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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna

Cumulato di precipitazione e Rapporto tra cumulato e media climatica dell’annata 2010-2011
14.03.2012

È stata pubblicata l’Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna - Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2010 - settembre 2011 realizzata dal Dipartimento Specialistico Regionale Idrometeoclimatico dell’ARPAS.

L’analisi esamina, dal punto di vista climatologico e biometeorologico, l’andamento dell’annata ottobre 2010 – settembre 2011 intesa come anno idrologico (ottobre-settembre) piuttosto che come anno solare (gennaio-dicembre), poiché quest’ultimo dividendo in due parti la stagione autunno-vernina, di fatto impedisce una completa analisi degli aspetti idrologici e agrometeorologici.

L’esame delle principali grandezze climatologiche ha mostrato un persistere del trend pluridecennale crescente delle temperature medie e del numero di giornate estive (cioè con temperature massime superiori 30°C), ma ha confermato un rallentamento del riscaldamento globale, almeno per quel che riguarda la specifica situazione della Sardegna.

Le precipitazioni dell’annata sono state superiori alla media sia come cumulato sia come numero di giorni piovosi, in accordo con quanto accaduto nel decennio appena concluso.

È importante segnalare il valore elevato del cumulato di precipitazioni del trimestre gennaio-marzo che sembra indicare che anche le precipitazioni di questo trimestre, dopo un lungo deficit iniziato alla fine degli anni ’80 del XX secolo, si sono riportate sui valori storici.

Le buone condizioni di umidità dei suoli che hanno caratterizzato il primo semestre hanno favorito l’attività vegetativa delle specie coltivate e spontanee, soprattutto laddove le condizioni morfologiche e pedologiche hanno consentito un rapido allontanamento dell’acqua in eccesso. Nelle località interessate dagli apporti piovosi più consistenti, nei mesi autunnali e invernali, si è registrata una persistenza di condizioni di saturazione dei terreni e in alcuni casi si é osservata una prolungata presenza di ristagni idrici. Nelle aree in cui gli scarsi apporti piovosi primaverili hanno determinato una riduzione della disponibilità idrica dei suoli, le attività agricole possono aver subito conseguenze sia in termini di ritardo delle semine sia in termini di effetti diretti sul ciclo delle colture in atto.

Documenti e link correlati:
Analisi agrometeorologica e climatologica (ottobre 2010 - settembre 2011) [file.pdf]