Pubblicato il Report sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali sanitari nella Regione Sardegna - anno 2010
I rifiuti sanitari derivanti dalle strutture Sanitarie sono normati dal D.P.R. 15 luglio 2003, n. 254; tale decreto disciplina la gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179.
La regione Sardegna è tenuta ad istituire sistemi di monitoraggio e di analisi dei costi e della congruità dei medesimi relativamente alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti sanitari, ed ad inviare le risultanze all’APAT e al Ministero della Ambiente e al Ministero della Salute.
Nel corso del 2011 il competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha avviato una raccolta dati presso i produttori dei rifiuti sanitari (ASL – AOU -AOBROTZU – Cliniche Private) e i soggetti autorizzati alla raccolta, deposito preliminare e smaltimento finale sia mediante termodistruzione sia tramite sterilizzazione.
I risultati sono raccolti nel documento “I rifiuti sanitari in Sardegna – anno 2010 “.
I risultati dell’analisi mostrano che la produzione dei rifiuti sanitari nelle strutture pubbliche, individuati dalle tipologie di rifiuti speciali con i codici CER 18, è stata di 3.565,86 tonnellate.
Circa il 99,89 % di tali rifiuti è costituito dai rifiuti sanitari distinti dalle prime quattro cifre del codice CER 1801, cioè derivanti dalla sanità umana. Inoltre il 93,92% è costituito da rifiuti pericolosi a rischio infettivo CER 180103*.
Dall’analisi dei dati si desume che la produzione annuale di rifiuti per posto letto è stata pari a 605,25 kg/anno. Rapportandolo questo dato ai giorni dell’anno solare, si ottiene che giornalmente ogni posto letto ha prodotto mediamente 1,66 kg di rifiuti.
Nel periodo in esame (1.1.2010 ÷ 31.12.2010) i rifiuti sanitari cer 180103 sono stati prevalentemente smaltiti mediante incenerimento, che ha interessato 3.252,91 tonnellate, mentre le restanti 95,95 tonnellate, sono state sterilizzate.
Il costo medio di smaltimento dei rifiuti CER 180103 è pari a 509,29 euro/tonnellate.
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I rifiuti sanitari in Sardegna - anno 2010 [file .pdf]
La regione Sardegna è tenuta ad istituire sistemi di monitoraggio e di analisi dei costi e della congruità dei medesimi relativamente alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti sanitari, ed ad inviare le risultanze all’APAT e al Ministero della Ambiente e al Ministero della Salute.
Nel corso del 2011 il competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha avviato una raccolta dati presso i produttori dei rifiuti sanitari (ASL – AOU -AOBROTZU – Cliniche Private) e i soggetti autorizzati alla raccolta, deposito preliminare e smaltimento finale sia mediante termodistruzione sia tramite sterilizzazione.
I risultati sono raccolti nel documento “I rifiuti sanitari in Sardegna – anno 2010 “.
I risultati dell’analisi mostrano che la produzione dei rifiuti sanitari nelle strutture pubbliche, individuati dalle tipologie di rifiuti speciali con i codici CER 18, è stata di 3.565,86 tonnellate.
Circa il 99,89 % di tali rifiuti è costituito dai rifiuti sanitari distinti dalle prime quattro cifre del codice CER 1801, cioè derivanti dalla sanità umana. Inoltre il 93,92% è costituito da rifiuti pericolosi a rischio infettivo CER 180103*.
Dall’analisi dei dati si desume che la produzione annuale di rifiuti per posto letto è stata pari a 605,25 kg/anno. Rapportandolo questo dato ai giorni dell’anno solare, si ottiene che giornalmente ogni posto letto ha prodotto mediamente 1,66 kg di rifiuti.
Nel periodo in esame (1.1.2010 ÷ 31.12.2010) i rifiuti sanitari cer 180103 sono stati prevalentemente smaltiti mediante incenerimento, che ha interessato 3.252,91 tonnellate, mentre le restanti 95,95 tonnellate, sono state sterilizzate.
Il costo medio di smaltimento dei rifiuti CER 180103 è pari a 509,29 euro/tonnellate.
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I rifiuti sanitari in Sardegna - anno 2010 [file .pdf]