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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Torre di Trabuccato | Asinara, Porto Torres

Torre di Trabuccato
Nel luglio 1609 l’impresario Gerolamo Carta ricevette l’ordine di costruire tre torri costiere sull’Asinara, nelle località di Trabuccato, di Cala d’Oliva (sui ruderi di una precedente piccola fortificazione) e di Cala d'Arena. La torre di Trabuccato venne eretta a partire dal 1610 con le dimensioni proprie delle torri “de armas", la cui guarnigione raggiunse la consistenza di un comandante, un artigliere e quattro soldati. Tra le principali ragioni della sua erezione vi è la necessità di proteggere la tonnara di Trabuccato, sicuramente in funzione nei primi trenta anni del XVII secolo.
Come le altre torri dell’isola di forma troncoconica, era la classica torre “de armas” di medie dimensioni, con diametro di base di circa 11 metri ed un’altezza di quasi 12, con l’ingresso a circa 5 metri dal suolo. Una scala esterna di origine ottocentesca in muratura conduce all’unica camera centrale di circa 6,5 metri di diametro sormontata dalla volta a cupola sorretta dall’unico pilastro centrale. Si accede alla piazza d’armi tramite la scala, ricavata nello spessore murario, nella quale vi è ancora traccia dello spalamento per mezzo diametro verso terra e con gli alloggiamenti delle bocche da fuoco sul mezzo diametro opposto in direzione mare. Dalla piazza d’armi, a circa 40 metri sul mare, ancora oggi la torre può vigilare su un ampio tratto di mare con una profondità visiva di oltre 40 km nelle migliori condizioni meteo, per un arco visivo di oltre 270°.
La fortificazione di traboccato triangolava visivamente e con i vari segnali visivi, luminosi e sonori con le torri della Pelosa e torre Falcone, oltre che con la fortezza del Castellaccio, mentre, a dispetto della vicinanza, non godeva del contatto visivo con le torri di Cala d’Oliva e di Cala d’Arena. Anche sulla torre di Trabuccato, come quella di Cala d’Oliva e di Cala d’Arena, l’invasione ad opera di alcune galere di Biserta fu attaccata e gravemente danneggiata. Successivamente la torre subì numerosi attacchi e occupazioni, prima da parte dei corsari francesi guidati dal capitano Roques, poi da altri predoni francesi. A causa delle diverse incursioni, e dei rispettivi combattimenti, la torre di Trabuccato necessitò di svariati interventi di restauro. Tra cui quelli del 1720, poi nel 1767 su progetto del capitano ingegnere Belgrano di Famolasco, poi ancora nel 1778 dal mastro Antonio Depalmas, seguito ancora da altri nel 1786 poi nel 1828 e nel 1834. Nel marzo 1843 la torre di Trabuccato risultava ancora presidiata da una piccola guarnigione.
Trovandosi all’interno del Parco Nazionale dell’Asinara, il transito carrabile è possibile con i mezzi pubblici e con i mezzi autorizzati dal Parco Nazionale, oltre che a piedi e con le biciclette.
Lasciata l’auto ai porti turistici di Stintino o di Porto Torres ci si imbarca nei traghetti che sbarcano rispettivamente ai moli di Fornelli e Cala Reale dai quali si possono prendere i mezzi autorizzati dal parco i quali consentono di attraversare tutta l’isola per giungere fino al borgo di Cala d’Oliva. Pochi tornanti prima del borgo, si giunge ai piedi della collina su cui si erge la torre a circa 20 metri sul livello del mare.

Altre informazioni
Fruibilità del bene: la torre è accessibile per mezzo di una scala esterna in muratura addossata alla struttura e dalla scala interna, ricavata nello spessore murario di accede alla piazza d’armi.
Accessibilità dell’area: facilmente accessibile attraverso il sentiero in terra battuta vista la prossimità alla viabilità carrabile.
Carrabile: si giunge ai piedi della torre con i mezzi autorizzati dal Parco Nazionale.
Pedonale: abbastanza agevole percorrendo un sentiero di circa 300 metri.
Percorrenza dal punto di sosta: 10 minuti.
Panoramicità: con un ampio raggio visivo di circa 270°, ha una profondità di osservazione di circa 40 km in condizioni di buona visibilità, fino alle coste dell’isola madre.
Torri visibili: Torre della Pelosa e Torre Falcone Torre di Porto Torres.