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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

La conservazione del patrimonio costiero come investimento per il futuro

Le coste della Sardegna, come quelle di tutti i paesi del Mediterraneo, sono portatrici di una parte significativa del patrimonio storico e culturale lasciato dai popoli che hanno viaggiato e abitato le sponde del Mar Mediterraneo. Oltre ai segni del tempo, questo enorme patrimonio risente della pressione sempre maggiore esercitata dall’attività umana sia sulle coste che sul mare.

Nella Convenzione Europea sul Paesaggio, l’Unione Europea si sofferma sugli effetti della trasformazione dei paesaggi marini e costieri ad opera delle attività umane e propone, in suo sostegno, che vengano attivate forme di protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e identitario locale. La Regione Sardegna vi aderisce attraverso il Piano Paesaggistico Regionale.

La Conservatoria delle Coste intende promuovere la ricerca e la valorizzazione del patrimonio di cultura materiale, di elementi di valenza storica legati alla cultura delle aree costiere e del mare della Sardegna. Si vuole valorizzare anche dal punto di vista turistico la risorsa costa e la risorsa mare nella sua valenza storica, antropologica e culturale. La Conservatoria ha iniziato un’attività di catalogazione delle testimonianze delle civiltà che hanno abitato le coste sarde finalizzata alla realizzazione di un percorso espositivo da inserire nella rete delle torri costiere appartenenti all’Amministrazione Regionale e che saranno uno dei primi obiettivi di recupero della Conservatoria nel biennio 2008-2009.
Si prevede al tempo stesso di promuovere e rivitalizzare le aree costiere sarde attraverso la pratica dell’ecoturismo (ittiturismo, pesca turismo, ecomusei, diving, vela, ecc.) in un’ottica di sostenibilità ambientale con un conseguente incremento e una diversificazione dell’offerta turistica. L’Agenzia si adopera al fine di ripristinare aree soggette a degrado, come gli antichi borghi marinari e le località isolate a causa di problemi storici e logistici, anche attraverso iniziative estremamente innovative volte alla fruizione sostenibile di parti del territorio sardo in grossa parte sconosciute al pubblico.

La fascia costiera come bene comune
Il sistema costiero ha costituito, già nel lontano passato, la base territoriale strategica dell’espansione delle civiltà che si sono succedute nell’area mediterranea, sia nella sponda europea, sia in quella del continente africano e medio-orientale. La possibilità di approdi sicuri, anche nelle condizioni del mare avverse, e il clima mite hanno favorito i processi di lunga durata degli insediamenti e contribuito alla formazione di una comune cultura pan-mediterranea, che si riscontra ancora, nelle tradizioni popolari delle diverse popolazioni che si affacciano lungo le coste.
Il sistema costiero, pertanto possiede numerose valenze e sfaccettature che richiedono un approccio multi-disciplinare per evidenziarne i vari aspetti e significati. Non tratti di territorio qualsiasi con destinazione esclusiva per la balneazione e lo svago estivo, bensì aree di grande pregio ambientale e culturale il cui confine si estende oltre il passaggio tra la terra ed il mare fin nei fondali marini della piattaforma continentale antistante, basti pensare alla funzione regolatrice della prateria di posidonia e all’interesse della archeologia subacquea.

Consulta i documenti

"La Fascia costiera come bene strategico comune della Sardegna" [file.pdf]
a cura del I Comitato Scientifico della Conservatoria