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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Castelsardo, progetto Astice

Incontro pesca - Castelsardo
L’agenzia Conservatoria delle Coste in collaborazione con il Servizio Pesca dell’Assessorato Agricoltura e riforma Agro-Pastorale e con il COMBIOMA (Centro di COMpetenza sulla BIOdiversità MArina) ha organizzato ieri a Castelsardo il primo incontro di presentazione del progetto G.I.R.A. (Gestione Integrata delle Risorse Alieutiche) nell’ambito del programma di azioni del progetto CAMP Sardegna – Coastal Area Management Programme.

Il Professor Angelo Cau ha illustrato le dinamiche secondo cui si svilupperà il progetto di ripopolamento dell’astice da realizzare in un area di mare localizzata nei pressi di Castelsardo (Azione di ripopolamento ai fini di una pesca sostenibile dell’astice Homarus gammarus in un area del Nord Sardegna area CAMP NORD – Sardegna). Con il coinvolgimento attivo dei pescatori, si mirerà al recupero degli esemplari 'sotto taglia' che di solito finiscono nel mercato nero per immetterli nella zona di ripopolamento e prelevarli solo quando avranno raggiunto la taglia idonea alla commercializzazione.

All’incontro di martedì è intervenuto il direttore regionale di Legapesca, il Sig. Gianni Usai, che ha portato l’esperienza dei pescatori di Cabras, esortando la marineria di Castelsardo a creare un unico soggetto capace di stimolare gli operatori e far fronte alle nuove sfide del mercato della pesca.
Il progetto, coordinato dall’Agenzia Conservatoria delle Coste, si inserisce nella strategia di gestione più ampia integrata delle coste sarde e favorirne lo sviluppo sostenibile.

Il direttore della Conservatoria, Alessio Satta ha inoltre precisato come questo progetto di gestione integrata della risorsa ittica, coordinato dall’Agenzia, abbia diverse ricadute economiche, sociali e gestionali sulla città di Castelsardo, come meta di turismo sostenibile. L’incremento della produttività di astice, renderà possibili infatti una serie di azioni per la valorizzare del pescato, a partire dalla riqualificazione dei pescatori impegnati, per proseguire poi con il coinvolgimento dei ristoratori locali nella creazione di un effettivo sbocco commerciale e nella promozione di una filiera corta. Una maggiore offerta risponde tra l’altro all’esigenza di promuovere prodotti a chilometro zero a consumatori garantiti da una concreta tracciabilità del pescato.