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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Tempio: custodia carceraria per l'incendiario di Capo Figari

incendio golfo aranci
Positiva conclusione dell’indagine del Corpo Forestale a seguito del gravissimo incendio che, in data 24 giugno 2013, ha interessato Capo Figari, in una delle parti più pregiate del territorio del comune di Golfo Aranci e di tutta la Sardegna nord orientale.

All’epoca si trattava dell’episodio più grave registrato nell’isola, al termine del quale si registravano poco più di 200 ettari distrutti dal fuoco, interessati da macchia mediterranea frammista a ginepri ed olivastri di notevole valenza ambientale, ricadenti nel’ambito dell’area del SIC di Capo Figari ITB013018 e ZPS ITB010009.

L’immediato avvio delle indagini del Corpo Forestale, prontamente intervenuto sul posto con i Nuclei investigativi di Olbia e di Tempio Pausania, permetteva da subito di indirizzare la responsabilità dell’evento in parola nei confronti di un giovane del luogo, tale Mirko MORLE’, di anni 28. Fondamentale, oltre al pronto intervento dei Nuclei investigativi predetti, è risultato il coordinamento dell’attività di indagine della direzione del Servizio Territoriale di Tempio.
Altrettanto rilevante è risultata l’acquisizione di immagini di un sistema video comunale e le immediate testimonianze raccolte dagli investigatori intervenuti.

Nonostante i tentativi di inquinamento delle prove registrati, anche a cura di parenti stretti dell’indagato, lo stretto coordinamento dell’attività di indagine tra Nuclei investigativi di Tempio, Procura della Repubblica dello stesso centro e Nucleo investigativo regionale, l’indagine avviata ha portato al risultato definitivo dell’arresto del responsabile dell’incendio.

Sulla base del solido quadro probatorio descritto, in data 03 settembre 2013, il G.I.P. di Tempio, su richiesta del Pubblico Ministero, D.ssa Atzori, emetteva una ordinanza di custodia in carcere a carico del predetto MORLE’ Mirko per il reato di incendio boschivo doloso.
Lo stesso giorno 03.9.2013, la misura cautelare veniva eseguita dal Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Forestale (NIPAF) di Tempio e l’interessato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per quanto accertato nel corso delle indagini nei confronti di testi compiacenti o favoreggiatori, sono in corso approfondimenti con il coordinamento della Procura di Tempio e che sicuramente porteranno ad ulteriori segnalazioni di indagati in concorso.

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