Verso una destinazione turistica sostenibileLa Conservatoria delle coste, nell’ambito del Programma CAMP, ha lanciato il progetto per il primo Eco-Ostello in Sardegna recuperando l’ex ospedale dell’epoca mineraria.
Attorno a tale innovativo progetto è stato sviluppato il progetto “Buggerru Destinazione Sostenibile” che integra gli obiettivi di sostenibilità all’intera offerta turistica del territorio di Buggerru.
Il concetto di turismo sostenibileIl principio di turismo sostenibile è stato definito, per la prima volta, nel 1988 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (WOT): “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”. Adottare una politica turistica per rispondere concretamente alle esigenze di sviluppo sostenibile del settore turistico significa mettere in pratica un insieme di azioni che garantiscano:
- la competitività e lo sviluppo economico del settore turistico;
- il rispetto delle condizioni ambientali, della biodiversità e della funzione dell’ecosistema;
- il rispetto delle comunità locali, dei loro usi e costumi, del patrimonio culturale e della crescita dell’occupazione locale.
Buggerru, il contesto e i valori ambientali e storico culturaliBuggerru, sorto nel territorio fra Torre Domestica e Capo Pecora come villaggio di pescatori, è cresciuto lungo la direttrice che collega la costa alle zone più interne di estrazione mineraria.
È stato infatti per lungo tempo parte del sistema dei porti minori, in passato saldamente legata all’attività estrattiva del comparto iglesiente.
La ricchezza di giacimenti metalliferi ha dato adito all’intenso sfruttamento minerario con dimensioni produttive che, se da un lato hanno restituito un vastissimo ed articolato patrimonio di archeologia industriale (Pranu Sartu, la miniera Malfidano e l’annessa laveria), parte integrante dell’unicità e della riconoscibilità del paesaggio, da un altro hanno anche restituito un’area vulnerata sotto l’aspetto ambientale.
Il nuovo porto di Buggerru, realizzato da un trentennio principalmente con finalità turistiche per la nautica da diporto, rappresenta una importante infrastruttura conosciuta in particolare per le problematiche legate all’interferenza con le dinamica costiera che ne limita fortemente la funzionalità a causa del frequente insabbiamento.
Il territorio di Buggerru vanta valori paesaggistici, ambientali e culturali di prim’ordine. La presenza stessa di aree naturali di pregio, istituzionalmente protette come il Sito di Interesse Comunitario di “Is Compinxius - Campo Dunale di Buggerru - Portixeddu” (ITB042247) e quello di “Capo Pecora” (ITB040030), nonché del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dichiarato dall’UNESCO nel 1998 primo Parco Geo-minerario, Storico ed Ambientale del mondo, sancisce lo stretto rapporto tra risorse culturali e ambientali dell’intera area.
Il tratto costiero di Buggerru è un complesso sistema di costa alta e potenti falesie che si intervallano a sistemi di spiaggia dallo stato di conservazione pressoché integro. Si riconosce una pressione turistica stagionale relativamente limitata sulla fascia litoranea e sul principale sistema sabbioso che, a partire dalla spiaggia di Buggerru (750 mt), si allunga per ulteriori 2.800 mt sino al villaggio stagionale di Portixeddu, e più significativa sul sistema sabbioso di Cala Domestica.
Nel raggio di meno di 10 Km dall’abitato di Buggerru sono presenti alcune tra le più belle spiagge di tutta la Sardegna, come il campo dunale di Piscinas per un’estensione complessiva di spiagge fruibili pari a 16 km e una superficie di oltre 50 ha.
A sud, oltre alla citata spiaggia di Cala Domestica, si segnala la galleria mineraria Henry e i monumenti naturali del Pan di Zucchero, dei Faraglioni di Masua e del Canal grande di Nebida. La realizzazione dell’Eco-Ostello si inserisce dunque nel sistema dei valori culturali e ambientali del Sulcis- Iglesiente e dell’Arburese, che il progetto vuole interpretare ed esaltare.
Una strategia integrata di turismo sostenibile per BuggerruNel territorio del Sulcis-Iglesiente la carenza di un approccio strategico è particolarmente evidente nel settore del turismo, forse perché storicamente si è beneficiato di un patrimonio straordinario di risorse e, anche in assenza di un’offerta turistica ben congegnata, il turista del passato comunque era attratto da tale ricchezza. Ciò ha alimentato e diffuso l’illusione, o la presunzione, di poter evitare di inserirsi in un processo programmato e continuativo di innovazione del prodotto-turismo. Da qualche anno però il contesto è mutato radicalmente: gli investimenti pubblicitari sono in aumento, l’abbattimento delle tariffe aeree ha cambiato la mappa delle destinazioni turistiche, i turisti manifestano la tendenza a modificare le proprie abitudini. Oggi non si può più sperare di essere competitivi sul mercato turistico se non mettendo al centro degli interventi una strategia di sviluppo, di comunicazione e di commercializzazione dei prodotti turistici.
Nella consapevolezza di questa prospettiva la Conservatoria delle coste, nell’ambito del programma CAMP Italia, ha avviato un processo per la diffusione del turismo sostenibile in Sardegna. L’impegno è di raggiungere, nel quadro di un equilibrio tra la tutela e la conservazione degli ecosistemi costieri, quelle dei visitatori e quelle delle comunità locali, le seguenti tre finalità fondamentali:
• dare al territorio un approccio strategico per creare benefici alla comunità locale e per l’economia;
• qualificare la propria offerta a fronte di un mercato sempre più competitivo;
• costituire un prodotto turistico legato ai valori che la Conservatoria delle Coste esprime.
Il processo di costruzione della strategia, è attualmente in corso di elaborazione e verrà applicata sperimentalmente nel territorio di Buggerru.
In particolare, la strategia per il territorio di Buggerru ruoterà attorno al perno dell’Eco-ostello che dovrà diventare sempre più un elemento di sistema del territorio, tramite fondamentale per costruire una rete territoriale di accoglienza dei visitatori. In questo cammino complessivo che parte da un territorio fragile e diviso, separato e conflittuale, e che potrà trovare il suo equilibrio nell’interazione fra i diversi attori locali sia istituzionali che operativi, il contributo specifico e prezioso della Conservatoria delle Coste è quello di farsi sempre più “laboratorio di sostenibilità”. I principi fondamentali della strategia verranno sintetizzati nella Politica per un turismo sostenibile di Buggerru.
ApprofondimentiConsulta la pagina sul progetto dell'Eco-Ostello