Importanza dei censimentiL’Ente Foreste gestisce compendi forestali di grande importanza per la conservazione del
patrimonio floro-faunistico: al loro interno sono presenti popolazioni faunistiche che devono essere osservate nel tempo, per poterne verificare lo stato di conservazione ed eventualmente proporre misure per la
tutela e la salvaguardia.
Per questo si svolgono annualmente censimenti, a carico delle
popolazioni selvatiche dei tre ungulati (Cervo sardo, Daino e Muflone) con l’obiettivo generale di realizzare un quadro conoscitivo di queste specie, al fine di disporre di una base di conoscenza ampia e completa.
Si tratta di
dati fondamentali per la gestione sia forestale che faunistica (data l'importanza conservazionistica nazionale ed internazionale di queste specie) anche ai fini di una possibile futura
gestione venatoria.
Per questa attività l’Ente Foreste della Sardegna dispone di personale qualificato: si tratta di tecnici biologi, naturalisti, veterinari e forestali che da anni lavorano per lo studio e la conoscenza della fauna all'interno delle aree amministrate (che rappresentano, peraltro, i territori maggiormente popolati da queste specie nell'Isola).
In alcuni territori queste specie sono presenti singolarmente, in altri, quelli in cui sono stati reintrodotti, vi è la co-presenza di
Cervo e
Muflone o di
Daino e Muflone.
Solo in poche aree le tre specie condividono lo stesso territorio (come nella
Foresta Demaniale Montarbu di Seui).
Le metodologie utilizzabili Le specie selvatiche sono difficili da campionare e qualsiasi conteggio va pertanto considerato come
una stima approssimativa del numero effettivo degli animali presenti. Importanti fattori che risultano condizionanti per una stima numerica della popolazione selvatica sono:
- le caratteristiche morfologiche ed
eco-etologiche delle diverse specie (mobilità, ritmi di attività, etc.);
- la densità della popolazione e la distribuzione degli individui nell'
habitat;
- la conformazione dell'area oggetto di studio.
Per quanto riguarda le
tipologie di conteggio si può discriminare fra:
-
Censimenti esaustivi (conteggio completo degli animali presenti in una determinata superficie in un momento specifico);
-
Censimenti campionari (conteggio completo in una porzione rappresentativa in un data superficie ed in un dato momento);
-
Conteggi per indici (rilevazione indici di presenza, espressi come valori relativi per unità lineari o di superficie).
In relazione alla contabilità (
contattabilità) i censimenti possono inoltre essere:
-
Conteggi diretti in comprensori parcellizzati o su striscia (osservazione diretta e simultanea da parte di più rilevatori, che operano nell'intorno di un'unità territoriale sufficientemente definita, muovendosi lungo percorsi prefissati o da postazioni fisse con l’ausilio di adeguati strumenti ottici);
-
Rilevamenti diretti su percorso lineare (i conteggi vengono realizzati lungo tracciati prefissati entro un’area d’interesse con vari mezzi a velocità costante).
-
Mappatura dei territori: rilevamento diretto o indiretto lungo percorsi equidistanziati dentro un'area di interesse; con una serie di visite vengono segnati su una mappa, opportunamente predisposta, i punti in cui è rilevata la presenza degli individui delle varie specie in base ai diversi riferimenti; l’addensamento delle osservazioni permette di dedurre l’esistenza di territori o di
aree vitali;
-
Cattura-marcatura–ricattura: consiste nel catturare una piccola parte della popolazione, marcarla opportunamente, rilasciarla e successivamente ri-catturare in una o più occasioni i nuovi campioni contando gli animali marcati.
-
Conteggi indiretti: rilevamento dei segni di
presenza in zone campione quale prova indiretta della presenza di animali anche tramite
metodi acustici quali l'ascolto dei suoni caratteristici (canto degli uccelli, bramito, etc).
La "contattabilità": un aspetto importante nei censimentiGli elementi che rendono difficoltosa la stima (basata sul
campionamento) della popolazione di una specie, ne condizionano anche la cosiddetta
contattabilità, ovvero la possibilità di individuare (e conteggiare) i singoli individui. In una data specie, la contattabilità non si mantiene costante nel tempo risultando influenzata dal periodo dell'anno. Il successo di un metodo dipende insomma dalla
contattabilità e dalla presenza degli individui - nell'area scelta - durante tutto il rilevamento.
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Il censimento "al bramito" per il CervoSi tratta del metodo utilizzato per la stima delle popolazioni di Cervo: è un
metodo acustico indiretto. Permette la stima della consistenza della popolazione, per mezzo del conteggio dei maschi adulti attraverso le
attività vocali tipiche del periodo degli amori. Il censimento richiede l’ascolto e la registrazione dei bramiti, da parte di coppie di operatori, collocati in punti fissi e vantaggiosi per l’ascolto, in modo tale da avere la massima copertura acustica del territorio indagato. Durante ogni sessione di censimento, ciascun rilevatore compila una scheda in cui annota per ogni singolo Cervo sentito bramire, la direzione di provenienza dei bramiti, la distanza relativa (distanza acustica) e l'ora.
I risultati ottenuti sono elaborati e
cartografati mediante sistemi
GIS.
L’elaborazione (grafica e geografica) delle informazioni contenute nelle schede di rilevamento permette di stimare, attraverso triangolazioni, la posizione ed il numero complessivo dei cervi bramenti.
Il numero dei maschi censiti rappresenta un valore minimo certo di consistenza, rappresentativo della classe di maschi adulti d’età superiore a 4,5 anni: infatti in tale periodo partecipano alle vocalizzazioni la maggioranza dei maschi maturi, sessualmente e socialmente.
Il censimento "block census" per il Daino e il MufloneÈ un
metodo diretto in comprensori parcellizzati: la stima delle consistenze numeriche (con suddivisione delle classi di età e sesso) avviene tramite osservazioni dirette in contemporanea da più punti fissi (
punti di vantaggio)
nelle due ore successive all'alba e precedenti il tramonto, su aree campione. I settori-campione in cui si effettua il censimento sono rappresentativi dell’area totale d’interesse e non inferiori al 10-15% della superficie totale dell’area d’interesse.
Per il Daino è il metodo il più indicato data l'elevata frequentazione delle radure da parte di questi
Ungulati in primavera, soprattutto nelle prime ore del giorno e in quelle immediatamente precedenti la notte. Stime delle consistenze numeriche con suddivisione per classi di età e sesso possono essere condotte anche tramite osservazione diretta durante il periodo degli amori (
lek analisis).
Per il Muflone la stagione adatta al
censimento a vista è la primavera (subito dopo i parti) soprattutto in aree con discreta presenza di prati-pascoli e nelle zone di montagna: è così possibile ottenere una valutazione della natalità e della “consistenza primaverile”, ormai praticamente al netto della mortalità invernale. Il metodo richiede una o più sessioni di osservazione (generalmente all’alba e al tramonto) durante le quali, in contemporanea da un adeguato numero di postazioni fisse, si osservano con binocolo e cannocchiale, si classificano e si contano gli individui che escono allo scoperto sui prati e sui pascoli per alimentarsi. Il numero e la localizzazione dei punti di osservazione sono scelti in modo da ottenere la massima possibile copertura visiva dell’area da censire. La stesso metodo può essere utilizzato per il monitoraggio del Cervo sardo in particolare per individuare la struttura di popolazione nelle diverse aree.
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