Si è concluso nel mese di settembre il censimento del Cervo sardo, condotto dall’Ente Foreste della Sardegna nei territori gestiti. Questo lavoro, portato avanti ormai da diversi anni, ha lo scopo di stimare la consistenza, la densità e la distribuzione del più grande mammifero della Sardegna.
Sono state monitorate le popolazioni presenti nel Sarrabus,dove l’area rilevata è stata pari a 74,8 km2, nel Sulcis (128,3 km2), nell’Arburese (44,2 km2), nel Monte Lerno (24 km2), nel Montimannu-Linas (18,3 km2) e nel C.F. di Usellus. Il metodo utilizzato è stato quello dell’ascolto dei bramiti, le tipiche vocalizzazioni che i cervi maschi emettono durate il periodo degli amori. Dopo i rilievi sul campo si è provveduto ad elaborare e georeferenziare le posizioni dei maschi bramenti.
I risultati ottenuti indicano ancora un incremento di questo ungulato in tutte le diverse popolazioni. Gli aumenti maggiori si sono avuti nelle aree in cui la densità è minore e di conseguenza più alte sono le possibilità di crescita della consistenza di quelle popolazioni.
Complessivamente sono stati individuati 867 maschi bramenti, che hanno consentito la stima di 4413 cervi nelle aree monitorate, così suddivisi: 1495 nel Sarrabus, 1780 nel Sulcis, 605 nell’Arburese, 273 nel Monte Lerno, 260 nel Montimannu-Linas e circa 50 nel C.F. di Usellus.
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