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Info Point, così la Regione intervista i turisti

Presentati i dati dell'indagine promossa dalle Università di Cagliari e Sassari sui traghetti in arrivo e in partenza dalla Sardegna: un campione di 11.151 turisti, al quale è stato somministrato un questionario. Lo straniero è più attento ai servizi, l'italiano guarda al risparmio.
Nave passeggeri
CAGLIARI, 21 MAGGIO 2007 - In occasione della seconda edizione del TTI Sardegna, che si è svolta a Cagliari dal 17 al 19 maggio, sono stati presentati i risultati di "Info Point" 2006. I docenti Roberto Coroneo dell'Università di Cagliari, Francesco Morandi e Antonio Usai dell'Università di Sassari, hanno descritto l'iniziativa: un progetto di informazione e accoglienza ai turisti in arrivo e in partenza dalla Sardegna con le navi traghetto delle principali compagnie di navigazione al quale, nell'estate scorsa, hanno partecipato i laureandi dei corsi di Operatore culturale per il turismo (Cagliari) e di Economia e imprese del turismo (Sassari).

È la prima volta che un ente pubblico italiano promuove un simile programma a bordo dei traghetti. Dai banchi di Info Point allestiti sulle navi, oltre ad essere state distribuite 35mila copie di depliant informativi sulla Sardegna, sono stati rilevati i flussi turistici da e per l'Isola, con l'obiettivo di costruire un campione statistico e di evidenziare informazioni riferite al complesso della domanda. Nel corso della rilevazione dello scorso anno, è stato isolato un campione molto importante a livello numerico di 11.151 turisti (9.844 italiani e 1.307 stranieri), al quale è stato somministrato un questionario con 22 campi articolato in 4 sezioni.

In sintesi, il turista medio apprezza la comunicazione della Regione Sardegna. L'italiano dà un voto più che sufficiente, lo straniero buono. Il sito Sardegnaturismo.it è abbastanza conosciuto, considerati i tempi di messa in onda. Dal campione emerge un turista di cultura medio-alta (45%) che trascorre la vacanza in coppia (44%) o con famiglia (40%) e predilige il turismo marino-balneare (41,60%). In particolare, il turista italiano sceglie la Sardegna principalmente per il mare (92,79%), la visita una volta l'anno e comunque con una certa sistematicità.

È un turista di media cultura, di un'età compresa fra i 31 e i 45 anni, viaggia in coppia o in famiglia e, durante la sua vacanza in Sardegna, spende in media fra i 250 e i 500 euro per pasti, spostamenti interni, shopping e divertimento. Organizza la sua vacanza facendo ricorso al passaparola fra amici e conoscenti (35%).

Il turista straniero invece raggiunge la Sardegna spinto dalla voglia di una vacanza balneare (53,44%) ma è più curioso dell'italiano, nella maggior parte dei casi è alla prima visita. È un turista di buona cultura, di un'età compresa fra i 31 e i 65 anni, viaggia in coppia o con la famiglia, e ha una spesa media generale compresa fra i 250 e i 500 euro per l'intero periodo di vacanza.

Opta per diverse tipologie di alloggio, spaziando dall'hotel a quattro o cinque stelle, la casa di amici e parenti, la casa in affitto e il campeggio, con una spesa totale per il soggiorno che arriva fino ai 500 euro rimanendo, nella buona parte dei casi, al di sotto dei 250 euro. Predilige internet (26%) e le agenzie turistiche o tour operator (29%) per organizzare il suo viaggio.

In generale, secondo il monitoraggio, sono sbarcati in Sardegna turisti di Lazio (22%), Lombardia (20%) e Piemonte (11%). Per i Paesi esteri, soprattutto da Francia (38%), Germania (16%) e Regno Unito (7%).

Molto interessante infine il dato sull'alloggio dei turisti nelle seconde case. Il 22,5% degli italiani del campione analizzato da Info Point preferisce la seconda casa all'albergo. Riguardo agli stranieri la percentuale è dell’8,5%. Il 17,3% degli italiani va in case di proprietà, altrettanto fa il 4,7% degli stranieri del campione. Infine l'11% degli italiani viene ospitato da amici e parenti contro l'8,9% degli stranieri.

Lo straniero è più attento ai servizi, l'italiano al risparmio. Il turista del campione è anche interessato a raggiungere la Sardegna in bassa stagione a patto che siano potenziate le offerte di prodotti culturali, la fruizione delle aree protette, i voli low cost e la comunicazione mirata.

Al seminario è poi intervenuto Giuseppe Giaccardi dello studio algherese "Giaccardi&Associati" per spiegare "Fattore K". Si tratta di una ricerca internazionale sull'impresa turistica nel XXI secolo, realizzata nell'ambito di un progetto interregionale promosso da Emilia Romagna (capofila), Liguria, Toscana e Sardegna e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto Fattore K intende dimostrare che le imprese e i sistemi turistici più competitivi sono quelli in cui si investe di più in conoscenza, cioè in beni immateriali: formazione, comunicazione, marketing.


Consulta i documenti
- Info point 2006 - campione definitivo [file.pdf]
- Fattore K L'impresa turistica del XXI secolo: conoscere per crescere[file.pdf]
- Presentazione Progetto Info point 2006 [file.pdf]