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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Importanti prospettive per il settore forestale nel campo delle biomasse
il workshop
Ultimo aggiornamento: 03/06/2015

Il 27 e 28 maggio l’Ente Foreste ha partecipato al workshop sul tema delle bio-masse organizzato da EIP AGRI ad Alghero. Cooperazione tra il settore primario agricoltura-foreste ed il settore industriale delle rinnovabili e della bio-economia, ovvero un’economia basata su risorse naturali e rinnovabili.
Il 27 e 28 maggio l’Ente Foreste della Sardegna ha partecipato al workshop sul tema delle Bio Masse "Building a new biomass supply chains for the bio-based economy" organizzato dall’EIP AGRI con l’obiettivo di contribuire alla creazione ed al rafforzamento dei meccanismi di cooperazione tra il settore primario agricoltura/foreste con il settore industriale delle rinnovabili e della bio-economia, ovvero dell’economia basata su risorse naturali e rinnovabili quale alternativa alle fonti di materiali ed energia convenzionali legate alle fonti fossili.

Cosa è EIP-AGRI
Un parternariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura, lanciato nel 2012 per supportare la strategia europea per il 2020 orientata ad una crescita più inclusiva e sostenibile del settore Agro-Forestale: rafforzare Ricerca ed Innovazione è uno dei cinque obiettivi dell'Unione Europea. Maggiori dettagli nel sito in lingua inglese di EIP AGRI.

Dettagli sul workshop
Presso il Parco Scientifico e tecnologico di Porto Conte, a pochi km dal cantiere dell’Ente Foreste Le Prigionette, il Direttore Generale dell’Ente, in qualità di Vice Presidente di ANARF insieme al Direttore di EUSTAFOR, hanno rappresentato l’importante ruolo svolto dal settore forestale pubblico nel campo delle biomasse di origine forestale, delle criticità che ostacolano il pieno sviluppo di questa filiera e della necessità di superare la “settorialità” che talvolta divide le normative ed i finanziamenti in campo agricolo-ambientale-forestale, rendendo poi inefficaci i tentativi di rilancio economico a livello territoriale.
Nel corso delle due sessioni plenarie sono stati forniti i dati relativi allo stato attuale del mercato dei diversi componenti di questo complesso ed articolato settore dell’economia: le prospettive di crescita e le criticità da superare per sfruttarne appieno il potenziale, e sono state illustrate esperienze di eccellenza della bio-economy, iniziative e strumenti di lavoro.

Di particolare interesse il business-case di Sodra, realtà forestale svedese che raccoglie circa 50.000 membri in cui i proprietari forestali e produttori primari di biomassa si sono associati per arrivare alla fine della catena industriale dei paper Mill (produzione industriale di carta da fibre vegetali) con grossi ricavi da un'attività economica sostenibile.

Biomasse di cardo accatastate per il processo industriale di sfruttamento dedicato

Nel corso delle due sessioni del workshop, inoltre, i rappresentati del settore agricolo, delle cooperative, dei forestali, della ricerca, dell’industria e delle autorità governative regionali ed europee, nonché consulenti e servizi di supporto all’innovazione ed ONG, si sono confrontati per identificare e proporre soluzioni tecniche, economiche e normative per la “costruzione” delle catene produttive di biomasse da destinare all’industria.
Il fine ultimo è quello di garantire una fornitura costante e affidabile di materia prima per l’industria dei rinnovabili ed un reddito equo per agricoltori e proprietari forestali.

La visita presso gli impianti pilota delle bio-raffinerie del progetto Matrìca (Joint Venture di Novamont e Versalis -ENI) ed alle due aziende agricole Mangatia e Cualbu, nella Nurra di Sassari, ha permesso ai partecipanti di vedere i prototipi industriali per l’utilizzo dei materiali vegetali nel processo produttivo di bio-plastiche e bio-lubrificanti, oltre ai campi coltivati e le balle di cardo (Cynara cardunculus L. var. Altilis) quale materia prima. Oltre a questo, si è potuto analizzare l’utilizzo sperimentale delle proteine, sottoprodotto del processo industriale, per l’alimentazione ovina.
Il tutto in un contesto in cui Coldiretti ed i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) il 23 Gennaio 2015 hanno siglato un accordo di collaborazione con una multi-nazionale del settore, per lo sfruttamento delle colture agricole di cardo per la produzione di bio-plastiche e altri prodotti da fonti rinnovabili.
(sm - Ente Foreste, Redazione Web)