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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Aperto un Blog per la valorizzazione di "Is Mortorius"

Compendio di Is Mortorius
La Conservatoria delle Coste e il Comune di Quartu Sant’Elena sperimentano un percorso di collaborazione sul compendio di Is Mortorius, composto da un’insenatura con spiaggia sabbiosa e tratti di ghiaia, sovrastata da un nuraghe con spettacolare vista sul mare, e da fortificazioni militari della Seconda Guerra Mondiale. L’azione in sinergia dovrà condurre alla valorizzazione di questa area nel rispetto dei principi di tutela dell’ambiente e delle testimonianze storiche. Ma il progetto su Is Mortorius vorrebbe anche essere un “caso pilota” di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte, con una chiamata ad esprimere, in diverse forme, pareri e suggerimenti per una trasformazione “partecipata” di questo tratto del litorale.
Così si apre sul web un blog dedicato all’iniziativa che servirà da piattaforma di lancio per il lavoro di riqualificazione a Is Mortorius. In questo spazio di discussione e sperimentazione è già possibile inviare fotografie, racconti, aneddoti, idee o proposte che saranno – come è ormai abituale nel web 2.0 – l’innesco di valutazioni e momenti di confronto tra gli stessi partecipanti alla comunità telematica. I risultati di questo processo saranno posti alla base di un concorso di idee che verrà lanciato dalla Conservatoria delle Coste nei prossimi mesi. Altri spunti potranno arrivare dai momenti di sensibilizzazione organizzati sul posto dalla stessa Conservatoria, nell’ambito di un programma per la promozione della fruizione sostenibile delle spiagge.

L’iniziativa è stata presentata giovedì 2 luglio in una conferenza stampa nella sede della Conservatoria delle Coste, in via Mameli 96 a Cagliari. Insieme al direttore dell’Agenzia, Alessio Satta, hanno preso parte all’incontro l’assessore alle Politiche Ambientali e Beni Culturali del Comune di Quartu Sant’Elena, Paola Loi, e il presidente dell’AssFort, associazione che studia e documenta le postazioni militari, Giuseppe Carro. Proprio da questa attività di studio è previsto uno dei primi contributi al laboratorio progettuale per la valorizzazione di Is Mortorius. Il gruppo guidato da Carro esporrà una sua ipotesi di recupero e uso delle batterie costiere (postazioni con armamento pesante in funzione antisbarco) che avrebbero dovuto fronteggiare l’urto di un eventuale attacco degli Alleati in Sardegna. La prova del fuoco toccò invece alla Sicilia, dove le truppe americane cominciarono la risalita verso nord che porterà alla liberazione dal fascismo e alla fine della guerra in Italia.
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