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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

PROTERINA2. La seconda tappa nella protezione contro i rischi naturali: gli investimenti sul territorio

Proterina2
04.11.2014

Nel corso dei lavori del seminario che si è svolto a Corte il 23 settembre 2014, sono state illustrate le attività inerenti il miglioramento della conoscenza dei processi legati al rischio da incendi boschivi.
E’ stata presentata l’ipotesi progettuale di implementazione del modello denominato IFI (Ichnusa Fire Index) deputato alla previsione e simulazione del rischio incendi boschivi, per il quale è prevista l’installazione nella piattaforma informatica del Progetto Proterina-2. In dettaglio è stata considerata la possibilità di alimentare il modello con dati satellitari e di realizzare attività sperimentali connesse al monitoraggio e alla modellizzazione dell’umidità del combustibile morto (necromassa di origine vegetale).

E’ stata brevemente illustrata la piattaforma informatica che nell’ambito del Progetto implementerà l’ARPAS, destinata alla condivisione di dati e modelli e all’ulteriore integrazione con dati satellitari a media risoluzione, che forniranno informazioni dinamiche sulla necromassa combustibile e potranno essere inseriti in sistemi/modelli per la stima del rischio incendi. La piattaforma consentirà lo sviluppo e l’implementazione degli strumenti di supporto per il run dei modelli di previsione e per la simulazione della propagazione degli incendi. I dati satellitari saranno acquisiti dalla stazione di ricezione di cui si doterà a breve l’ARPAS e consentiranno tra l’altro l’elaborazione di mappe di supporto alla Protezione Civile.

Nel seminario sono state descritte le potenzialità e i limiti di simulatori per la propagazione degli incendi, che potranno essere alimentati anche con i dati elaborati dalla stazione di ricezione satellitare di nuova installazione e con quelli provenienti dalla rete per il monitoraggio dell’umidità del combustibile, i cui sensori saranno collocati in alcune parti del territorio della Regione Sardegna.
Sono state inoltre considerate le possibili applicazioni dei simulatori di propagazione degli incendi quale supporto per la pianificazione di interventi preventivi a breve e lungo termine, strumento di istruzione degli operatori di protezione civile, supporto alle operazioni di lotta agli incendi, mezzo di studio per futuri scenari climatici e vegetazionali.

Sono stati richiamati i metodi utilizzati per la previsione di pericolo di incendio a cura della Protezione Civile Regionale, tra cui il Modello RISICO (RISchio Incendi Coordinamento) alimentato per quanto riguarda i dati dinamici, dai dati in uscita dei modelli meteorologici forniti dal Dipartimento Meteoclimatico dell'ARPAS, quali BOLAM e MOLOCH.

Infine sono state illustrate le caratteristiche spettrali della biomassa in combustione, rilevabili da piattaforme aeree e dalle missioni satellitari iperspettrali di prossima generazione. E’ stato evidenziato che i fuochi attivi emettono nell’intervallo spettrale del medio infrarosso (MIR) e dell’infrarosso termico (TIR) mentre l’emissione spettrale di elementi in traccia può essere rilevata con strumenti ad alta risoluzione spettrale nel vicino infrarosso (NIR). E’ stato dimostrato che l’emissione del potassio è l’unica che può essere individuata con quest’ultimo sistema di identificazione e misura, ed essendo presente sia di giorno che di notte consente di disporre di una metodica da utilizzare per la localizzazione di piccoli incendi.

Scarica i documenti:
- Locandina del meeting [file.pdf]
- Programma del meeting [file.pdf]