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Il recupero della fauna selvatica
Pullo di Poiana
Ultimo aggiornamento: 15/06/2006

Monastir è uno dei centri fauna specializzati nel recupero e nella successiva reintroduzione dei selvatici nel loro ambiente naturale. Un'attività fondamentale per la tutela delle specie.
Centro recupero fauna di Monastir
Nel centro vengono ricoverati oltre 600 animali selvatici ogni anno, gran parte dei quali costituiti da avifauna selvatica (oltre 400 ricoveri), ungulati selvatici, martore, volpi, ricci, tartarughe, colubri.

Centro fauna di MonastirCentro fauna di Monastir: sala operatoriaCentro fauna di Monastir: Sala operatoria

Il recupero sanitario dell’avifauna selvatica
La visita clinica in un uccello selvatico consiste nel controllo di temperatura, penne e piume, epidermide, congiuntiva, narici, becco, orifizio delle coane, collo, gola e gozzo, muscolatura del torace, orifizio, cloaca e deiezioni. Durante l’anno si sono riscontrate le seguenti patologie
280 ricoveri per fratture (soprattutto nelle ali)
47 ricoveri per intossicazioni-avvelenamenti
56 ricoveri di nidiacei
25 ricoveri per malattie infettive-parassitarie
25 ricoveri per lesioni alle penne principali e secondarie
280 ricoveri per fratture di diversa gravità (traumi – ferite)
47 ricoveri per intossicazioni- avvelenamenti
56 ricoveri di nidiacei
25 ricoveri per malattie infettive e parassitarie
25 ricoveri per lesioni delle penne principali e secondarie

Intervento su rapaceIntervento su rapaceIntervento su rapace

Il recupero sanitario degli ungulati selvatici (cervo sardo, muflone, daino, cinghiale sardo)
Gli ungulati selvatici vengono recuperati e ricoverati in 6 recinti appositamente allestiti nei pressi dei loro habitat naturali. Ogni anno vengono assistiti per il recupero sanitario oltre 30 ungulati selvatici, la maggior parte di questi ricoveri interessa il cervo sardo (circa 20 interventi sanitari l’anno) le cui patologie riscontrate sono:
- amputazioni dell’estremità degli arti causati dai cavetti di acciaio utilizzati dai bracconieri
- ferite da morsicatura causate da cani randagi e volpi
- ferite da armi da fuoco causate con la caccia di bracconaggio
- incidenti con automezzi lungo le strade di montagna
- malattie infettive
- avvelenamenti
Per quanto concerne il Cervo Sardo, durante l’anno, negli animali ricoverati, sono state riscontrate patologie riconducibili a ferite, traumi e fratture causati da investimenti, lotta fra maschi, predatori, lacci d’acciaio e malattie.

Centri di recupero e allevamento fauna