- Perchè la conservatoria
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Perché la conservatoria delle coste?
Quali sono le ragioni che spingono il governo di questa Regione a considerare le aree costiere non come uno spazio ordinario ma come un bene essenziale per lo sviluppo sostenibile della Sardegna? Le ragioni sono sicuramente molteplici e sono di carattere ecologico, sociale, economico e culturale.
Una diversità biologica indispensabileIl progresso della scienza nel campo della biologia, della geologia e dell’ecologia ci permette di conoscere meglio la qualità e le specificità degli ambienti costieri.
L'interesse sociale verso le aree costiereIl mare rappresenta un indiscutibile luogo di attrazione sociale, sono tanti i visitatori che frequentano ogni estate le nostre coste (inclusi i residenti) attratti dal loro fascino e dal desiderio di conquistare i suoi spazi sconfinati.
Coste e sviluppo economicoAl giorno d’oggi è perfettamente chiaro e condiviso nella nozione di sviluppo sostenibile che la protezione dell’ambiente e lo sviluppo economico non sono necessariamente antagonisti, ma possono e devono coniugarsi nella ricerca permanente di equilibri, alcuni precari, ma con la forte convinzione di dover preservare il futuro delle generazioni che verranno.
Un valore culturale e storicoLa costa, dove i confini della terra, del mare e del cielo si incontrano e si confondono, è al giorno d’oggi percepita come un luogo di sogno, d’immaginazione e di contemplazione.
La missione della Conservatoria delle Coste
Al fine di conciliare gli interessi privati e pubblici sul diritto all’uso del suolo in ambito costiero, la Regione si avvale di un insieme di strumenti normativi quali: il piano paesaggistico regionale, i piani territoriali di coordinamento, i piani urbanistici comunali, i piani di gestione dei parchi nazionali, delle aree marine protette, della zone ricadenti nelle aree SIC e ZPS, ecc…
Al fine di conciliare gli interessi privati e pubblici sul diritto all’uso del suolo in ambito costiero, la Regione si avvale di un insieme di strumenti normativi quali: il piano paesaggistico regionale, i piani territoriali di coordinamento, i piani urbanistici comunali, i piani di gestione dei parchi nazionali, delle aree marine protette, della zone ricadenti nelle aree SIC e ZPS, ecc…