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Legno sardo per realizzare edifici sostenibili: aggiornamenti sul progetto
una sughera
Ultimo aggiornamento: 12/07/2010

Prosegue con un fitto programma di attività il progetto sponsorizzato dall'Ente Foreste finanziando una collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari per la sperimentazione nell'uso del legno sardo per edilizia sostenibile.
Oggetto della Ricerca
Il progetto, finanziato con circa 100.000 Euro in un triennio, è finalizzato allo sviluppo di edifici sostenibili mediante l’uso di legno sardo tramite una Ricerca sulle possibilità offerte dal legno sardo nelle costruzioni, partendo dalle costruzioni civili più semplici (edifici ad uno o due piani) tipici dell’edilizia economica e popolare, per arrivare in un futuro ad applicazioni più impegnative come edifici a tre e più piani, piccoli ponti stradali e passerelle pedonali

Le specie legnose interessate
Le specie legnose individuabili per il possibile impiego strutturale nel campo delle costruzioni, saranno individuate caratterizzando i legni sardi a partire da un set iniziale composto da:

1. Pino domestico (Pinus pinea)
2. Pino d’Aleppo (Pinus halepensis)
3. Pino marittimo (Pinus pinaster)
4. Pino nero (Pinus nigra)
5. Pino radiata (Pinus radiata)
6. Leccio (Quercus ilex)
7. Roverella (Quercus pubescens)
8. Castagno (Castanea sativa)

La scelta sarà effettuata inizialmente sulla base di alcuni parametri, tra i quali, in primis:
disponibilità della risorsa, dimensione degli alberi, presenza di boschi con caratteristiche stazionali favorevoli (ovvero viabilità e logistica);
In seconda istanza si prenderanno in considerazione:
- classificazione visiva degli alberi in piedi e difetti presentatisi nei segati.
Infine, in terza istanza: le risultanze delle prove di laboratorio.

Il legno da utilizzare per le costruzioni
Nell'ipotesi di costruire edifici a scopo abitativo è necessario che il materiale da costruzione (quindi anche il legno) sia certificato dal punto di vista strutturale secondo la normativa di riferimento (NTC2008: Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M. 14 gennaio 2008) in vigore dal 1 luglio 2009; inoltre dal 2012 sarà necessaria la marcatura CEE a garanzia della qualità dei materiali.
Pertanto gli edifici che si vogliono costruire a scopo dimostrativo alla fine di questo progetto di ricerca dovranno utilizzare materiali certificati.
La certificazione si basa sulla attribuzione (in laboratorio) di classi di resistenza per il legno, definite da un processo che inizia con una classificazione a vista dei segati al fine di individuare categorie uniformi per qualità dei materiali in funzione della presenza e tipologia di difetti.

Per ogni categoria vengono indicate le caratteristiche di resistenza del legno stabilite tramite prove di laboratorio e raccolte in tabelle di valori caratteristici del legno di una determinata specie: queste tabelle mancano, nello specifico, per i legni sardi.
La Fase 1 della ricerca è stata dunque orientata alla caratterizzazione dei materiali sardi, attività strumentale alla certificazione.

L'agenda dei lavori del progetto
I nuovi obiettivi di lavoro per la fase 1 sono quindi così orientati:
- individuazione delle specie e dei popolamenti realmente sfruttabili per i fini del progetto (a tal fine si è ritenuto necessario inserire ulteriori fasi propedeutiche preliminari alla raccolta dei provini e delle prove di laboratorio);
- inventariazione dei boschi gestiti dall'Ente Foreste in termini di superficie e diametri disponibili secondo le finalità del progetto;
- scelta dei boschi sulla base di caratteri stazionali favorevoli e delle caratteristiche legate ai diametri minimi che permettano rese di lavorazione sostenibili;
- classificazione dei boschi disponibili in base alla valutazione degli alberi in piedi secondo i criteri della teconologia del legno strutturale;
- prelievo del materiale legnoso e realizzazione del tavolame presso le segherie dell'Ente Foreste;
- classificazione del legname segato: individuare categorie di segati omogenei per difetti;
- stagionatura naturale in capannoni debitamente preparati dall'Ente Foreste o prestagionatura naturale e poi forzata in camera di essiccazione in modo da portare l’umidità del legno non oltre il 13-14% ;
- prove di trazione e flessione in laboratorio (presso ingegneria dell'Università di Cagliari) per definire le classi di resistenza per specie di legno sardo;
- scelta delle specie classificate tra le più resistenti;
- realizzazione di pannelli lamellari incrociati tramite incollaggio e pressatura (cross-lam) e prove di resistenza;
- costruzione di un edificio a scopo dimostrativo;

I partner del progetto e lo stato di avanzamento
Il progetto si trova attualmente nella prima fase, che ha l'obiettivo di caratterizzare le proprietà meccaniche di base del legname.
Tale attività (Caratterizzazione del legno) ha avuto nell'ultimo mese interessanti sviluppi: in primis l'evoluzione degli studi che hanno definito una nuova batteria di specie da indagare.
Sono subentrate nel progetto le collaborazioni esterne di altri due Atenei, che aggiungeranno spessore scientifico alla ricerca: l'Università di Firenze (Facoltà di Scienze Forestali - dipartimento di Tecnologia del Legno) ed il Dipartimento di Selvicoltura ed Assestamento Forestale del Corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali di Nuoro sono stati inseriti tra i partner del progetto di ricerca, iniziato nei primi mesi del 2010 dopo la firma della convenzione nel dicembre 2009 con le Università di Sassari e Cagliari.

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Il lancio del progetto ed i dettagli pubblicati originariamente su SardegnaForeste.it
Un esempio di architetture sul legno: il progetto Sofie nella provincia autonoma di Trento