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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

19° Rapporto sulla gestione rifiuti urbani

bidoni raccolta differenziata
05.03.2019

Il 19° Rapporto illustra il quadro dei rifiuti urbani (RU) raccolti e gestiti in Sardegna nel 2017, elaborato dall’ARPAS sulla base delle dichiarazioni fornite da Comuni e loro aggregazioni tramite la compilazione del Modulo Osservatorio Rifiuti Urbani del SIRA e verificate con quelle fornite dagli impianti che ricevono e trattano i rifiuti, integrate, laddove necessario, dai dati estrapolati dal MUD. Gli stessi dati vengono poi forniti anche all’ISPRA per l’elaborazione del Rapporto nazionale.

Nel 2017 tuttavia si è registrata una minor partecipazione dei comuni alle attività di monitoraggio dei Rifiuti Urbani, con l’invio della dichiarazione di soli 307 comuni su 377 presenti nel territorio regionale entro la scadenza prevista del 30 aprile 2018; questo fatto rappresenta sicuramente una criticità, sia perché espone gli Enti alla possibilità di una penalizzazione per il 2019, ai sensi di quanto previsto dalla L. 221/2015, sia perché l’assenza di informazioni da parte dei comuni riduce la possibilità di ricostruire un quadro completo regionale, costringendo a maggiori verifiche.

La produzione dei rifiuti urbani nel 2017 è stata pari a 729.607,48 tonnellate, con un calo di circa 6.000 t, concentrato nelle frazioni a smaltimento che testimonia la ripresa di una tendenza alla riduzione dei rifiuti prodotti. La percentuale di raccolta differenziata nel 2017 ha raggiunto, a livello regionale, il 62,8%, mostrando così un incremento superiore al 3% rispetto al dato 2016 che ci colloca al settimo posto fra le regioni italiane.
Conseguentemente anche il pro capite di rifiuti urbani totali è sceso a 443 kg/ab/anno, 2 kg/ab/anno in meno rispetto al precedente anno.

I rifiuti destinati allo smaltimento sono stati 271.536,02 t, (circa 26.233 t in meno rispetto al 2016); le frazioni differenziate raccolte, invece, sono salite a 458.071,45 t (circa 20.200 t in più rispetto al 2016).
Le frazioni raccolte in maniera differenziata sono cresciute su tutto il territorio, con particolare riferimento alla carta (+4% sul dato 2016), al vetro (+10%) e alle plastiche (+14%), ma soprattutto ai rifiuti da spazzamento stradale a recupero (+70%), ai tessili (+19%) e agli oli (+14%). Soprattutto per queste frazioni minori esistono ancora dei margini di miglioramento nel territorio regionale, sui quali occorrerà concentrare l’attenzione in fase di progettazione dei servizi. Mostra invece un’ulteriore riduzione la raccolta della frazione verde in via differenziata (-7% rispetto al dato 2016).

Nel 2017, analizzando i dati a livello comunale si evidenzia che sono 315 i comuni sardi (nel 2016 erano 253) che hanno raggiunto degli ottimi risultati superando l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata con una popolazione coinvolta che si avvicina al 70% del totale, contro il 50% del 2016. Fra questi comuni sono ben 63 quelli che superano l’80% di raccolta differenziata (obbiettivo che il Piano regionale prevede per il 2022) contro i 49 del 2016, altri 74 superano il 75% di RD ai quali se ne aggiungono ben 97 nella fascia fra il 70% e il 75%, mentre per i restanti 81 la percentuale supera comunque il 65% previsto della norma.
Si vuole sottolineare come fra i comuni più virtuosi vi siano molti piccoli centri, spesso operanti in associazione, ma anche numerosi centri turistici, ove la produzione dei rifiuti si moltiplica nei mesi estivi, ma che sono riusciti negli anni ad adottare metodologie di gestione capaci di incanalare correttamente questi flussi aggiuntivi, raggiungendo dei risultati di eccellenza.

Un altro dato positivo è quello della percentuale di riciclo, il cui obiettivo di legge al 2020, è fissato al 50%: in funzione del metodo di calcolo utilizzato fra quelli proposti dalle norme comunitarie; la nostra Isola ha conseguito un risultato che va dal 50% al 56%, in crescita di diversi punti percentuali rispetto al dato 2016 anche se l’obiettivo previsto dal Piano regionale è più ambizioso e prevede il raggiungimento del 70% di riciclo per il 2022.

Dal punto di vista impiantistico nel 2017 sono entrati in attività alcuni nuovi impianti di compostaggio che consentono di ampliare ulteriormente la disponibilità di trattamento sul territorio regionale. A causa invece dei lavori di revamping del termovalorizzatore di Macomer e delle numerose fermate di quello di Capoterra, è diminuita la quantità di rifiuti oggetto di termovalorizzazione (-11% sul dato 2016) e conseguentemente i rifiuti conferiti a discarica sono aumentati e soprattutto è aumentata la quantità di rifiuti urbani biodegradabili abbancati (92,5 kg/ab/a). Questo dato rappresenta una criticità che si auspica sia superato entro il 2018, data in cui la previsione normativa è di 81kg/ab/anno. Si evidenzia inoltre il dato relativo alla diminuzione dei volumi di discarica disponibili.
In generale sebbene la tendenza registrata sia assolutamente positiva è fondamentale l’adozione della raccolta domiciliare porta a porta nei Comuni più popolosi dell’Isola, che di fatto penalizzano il risultato regionale, ed è inoltre necessario investire ulteriormente su azioni finalizzate alla riduzione dei rifiuti e al miglioramento della differenziazione, in modo da minimizzare le quantità di rifiuti, in particolare quelli biodegradabili, da inviare a valorizzazione energetica o smaltimento.

Tra gli strumenti che possono contribuire a questi risultati, la Regione ha confermato il meccanismo di premialità/penalità che premia i comuni virtuosi con una riduzione delle tariffe di conferimento e penalizza quelli non virtuosi; inoltre a livello nazionale vige un meccanismo di penalizzazione sul calcolo del tributo in discarica in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta a livello comunale. Oltre a ciò, a livello regionale, sono in corso di redazione le linee guida per l’attuazione della tariffa puntuale, che ha l’obbiettivo di ridurre ulteriormente la produzione dei rifiuti, in particolare di quelli avviati a smaltimento, e consentire che ogni cittadino paghi per quanto usa il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti.

Documenti e link correlati:
- 19° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna [file.pdf]
- 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 17° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 16° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 15° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 14° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 13° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 12° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 11° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 10° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna
- 9° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna