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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Coste e sviluppo economico

Parco della Maddalena: isola di Santa Maria
Al giorno d’oggi è perfettamente chiaro e condiviso nella nozione di sviluppo sostenibile che la protezione dell’ambiente e lo sviluppo economico non sono necessariamente antagonisti, ma possono e devono coniugarsi nella ricerca permanente di equilibri, alcuni precari, ma con la forte convinzione di dover preservare il futuro delle generazioni che verranno.

L’industria turistica, prima risorsa economica delle regioni costiere, si nutre di un’aspirazione ad una natura incontaminata che si basa indiscutibilmente sulla capacità di conservare una parte significativa di costa selvaggia. La principale “risorsa” turistica della Sardegna è rappresentata ancora oggi dall’importante estensione della costa ancora incontaminata; la perdita di questo paesaggio, unico e straordinario, rischia di creare un effetto a catena sulla percezione della Sardegna presso i suoi visitatori.

Uno sviluppo sostenibile del turismo è possibile non attraverso un aumento sconsiderato dei posti letto, ma favorendo una maggiore integrazione delle attività che operano sul territorio rendendolo fruibile a tutti i visitatori ma nel rispetto della capacità di carico turistica propria di ogni luogo. L’agricoltura occupa una parte importante dei comuni costieri, trasforma spazi aperti che contribuiscono alla diversità degli ambienti naturali e all’attrattività dei paesaggi permettendo inoltre il mantenimento di una popolazione permanente su dei territori caratterizzati da una forte frequentazione stagionale.
Lo sfruttamento delle risorse del mare ed in particolare della pesca rappresenta un’altra economia delle aree costiere.

La conservazione e lo sviluppo della pesca tradizionale rappresenta una sfida importante per il mantenimento degli equilibri economici in ambito costiero, anche attraverso il rafforzamento di nuove attività ecocompatibili come la pescaturismo e l’ittiturismo.