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La risorsa pascolo in Sardegna
Pascolo nel Gennargentu
Ultimo aggiornamento: 04/09/2008

Nel corso dell'incontro organizzato da Agris Sardegna si è sottolineato l’importanza della conservazione dei Meriagos, formazioni di confine tra prateria e foresta sempre più esposte ai disastrosi effetti del degrado ambientale.
Si è tenuto ad Uta il 2 settembre scorso un seminario dal titolo "I pascoli della Sardegna: zootecnia, ambiente e paesaggio". L’incontro è stato organizzato dalle Agenzie regionali per la ricerca e l'assistenza tecnica in agricoltura, Agris e Laore e ha visto la partecipazione di ricercatori e tecnici delle Agenzie, di Università, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Dipartimento dell’Agricoltura del Western Australia e dell’Ente Foreste della Sardegna.

Al centro degli interventi la gestione della risorsa pascolo alla luce delle nuove direttive comunitarie, nazionali e regionali; nel particolare è stato affrontato anche il tema della definizione e conservazione dei Meriagos, ovvero delle praterie alberate, da sempre considerate particolari formazioni di confine tra prateria e foresta.

I lavori, moderati dal Prof. Giuseppe Pulina, direttore generale di Agris, e introdotti dal Prof. Giancarlo Rossi, direttore generale di Laore, sono stati conclusi dall’Assessore dell'Agricoltura, Francesco Foddis, dopo un’ampia discussione durante la quale notevole risalto ha avuto proprio l’urgenza della conservazione dei Meriagos, formazioni oggi sempre più minacciate ed esposte ai disastrosi effetti del degrado ambientale. L’attuale disponibilità di incolti produttivi per la contrazione delle colture agrarie e la contemporanea riduzione delle superfici adibite a pascolo negli ambienti collinari e montani, rende oggi proponibile ed interessante la prospettiva di allentare la pressione del pascolo in bosco e mediante appropriate tecniche colturali preservare le praterie alberate conservando comunque loro anche le importanti funzioni di nutrizione degli animali.

A favore di questa ipotesi di lavoro un ulteriore elemento facilmente condivisibile è la positiva valutazione dell’alternanza dei Meriagos con boschi e superfici nude (seminativi e prati-pascoli) che bene si integra a scala di paesaggio risultando capace di assicurare, nel contempo, il mantenimento di una connotazione storica dello stesso e, complessivamente, una maggiore sostenibilità dal punto di vista ambientale.

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Da Sardegnaagricoltura: Pascoli e prati permanenti, una risorsa agricola e ambientale della Sardegna