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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Torre di Capo Mannu | San Vero Milis

Torre di Capo Mannu
Il promontorio su cui sorge la torre nei documenti del 1572 era denominato “Capo las Salinas”, mentre in uno risalente al 1578 “Monte delle Saline di Oristano”. La denominazione di Capo Mannu, attualmente in uso, comparve in latino come “Capitis Magni” fin dal 1590, in spagnolo “Cabo Maño” nel 1620 o “Cabo Manno” nel 1639 e nel 1680 ed in sardo “Cabu Mannu” (nel 1729) o “Cabidurimannu” più tardi nel 1740. In tempi più recenti è stata chiamata anche di “Su Capu”.
Edificata con lo scopo di presidiare la cala di Su Pallosu, come si certificava nel 1572 “… il Capo las Salinas può ospitare un buon numero di galere, possiede legname ma non acqua… ”, di sorvegliare la tonnara attiva già nel XVI secolo (denominata di “Su Pallosu”) ma anche tutta la fascia costiera a nord del Sinis (vigilata anche dalle torri di “Sa Mora” e di “Scala ‘e Sale”), fino alla spiaggia di Is Arenas, le scogliere di Santa Caterina e la torre di “Capo Nieddu”.
Nel 1572 il Camos dava indicazioni per la costruzione di una torre semplice, a protezione delle saline, dotata di cisterna interna preventivando anche il costo di realizzazione in 240 scudi.
Nel 1577 il Capellino, nella sua carta del Regno di Sardegna, disegna una torre in Capo Mannu, e nel 1580 il Fara in “Chorografia” parla di “ad turrem speculatoriam capitis magni sue salinarium”. Pertanto venne probabilmente eretta con la funzione di avvistamento e segnalazione, tra il 1572 e il 1577, a protezione delle saline e delle numerose tonnare che in quel periodo furono impiantate al largo della costa Oristanese.
Nel suo sopralluogo il Ripoll trovò la torre ancora integra e indicava la sola necessità di un intervento sull’impermeabilizzazione della terrazza.
Nel 1801 si aggiunse alle dotazioni già presenti un artigliere fornito di due cannoni, di spingarda e di fucili.
Nel 1842 la torre era ancora operativa nelle sue funzioni con la presenza di un alcade e due soldati, armati di due mortaretti e tre fucili con baionetta. Presumibilmente si trattava di una camera unica con la volta a cupola. In origine la torre doveva avere un diametro alla base di circa 9 m, il diametro della piazza d’armi di circa 8 m e un’altezza pari a circa 10 m.
La guarnigione era composta da un alcade e due soldati cui, nel 1801, si aggiunse un artigliere, con relativo armamento di due cannoni e spingarda, come già menzionato in precedenza.
Pertanto, era una “torre de armas” assimilabile per dimensioni ad una “senzillas” già attiva dal 1590.
In alcuni documenti d’archivio del 1620, si attestava che “… les torres de Orfano Puddo, Scala Sal y Cabo Maño del Campidano de la ciutat de Oristany ha necessitat deser reparadas en moltes parts… ” e conseguentemente furono eseguite le opportune opere di manutenzione.
In seguito, nel 1784, furono effettuati altri interventi di riparazione per una spesa di 341 lire; successivamente vennero eseguiti altri lavori nel 1786. In fine, nel 1822, l’Amministrazione delle Torri spese 1.250 lire sarde per la realizzazione di un intervento eseguito da due impresari muratori (tali Salvatore Peddis e Antonio Contini).
La torre venne presidiata fino al 1846 e successivamente abbandonata.

Altre informazioni
Fruibilità del bene: raggiungibile agevolmente ma in condizioni di sicurezza scadenti. L’accesso alla torre avviene tramite alcuni gradoni di altezza variabile tra i 40 e i 60 cm.
Accessibilità dell’area: ottima.
Carrabile: attraversato il centro di Putzu Idu, dalla località Sa Marigosa si prende una strada stretta sulla destra con l’indicazione della torre. La Torre è a strapiombo sul mare e necessita quindi di molta prudenza. Si giunge fino a circa 300 metri dalla torre.
Pedonale: percorso abbastanza agevole per le caratteristiche orografiche specifiche del sito. Percorrenza dal punto di sosta dell’auto: 10 minuti.
Panoramicità: ottima per un raggio visivo di 360°. Si può osservare l’intera spiaggia di Is Arenas fino a Capo Niueddu.
Torri visibili: Torre Sa Mora, Torre di Scala ‘e Sali, Torre delle Saline, Su Puttu, Torre di Pittinuri. In giornate particolarmente limpide si osservano porzioni di costa piuttosto ampie, oltre che un ampio panorama verso l’entroterra.