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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

La lotta al punteruolo rosso delle palme

Palma infestata dal punteruolo rosso
Il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) è un insetto originario dell’Asia meridionale e della Melanesia, estremamente dannoso per un gran numero di specie di palme. E’ un parassita particolarmente aggressivo, in grado di portare in breve tempo alla morte gli esemplari di palma attaccati, potenzialmente dannoso anche per la palma nana, specie spontanea caratteristica e peculiare degli ambienti costieri della Sardegna.

Dal 2005 è stato segnalato in Italia in diverse regioni mentre in Sardegna la sua presenza è stata riscontrata a partire dal 2007 in alcuni territori comunali dell’Ogliastra e nel 2008 nei comuni di Pula e Capoterra, su palme del genere Phoenix spp., le cui specie sono fra le più suscettibili all'attacco del parassita.

A seguito dei rinvenimenti, il Servizio Fitosanitario della regione Sardegna, a partire dal mese di Giugno 2008, ha emanato diversi provvedimenti per delimitare i focolai e disporre le relative misure di eradicazione e contenimento dell’organismo nocivo.
Per fronteggiare il problema la Giunta regionale della Sardegna, con la D.G.R. n.47/49 del 30.12.2010, ha approvato la proposta tecnica del Tavolo Tecnico Fitosanitario regionale inerente il “Programma triennale di lotta al punteruolo rosso delle palme nella regione Sardegna”. Questo programma ha rappresentato finora il piano d’azione regionale con il quale la Regione Sardegna ha cercato di contenere le infestazioni del punteruolo rosso delle palme. Sul piano nazionale il relativo Piano d’azione per contrastare l’introduzione e diffusione del punteruolo risale al 16 dicembre 2010.

Il Tavolo Tecnico fitosanitario è l’organismo tecnico-amministrativo che da oltre tre anni cura il coordinamento attuativo del Programma regionale di lotta. E’ presieduto dal Servizio tutela del suolo e politiche forestali dell’Assessorato Ambiente e coinvolge l’Assessorato agricoltura con il Servizio fitosanitario regionale e le Agenzie Laore e Agris, il Corpo Forestale CFVA, l’Ente Foreste Sardegna, le otto Province sarde, l’Università di Sassari.
L’attuazione operativa del Programma è stata assegnata alla Provincia capofila Ogliastra.
Nel corso dei tre anni di attività si è fatto molto per cercare, con tutti gli sforzi possibili, di arginare l’espandersi dell’infestazione del punteruolo mediante interventi di abbattimento e successiva triturazione delle palme infestate, l’applicazione di terapie con fitofarmaci e attività di monitoraggio. Nel tempo sono state apportate anche diverse modifiche alla strategia del Programma. La più importante risale a Maggio 2012 con l’emanazione delle nuove direttive emanate dall’Assessore della Difesa dell’Ambiente le quali, preso atto dell’impossibilità di salvaguardare, nel suo complesso pubblico e privato, l’intero patrimonio palmicolo regionale, prevedono che il programma regionale sia concentrato su aree dal riconosciuto valore paesaggistico-ambientale, storico e culturale sulla base dell’approvazione di uno specifico Progetto comunale di contrasto al punteruolo rosso da redigersi in collaborazione con i Comuni.
Sono stati attivati numerosi cantieri per i quali la Provincia capofila, le Province di competenza e i Comuni hanno realizzato i protocolli fitosanitari. A tal fine si è provveduto a realizzare e approvare i Progetti comunali dei Comuni aderenti, a consegnare gratuitamente ai Comuni operativi le attrezzature e i fitofarmaci, alla realizzazione della formazione del personale dedicato.
Nonostante ciò l’infestazione si è dimostrata incontenibile: i dati di Novembre 2013 ci consegnano un quadro impietoso: ben 56 Comuni della Sardegna risultano ormai infestati da punteruolo rosso.
Il Programma regionale non è pertanto riuscito a confinare l’infestazione alle aree iniziali. Le ragioni di tale esito sono un effetto combinato di diversi fattori di carattere fortemente limitante tra i quali principalmente: le notevolissime capacità riproduttive dell’insetto (ogni femmina può maturare con successo fino a circa 300 uova); la distribuzione geografica dispersiva e di notevole capillarità delle popolazioni di palma moltissime delle quali in ambito urbano; gli elevati costi delle operazioni di abbattimento, triturazione e smaltimento del rifiuto (500 – 800 €/palma) e dei trattamenti con fitofarmaco.
Preso atto delle difficoltà di una lotta impari e alla luce dei dibattiti emersi nel Tavolo tecnico fitosanitario, è stata definita una nuova strategia che si incardina nell’attuazione del nuovo Piano d’Azione Regionale per il controllo del punteruolo rosso delle palme emanato in data 30 novembre 2013 dal Servizio fitosanitario regionale, consultabile all'indirizzo sottoriportato.

Il nuovo Piano prevede una serie di obblighi prescrittivi, alla cui lettura attenta si richiama, destinati a tutti i proprietari o detentori di palme attraverso misure prescrittive con finalità preventiva, di risanamento o trattamento con insetticida.
Sono in fase di arrivo alcune importanti iniziative regionali proposte dal Tavolo Tecnico fitosanitario e volte alla semplificazione attuativa del Piano d’Azione da parte di cittadini ed enti pubblici.

Pagine correlate
Consulta il Piano d'Azione Regionale per il controllo del punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus (Olivier)

Documenti correlati
Indicazioni per riconoscere una palma infestata dal punteruolo rosso [file .pdf]