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World Fire Atlas: gli incendi della terra on-line e in tempo reale
incendio boschivo
Ultimo aggiornamento: 04/12/2009

L'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha elaborato un atlante che permette di visualizzare in rete la mappa dei roghi in corso e valutarne l'impatto ambientale
Si chiama World Fire Atlas ed è il primo atlante degli incendi terrestri. A realizzare il progetto l'Esa che da dieci anni, attraverso i satelliti ERS-2, lanciato nel 1995, e dell'AATSR (Advanced Along Track Scanning Radiometer - Radiometro avanzato per scansione lungo linee) a bordo del satellite Envisat, lanciato nel 2002, ha sistematicamente identificato gli incendi divampati sulla superficie terrestre. Questi dati hanno consentito di generare mappe planetarie che sono ora disponibili on-line in tempo reale grazie al software ATSR World Fire Atlas.

Come funziona
E’ sufficiente che in una qualsiasi parte del mondo la temperatura di un oggetto alla superficie superi i 39 gradi centigradi, perché i sensori termici (radiometri) alloggiati sui satelliti lo individuino e lo segnalino al centro di raccolta dati. Ma questa è la sensibilità minima degli strumenti; quelli che poi vengono classificati come incendi e riportati sull’Atlante sono falò estesi, con fiamme a migliaia di gradi, che coinvolgono foreste, discariche, impianti industriali, depositi di combustibili, villaggi e città. Per ciascun focolaio è possibile conoscere la cronologia dell’evento e la precisa collocazione geografica.
Dal momento in cui il fuoco si propaga, alla visualizzazione del sito passano in genere circa sei ore, tempo tecnico necessario per la mappatura dei dati.

Importanza scientifica
Ogni anno nel mondo bruciano più di 50 milioni di ettari di foreste e l'impatto sull'inquinamento atmosferico a livello planetario è significativo, poiché la combustione delle biomasse contribuisce all'aumento globale dei gas responsabili dell'effetto serra, come l'anidride carbonica.
Grazie ai dati contenuti nel World Fire Atlas è possibile produrre statistiche sulle varie tipologie di incendi, stimare i danni, il contributo all’inquinamento, attuare piani di prevenzione. Soprattutto è possibile valutare con grande precisione gli effetti ambientali in termini di distruzione e inquinamento.
L'atlante WFA annovera più di 200 utenti registrati, tra cui l'Università di Harvard, l'Università di Toronto, il National Centre for Atmosphere e la NASA. I suoi dati vengono usati in Europa, Asia, Nord America, Sud America, Africa e Australia per la ricerca sulla chimica atmosferica, il cambiamento dell'uso del suolo, l'ecologia dei cambiamenti globali, la prevenzione e la gestione degli incendi e la meteorologia.
Sono già più di 100 le pubblicazioni scientifiche basate sui dati del World Fire Atlas.

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Dal sito dell'Agenzia Spaziale Europea
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