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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Istituzione parco naturale regionale di Tepilora

Bitti, parco naturalistico di Tepilora
Il Consiglio regionale ha approvato la legge che istituisce il “parco naturale regionale di Tepilora". Il parco si estende nei territori dei comuni di Bitti, Torpè, Lodè e Posada ed occupa la parte più settentrionale della Barbagia e della Baronia. Con l’approvazione del disegno di legge proposto dalla Giunta regionale si è concluso l’iter amministrativo previsto dalla legge 31/89 "Norme per l'istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale".
Attraverso l’istituzione del “parco naturale regionale di Tepilora” la Regione intende perseguire concretamente l’obiettivo di tutelare il pregiato patrimonio naturalistico e porre le basi per promuovere uno sviluppo economico e sociale, in considerazione della particolarità dell’area, connotata anche dalla presenza di attività antropiche.
Si tratta di un parco che collega le zone interne con quelle costiere utilizzando il fiume come una vera infrastruttura naturale, un elemento di connessione con una serie di attività legate al turismo e alla tutela dell’ambiente.
Gran parte delle aree interessate dal parco sono occupate da due grandi foreste demaniali: la foresta di Crastazza-Tepilora nel comune di Bitti e la foresta di Usinavà nel comune di Torpè.
Il complesso forestale di Crastazza-Tepilora comprende due corpi, "Crastazza" e "Tepilora", censiti in agro del Comune di Bitti e ricade in un’area montana di notevole interesse ambientale e paesaggistico. Nel patrimonio faunistico annovera specie tipiche della macchia mediterranea come il Cinghiale, la Lepre sarda, la Volpe, il Gatto selvatico. Negli ultimi anni sono stati avvistati alcuni esemplari di Daino e di Muflone provenienti dalla vicina foresta di Sos Littos - Sas Tumbas.
La foresta di Usinavà è stata acquisita al patrimonio demaniale nel 1964-1965 ed è costituita da macchia con differenze di composizione, in taluni casi raggiunge altezze anche di sei o sette metri formando una fitta macchia-foresta.
Molto frequenti nel territorio sono i graniti, il cui aspetto morfologico più significativo è dato dalle “serre”, un susseguirsi caratteristico di creste coniche che ricordano i denti di una sega.

Legge Regionale del 21.10.2014