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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Un nuovo assetto per l'Ente Foreste
foresta di boscaglie
Ultimo aggiornamento: 17/04/2014

Obiettivo passare da un'organizzazione basata sui cantieri forestali di piccola entità a favore di una maggiore funzionalità gestionale e di conseguenza una migliore efficienza tecnico-amministrativa.
Il Piano Forestale Ambientale Regionale
Lo schema di pianificazione proposto dal Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR) è quello di una pianificazione gerarchica con un livello regionale, uno territoriale o di “distretto” e uno particolareggiato su scala aziendale. Tale impostazione è nata per la necessità di rispondere in termini concreti alla crescente richiesta di sinergia tra le istituzioni, di partecipazione pubblica ai processi decisionali, di coinvolgimento delle comunità locali nella condivisione di obiettivi e responsabilità.

Il livello regionale è rappresentato proprio dal PFAR, mentre per il successivo livello territoriale sono stati individuate 25 unità di pianificazione denominate “distretti”. Essi poggiano sui limiti amministrativi e racchiudono affinità di carattere fisico, vegetazionale, naturalistico e di identità storico-culturale delle popolazioni che vi risiedono.

Il riassetto dell'Ente Foreste della Sardegna
Il primo passo del riassetto organizzativo prevede l’individuazione di distretti forestali di gestione e di Complessi Forestali funzionali e coerenti con la nuova architettura della Pianificazione forestale.

Al fine di superare l’attuale frammentazione della gestione spesso basata sui cantieri forestali di piccola entità, si propone un accorpamento in distretti di gestione e in complessi forestali ridisegnati per una maggiore funzionalità gestionale e di conseguenza per una maggiore efficienza tecnico-amministrativa.

I criteri di accorpamento dei cantieri forestali in Complessi Forestali possono essere ricondotti ai seguenti:

Omogeneità fisico ambientale: rientrano in questa tipologia accorpamenti di cantieri con stesse caratteristiche fisico ambientali e medesima destinazione funzionale, come nel caso dei cantieri in occupazione temporanea ai sensi del RDL 3267/23 per attività di sistemazioni idraulico forestali di dimensioni unitarie relativamente ridotte.

Omogeneità gestionale: rientrano in questa tipologia gli accorpamenti di cantieri che richiedono una continuità gestionale, come nel caso di foreste limitrofe ricadenti nella Rete Ecologica Regionale, dove gli obiettivi di tutela e conservazione, e più in generale di gestione forestale sostenibile, possono essere perseguiti solo a livello di area vasta.

Continuità territoriale: rientrano in questa tipologia gli accorpamenti di cantieri che per continuità territoriale possono essere gestiti in maniera unitaria con maggiore efficienza tecnico – amministrativa.

Compiti del distretto forestale di gestione
Sulla base degli indirizzi della Direzione Generale svolge prioritariamente le seguenti attività:

- rileva ed elabora i dati riguardanti le caratteristiche stazionali (territorio, clima, foreste) relativi ai territori amministrati ed al contesto della giurisdizione del distretto;
- redige i piani forestali particolareggiati di distretto della durata decennale tenendo in considerazione i Piani territoriali di distretto del PAFR ed anche il capitolato tecnico per la redazione dei piani economici dei boschi comunali approvato dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale;
- predispone dei programmi triennali delle attività del distretto;
redige i progetti esecutivi annuali per Complessi Forestali;
controlla e verifica con cadenza periodica lo stato di attuazione dei lavori;
- fornisce consulenza e supporto specialistico con risorse umane e strumentali ai complessi forestali sotto ordinati che ne risultano sprovvisti;
- predispone e propone al Servizio territoriale del piano di retrocessione dei terreni sottoposti ad interventi di sistemazione idraulico forestale ai sensi del RDL 3267/23;
- predispone e propone al Servizio territoriale del piano pluriennale di valorizzazione delle sugherete;
- predispone e propone al Servizio territoriale del piano pluriennale di produzione delle biomasse;
- è sede di partenariato e consulenza nei confronti degli Enti Locali ed associazioni di categoria ricadenti nell’ambito della giurisdizione del distretto.

Compiti del complesso forestale
Sulla base degli indirizzi del distretto forestale gestionale svolge prioritariamente le seguenti attività:

- attuazione degli interventi programmati e previsti nei progetti esecutivi;
- direzione dei lavori;
- redazione stato avanzamento dei lavori a cadenza periodica;
- redazione stato finale dei lavori;
- redazione atti di collaudo;
- predisposizione proposte dei programmi di attività nei complessi di competenza;
- coordinamento, controllo e verifica delle attività dei cantieri forestali sottordinati.

Consulta i documenti
Riorganizzazione Ente Foreste - Relazione [file .pdf]
Riorganizzazione Ente Foreste - Distretti di gestione [file .pdf]
Riorganizzazione Ente Foreste - Complessi di gestione [file .pdf]
Riorganizzazione Ente Foreste - Elenco distretti e complessi [file .pdf]


Consulta le pagine
Il Piano Forestale Ambientale Regionale
L'innovazione tecnologica
Il Progetto SOFIA