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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2012-2013

annata agraria 2013
12.03.2014

È stata pubblicata dal Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS l’Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna - Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2012 - settembre 2013.
L’analisi esamina l’andamento dell’annata ottobre 2012 – settembre 2013 dal punto di vista climatologico, agrometeorologico e biometeorologico.

Il capitolo 2 “Analisi delle precipitazioni” evidenzia che le precipitazioni dell’annata ottobre 2012 - settembre 2013 sono state molto abbondanti ed eccezionalmente frequenti. I cumulati di precipitazione risultano un po’ ovunque superiori alla media climatologica 1971-2000, tanto da risultare i più elevati dal 1971-72. Il numero medio di giorni piovosi, invece, è il più elevato dal 1962-63 ed è il terzo più elevato in assoluto, con valori di pochissimo inferiori a quelli del 1962-63 e del 1933-34. Si conferma, infine, la netta ripresa delle piogge di gennaio-aprile che risultano le più elevate da decenni.

Il capitolo 3 “Analisi delle temperature” specifica come le temperature minime dell’annata risultano sostanzialmente in linea con la media 1995-2008, mentre le temperature massime risultano leggermente inferiori rispetto alle medie di quel periodo. Ambedue i valori medi, però, sono significativamente superiori rispetto alla normale climatologica 1971-2000.
Riguardo agl’indicatori termici definiti dall’IPCC, l’annata 2012-2013 mostra un numero basso di giorni di gelo, un numero molto elevato di notti tropicali e un numero di giornate estive superiore alla media.

Il capitolo 4 “La mareggiata del marzo 2013” è dedicato all’eccezionale mareggiata da Scirocco (sud-est), con onde alte sino a 5 m, che ha interessato il Golfo di Cagliari in quel mese.

Dal punto di vista agrometeorologico (si veda il capitolo 5) si possono evidenziare incrementi di disponibilità idrica rispetto alla media di riferimento, in particolare nel primo trimestre del 2013 (ad eccezione del versante orientale dell’Isola nel mese di gennaio) e poi nel mese di maggio. L’indice SPI, l’Indice di precipitazione standardizzata utilizzato per l’analisi delle condizioni di siccità, su 3 mesi indica per il primo trimestre nel settore Nord-occidentale valori corrispondenti al Molto umido (1.5 – 2) fino a raggiungere nel Sassarese e nel Logudoro valori nella classe Estremamente umido (> 2).
Le sommatorie termiche calcolate per l’intero periodo in esame, in generale hanno presentato valori inferiori alla media su quasi tutto il territorio regionale e per entrambe le soglie termiche considerate (0 e 10 °C).

L’analisi agrometeorologica a cui è dedicato il capitolo 6, rileva come la frequenza e l’abbondanza delle piogge hanno determinato conseguenze sul comparto agricolo: in particolare, nel bimestre febbraio-marzo i terreni pesanti e gli allagamenti diffusi hanno ostacolato e ritardato le operazioni tipiche del periodo e limitato il pascolamento del bestiame; nel caso delle ortive si sono registrati veri e propri danni per le condizioni di saturazione dei suoli, sotto forma di ingiallimenti, necrosi e marciumi (in particolare nella bassa Valle del Coghinas). Le intense precipitazioni di maggio (soprattutto nel settore centro-settentrionale) hanno influito sulle operazioni di sfalcio delle foraggere e sul processo di fienagione in campo, ed ostacolato le operazioni di semina e l’avvio del ciclo colturale per le specie ortive, foraggere e cerealicole primaverili-estive. Sono state evidenziate, inoltre, anomalie fenologiche e problematiche fitosanitarie in numerose aree viticole. L'andamento meteorologico dal mese di agosto e la forte presenza di infestazioni di mosca delle olive hanno infine condizionato le produzioni nel settore olivicolo.
Dal punto di vista biometeorologico, gli indici di stress da freddo WCI e da caldo THI, relativi al bestiame di interesse zootecnico, hanno fatto registrare, rispettivamente, valori generalmente più critici della media sia in inverno che in estate.

Per quanto riguarda la salute umana, l’Heat Index che stima il disagio in condizioni di caldo-afoso ha invece mostrato per il periodo maggio-settembre valori generalmente in linea con la media, ad eccezione di alcune aree del settore occidentale che hanno presentato valori lievemente più critici.
Da un punto di vista metodologico, infine, si segnala che a partire dalla presente relazione lo studio della variabilità di lungo periodo e il confronto mese per mese con la climatologia userà come riferimento la normale climatologica 1971-2000 oppure, se ciò non è possibile, il periodo 1995-2008.

Per un’analisi più dettagliata delle condizioni registrate nei diversi mesi si rimanda alla consultazione dei riepiloghi mensili climatologici ed agrometeorologici, pubblicati sul sito del Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPA Sardegna.

Documenti e link correlati:
- Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2012 - settembre 2013 [pdf]
- Riepiloghi mensili climatologici ed agrometeorologici
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna (ottobre 2011 - settembre 2012)
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna (ottobre 2010 - settembre 2011)