I Centri Recupero della Fauna Selvatica di Monastir e Bonassai continuano a registrare dati sulla presenza e sulle
problematiche sanitarie a carico della fauna selvatica della nostra Isola: presso il C.A.R.F.S. di Monastir è stato ricoverato, il 6 agosto scorso, un esemplare maschio - giovane dell'anno - di aquila reale (
Aquila chrysaetos).
L'esemplare soccorso nell'IglesienteIl rapace proviene da una zona limitrofa alla
grotta di S.Giovanni a Domusnovas ed è stato recuperato da una pattuglia della Forestale di Iglesias - su segnalazione di un allevatore locale - in condizioni sanitarie talmente compromesse che è stata possibile catturarlo agevolmente (letteralmente
raccogliendolo con le mani) e condurlo al
Centro Recupero Fauna Selvatica (CARFS) di Monastir.
Le causeLa patologia riscontrata dal veterinario responsabile della clinica era riconducibile ad una
tossicosi alimentare dovuta alla probabile
assunzione indiretta di sostanze nocive presenti nell'organismo di qualche animale avvelenato (volpe o cane o altro) consumato dal rapace. Le alte temperature del periodo avevano contribuito al peggioramento delle condizioni fisiche generali dell'aquila, riducendone drasticamente l'attività vitale, provocandone un grave dimagrimento e compromettendone la capacità di volo. Senza soccorso e cure, il rapace difficilmente sarebbe potuto tornare in volo; era probabilmente destinato a morire.
Le cure del personale dell'Ente ForesteRicoverata al Centro Recupero Fauna Selvatica Monastir, l'aquila ha risposto positivamente alla
terapie sanitaria cui era stata prontamente sottoposta: attualmente presenta un deciso miglioramento delle condizioni generali, anche grazie all'alimentazione controllata che ne ha
favorito il recupero. Tuttavia rimarrà ancora ricoverata e sotto la competente attenzione del veterinario dell'Ente Foreste, sino al completo recupero.
Le aquile in SardegnaL'aquila reale è l'unica specie di
grande uccello predatore ancora nidificante nell'Isola. Altre due specie erano stanziali e nidificanti nella nostra Regione: l'aquila di mare (
Halyaeetus albicilla) - presente fino alla metà del secolo scorso - e l'aquila del Bonelli (
Hyeraaetus fasciatus) sicuramente nidificante fino agli anni ottanta.
Entrambe queste specie sono da considerare localmente estinte, anche se individui erratici provenienti da altre zone del mediterraneo vengono tuttora occasionalmente segnalati.
La maggiore
capacità di adattamento, in particolare dal punto di vista alimentare, dell'aquila reale rispetto alle altre due specie oggi scomparse è tra gli elementi che ha consentito a questa specie di mantenersi con una discreta popolazione nell'Isola. L'
alimentazione dell'aquila reale comprende infatti un ampia gamma che include prede quali piccoli mammiferi, uccelli, altri predatori come volpi, gatti, serpenti, piccoli animali domestici, oltre ad animali trovati morti.
Attualmente nella nostra regione l'aquila reale è presente con una
popolazione stimata di circa 50 coppie nidificanti, per cui è ipotizzabile una consistenza totale di
circa 120-150 esemplari, diffusi su tutti i principali massicci montuosi dell’isola. Riconoscibile per le grosse dimensioni che caratterizzano gli esemplari adulti, il
volo elegante, planato e volteggiato, con rari battiti d'ala. Gli individui maschi possono raggiungere i 75 cm di lunghezza ed il peso di 3,50 kg, mentre le femmine sono leggermente più grandi ed arrivano a 90 cm circa di lunghezza ed un peso variabile tra i 4 ed i 6,50 kg. L’
apertura alare può arrivare ai 2 metri o poco oltre. Si tratta di una
specie rara a livello regionale, nazionale ed europeo.
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La scheda faunistica dell'aquila reale su SardegnaForeste.it-
Gestione fauna selvatica: notizie sull'attività dell'Ente Foreste