista inventariale, con l'eccezione di alcune zone fra cui le aree delle servitù militari, le colonie penali, l'arcipelago di La Maddalena, le aree minerarie e di cava attive, le isole dell'Asinara e di Tavolara e altre zone ancora.
Per quanto riguarda alcuni risultati di questo censimento, da un confronto con il Piano stralcio di assetto idrogeologico (PAI), è emerso che su 1.523 fenomeni franosi censiti dal progetto
IFFI, 787 di questi (pari al 52%) sono risultati in aree non classificate dal
PAI a pericolosità di frana; Inoltre, su 1.523 fenomeni franosi sempre censiti nel progetto
IFFI, 247 ricadono in una fascia di 2 km dalla linea di costa. Di questi ultimi il 57%, corrispondente a 142 eventi, risulta in aree non classificate dal
PAI a pericolosità di frana.